Una tripletta e un gol da antologia valgono assolutamente la scena: Beto e Molina sono tornati così sotto i riflettori nazionali. Si è ricordata di loro anche radio mercato, che riferisce di voci rimbalzate dall’Argentina per quanto riguarda il laterale destro che si conferma bomber tra i difensori. I Pozzo lo valutano ora 30 milioni, si dice, ma la cifra non scoraggia i pretendenti più decisi Juventus e Atletico Madrid. E Beto, intanto, torna a sognare la Champions dopo essersi portato a casa il pallone della tripletta al Cagliari. Felici i giocatori e ancor più la proprietà friulana che già si sfrega le mani pensando alle prossime plusvalenze.
Argomento, questo, molto ‘sensibile’ in casa Udinese, società che basa su questa politica le proprie strategie di mercato.
E, a tale proposito, il bello deve ancora venire, secondo quanto si deduce dai dati diffusi da transfermarkt, noto portale dedicato al mercato.
A sorpresa, infatti, il crack bianconero risulta essere Destiny Udogie. E’ lui il giocatore che da quando è arrivato in bianconero ha visto crescere più di tutti il valore del proprio cartellino in questa stagione. L’ex Verona a giugno 2021 valeva 1 milione di euro. A metà luglio l’Udinese lo ha preso in prestito dall’Hellas Verona con riscatto fissato a 2 milioni di euro. Ad ottobre, quando Udogie si è conquistato la maglia da titolare a sinistra, il suo valore è arrivato a 4 milioni e a metà marzo è più che raddoppiato, raggiungendo i 9 milioni. Vale a dire, la più grande plusvalenza per l’Udinese, più di Beto, passato da 3,5 milioni (ma con il riscatto l’Udinese ne ha sborsati per lui 7) a 10. E più di Molina, il cui cartellino, sempre secondo transfermarkt, a inizio 2022 valeva ancora 10 milioni, tanto quanto a luglio 2021. 10 milioni che sono anche quelli attribuiti anche a Deulofeu.
Arrivato dal Verona con un bagaglio di 164 minuti in 6 presenze in A nella stagione 2020/21, Udogie a Udine ha trovato subito fiducia. Ha infatti esordito in bianconero in Coppa Italia nel 3-1 del 13 agosto con l’Ascoli e da inizio ottobre è diventato titolare, ormai inamovibile, della fascia sinistra. I numeri dicono che ha totalizzato 2 gol e 1 assist in 26 presenze in cui ha collezionato 1.727 minuti in campo.
Anche Nicolato, dando seguito al percorso azzurro già intrapreso con Nunziata e Bollini, lo ha fatto esordire in Under 21 il 3 settembre contro il Lussemburgo.
Fisicità, qualità, tecnica e ‘testa’, fanno di lui un giocatore che può permettersi di sognare in grande. Il ragazzo non ha fretta: sa che il suo cammino è all’inizio e che il futuro è.. nei suoi piedi.
A giudicare dal suo percorso finora, è chiaro che ha tutte le carte per giocarselo al meglio.
