Per oltre un decennio i bianconeri sono usciti dal Franchi “ becchi e bastonati” come si suol dire in Toscana. La gara che si doveva giocare nel giorno della Befana, vien recuperata ben oltre 100 giorni dopo, in uno dei tanti “mercoledì” che storicamente così poco arridono ai friulani. Il mister bianconero in odore di meritata conferma, scende con la propria creatura per la prima volta in carriera, sull’erba della città natia, lui che é cresciuto a pochi passi dagli spalti di Viale dei Mille, in piazza Beccaria.
La gara di Bologna autorizza ad un sano ottimismo se in combinato disposto con la brutta gara dei Viola a Salerno oltre alle tanti voci che rincorrono mister Italiano su ipotesi contrattuale di liberatoria in favore di una soluzione che potrebbe portarlo sotto il Vesuvio. Insomma l’umus per l’impresa, dopo anni di legnate, si inizia a percepire sin dalla vigilia del match in programma alle 18.00.
Partono con voglia i padroni di casa abili nel possesso palla seppur poco incisivi. Non ci mette molto altresì la squadra di CIOFFI ad interpretare a memoria lo spartito preconfezionato, posizionandosi con sagacia nel rettangolo di gioco. Contropiedi micidiali senza troppi fronzoli puntando sulla verve di DEULOFEU. Dopo meno di un quarto d’ora L’Udinese é già in vantaggio con una bella iniziativa di MARÌ spintosi efficacemente in avanti. La Fiorentina appare stordita tanto da subire poco oltre la mezz’ora il raddoppio firmato dal catalano, prontissimo nel ribattere in rete una rimessa corta del portiere gigliato su grande iniziativa di UDOGIE lanciato magistralmente con fulminei tempi di gioco da ARSLAN.
Fiorentina incredula ed incapace nel reagire al doppio vantaggio ottenuto dagli ospiti, i quali chiudono la frazione capitalizzando al meglio un gioco maggiormente efficace rispetto agli avversari. Al rientro dagli spogliatoi Italiano cambia diversi uomini, ma oltre una serie cospicua di punizioni inconcludenti sui 30 metri dalla porta difesa da SILVESTRI, non sapeva andare. Solo in un paio di circostanze il portiere emiliano che difende la rete bn, si superava nel respingere le farraginose iniziative Viola.
30’ di sofferenza in grado di minare tutte quelle certezze di una retroguardia che ritrovava in NUYTINCK un baluardo assai solido, non si dimostravano però in grado di minare l’autostima di un gruppo che diventava pressoché monolitico con il passare del tempo. Nell’ultimo quarto d’ora addirittura iniziavano a fioccare le occasioni per i ragazzi di CIOFFI con marcature sfiorate di un niente oltre ad un palo clamoroso a portiere battuto. WALACE al primo centro stagionale ed UDOGIE, sigillavano poi nel recupero una supremazia più che tecnica o di possesso palla (i bn chiudono col 27% !), di efficacia nel gioco e nella tattica. Contropiede fulminanti orchestrati, abili nell’opporsi ai ricami improduttivi confezionati dagli uomini di Italiano.
Bravo CIOFFI dunque ad incartare per bene il più quotato avversario. A questo punto salvo clamorose migrazioni verso il Regno Unito al fine di far risalire rapidamente in Premiership il Watford, il buon Gabriele da Firenze, potrà iniziare a delineare con la società il roster più idoneo al prossimo torneo al fine di dare continuità al progetto già avviato con l’avvento stesso del toscano.
Una punta forte se partirà DEULOFEU meglio se giovane (alla Braaf per intenderci) soprattutto funzionale alle dinamiche di gioco tipiche di BETO, il recupero di BENKOVIC là dietro, l’innesto di un mediano di quantità oltre all’eventuale sostituto di MOLINA che sia in grado di stimolare al meglio SOPPY, ci sembra siano le mosse necessarie a definire una stagione che può ripartire seriamente con giustificate ambizioni.
La Samp di Mancini e Vialli funga da esempio vivido; per ogni perdita importante in ottica mercato, urgono due acquisti in grado potenzialmente in due/tre anni di eguagliare, meglio se superare, le performance dei partenti. Solo in tal modo il futuro assumerà connotati dai contorni lusinghieri.
