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Udinese, ora testa solo al Torino

Chiuso un mercato senza 'botti', se non quello imprevisto della cessione di Samir sostituito dal difensore dell'Arsenal Pablo Marì, l'Udinese deve concentrarsi adesso sulla seconda parte del campionato.
Monica Tosolini

Chiuso un mercato senza ‘botti’, se non quello imprevisto della cessione di Samir sostituito dal difensore dell’Arsenal Pablo Marì, l’Udinese deve concentrarsi adesso sulla seconda parte del campionato. La società ha fissato come obiettivo il decimo posto, attualmente occupato dal Torino e distante 8 punti. La sfida con i granata si caricherà quindi di ulteriori motivazioni.

Dopo un gennaio nero che ha portato solo il punto conquistato contro il Genoa, l’Udinese deve ritrovare la strada imboccata con l’avvento di Cioffi, che aveva evidentemente portato una carica che non può già essere stata bruciata. E’ vero, non sono arrivati i rinforzi attesi in mediana, l’attacco ha comunque perso due elementi e la difesa ha trovato nuovi interpreti: effetti del mercato che vanno messi in preventivo. Ora che le situazioni per tutti sono più chiare, non ci sono più scuse, bisogna tornare a fare punti pesanti.

Con il Torino, sia chiaro, non sarà assolutamente facile. Anche se priva del faro Bremer (squalificato contro l’Udinese), la squadra torinese ha un potenziale che Juric ha ben capito come sfruttare al meglio. Infatti, dopo i passi falsi di inizio campionato con Atalanta e Fiorentina e il periodo altalentante tra ottobre e novembre, i granata hanno trovato una certa continuità di rendimento: a dicembre e gennaio sono incappati in un solo ko, quello di misura in casa della capolista Inter, ma hanno saputo conquistare anche 4 vittorie e 3 pareggi. E quel decimo posto attuale non è l’obiettivo finale di Juric. L’ambiente è galvanizzato da un trend insperato, tanto da essersi dimenticato del Gallo Belotti e aver trovato nuovi eroi davvero utili alla causa. Come se non bastasse, poi, il Torino è uscito rafforzato dalla sessione di mercato, che ha portato in maglia granata gli attaccanti Pellegri e Seck e soprattutto il regista Ricci. 

L’unico aspetto su cui contare è che i granata fuori casa non hanno brillato: hanno ottenuto solo due vittorie e due pareggi a fronte di 6 ko.

All’andata, lo scorso 22 novembre, all’Udinese non riuscì la rimonta innescata dall’ormai ex Forestieri. La voglia di rivincita è quindi naturale e va sfruttata con intelligenza.

Se Juric lamenta l’indisponibilità di un pezzo da 90 come Bremer, di Fares, Pellegri, Belotti e spera di recuperare Djidji, Cioffi dovrà fare a meno di Deulofeu, squalificato, e di Pereyra, che però rientrerà a breve.

Assenze pesanti per entrambi, ma Cioffi sa di poter contare su un Success che chiede e merita maggiore spazio. Formerà lui il tandem offensivo domenica in una squadra che non dovrebbe avere grossi dubbi di formazione se non in difesa, dove si apre il ballottaggio Perez/Pablo Marì, con l’argentino che dovrebbe rientrare entro domani e il neo acquisto che ha potuto beneficiare di due settimane per agevolare l’inserimento.

Da qui a domenica, comunque, entrambi i tecnici avranno modo di mettere a punto le rispettive squadre per ripartire dopo i deludenti pari contro Genoa e Sassuolo.

 

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