Il 2024 dell’Udinese non è iniziato bene. La sconfitta con la Lazio ha diverse implicazioni negative: non solo ha deluso le aspettative di chi sperava di ritrovare la squadra che ha rullato il Bologna, ma ha anche stabilito il record negativo di punti dei friulani al termine del girone di andata da quando sono tornati stabilmente in serie A. Dal 1995/96 in poi, infatti, i bianconeri non hanno mai racimolato meno di 18 punti al giro di boa. Un bottino tanto magro lo aveva registrato solo nelle annate difficili del 2018/19, quando la panchina nel corso della stagione è stata affidata a tre tecnici diversi, passando da Velazquez, a Nicola e infine a Tudor; e poi nel 2020/21, nel campionato firmato Gotti e marchiato dal Covid. I 17 punti di questo girone di andata sono il risultato peggiore da 29 anni ad oggi.
E il campo ci ha messo il carico, recapitando a Cioffi altri aspetti negativi sui quali riflettere. L’Udinese è tornata a dare la versione meno piacevole di sé, quella che paga dazio di nuovo ad errori individuali. Uno, pesante, lo ha commesso Okoye in occasione del gol di Pellegrini, facendosi infilare sul suo palo; un altro è opera di Kristensen, danesino che stava facendo intravedere cose interessanti, ma che contro la Lazio si è fatto intimorire dal suo stesso errore, quello che ha causato la punizione dell’1-0. Sotto i rispettivi standard anche Payero e Ferreira, in giornata no. Ma l’altro errore costato caro è stato quello di Perez in occasione del gol vittoria di Vecino. Non bastasse, l’argentino si è anche preso un giallo al 91′ che gli costerà l’ingresso nella lista dei diffidati in cui c’è anche Pereyra. Non una buona nuova in vista di impegni complicati a Firenze, contro il Milan e poi l’Atalanta. Per fine mese, però, il mister confida nel rientro di Brenner, in un minutaggio importante di Davis e chissà, magari anche in una mano dal mercato.
