Inizia oggi una delle settimane più delicate di questa stagione per l’Udinese. La sconfitta di Genoa ha lasciato scorie negative che vanno subito eliminate. Troppi giocatori sottotono e mai entrati in partita; un allenatore sempre più in discussione; fiducia nella squadra ai minimi termini, con i tifosi che a Marassi hanno letteralmente voltato le spalle alla squadra e la classifica che ha visto l’Empoli scavalcare i friulani. Più dubbi che certezze per la squadra di Cioffi che ora non può sbagliare lo scontro diretto contro la Salernitana, ultima in classifica e con il terzo allenatore stagionale appena confermato dopo attente riflessioni.
Oggi la squadra si ritroverà al Bruseschi per l’inizio dei lavori e lì saprà se la proprietà manderà di nuovo tutti in ritiro, dopo i due precedenti post Napoli e Inter. Urge ritrovare compattezza e concentrazione, ma non solo. C’è da lavorare su errori marchiani che a turno i bianconeri continuano a commettere. Cioffi, lo ha detto lui, ritroverà capitan Pereyra, fondamentale riferimento per il gruppo. Sabato dovrà fare a meno di Kristensen, che sarà fermato dal giudice sportivo, ma ha comunque ampia possibilità di scelta sotto il profilo quantitativo. C’è però da far valere la qualità, quella che dice che l’Udinese potrebbe avere una classifica migliore. 23 punti in 26 partite sono una media da retrocessione: i friulani sono ancora a galla grazie all’andamento incredibilmente lento delle concorrenti. Davanti ci sono ancora 12 gare, 36 punti in palio: la permanenza in A è ancora tutta da giocare.
