Con il campionato fermo a causa della sosta per le qualificazioni agli europei, naturale porre attenzione ai risultati sino ad ora conseguiti e relative proiezioni finali. 38 punti ottenuti nelle 27 gare sino ad oggi disputate (media 1.40 pt/gara) costituiscono un discreto bottino, pur tuttavia non è difficile comprendere come per ambire ad un ipotetico 7º posto (Conference League), sia necessario non solo avvicinarsi, ma addirittura superare quota 60!
Impossibile da raggiungere? Si, no, forse…. Se il passo atteso nelle ultime 11 giornate fosse ipoteticamente quello inarrestabile delle prime 8 giornate (2.37 pt/gara), l’Europa diverrebbe una più che probabile certezza (64 a fine torneo); come si può intuire peraltro, non é affatto facile ripetere il medesimo incedere. Se altresì il passo fosse quello incerto della parte centrale – dalla 9ª alla 25ª giornata incluse, con 13 punti raggranellati in 17 gare (media 0.76 pt/gara con proiezione a 46,5 finali) – difficilmente si stazionerebbe alla fine del torneo nella parte sinistra di classifica. Ribadissimo infine la media di 1.40 pt/gara sin qui ottenuta, il finale riserverebbe un classifica oscillante tra i 53 e i 54 punti, forse in grado di regalare un ipotetico 8º, 9º posto definitivo.
Con il calendario asimmetrico, 8 club si sono incrociati già per 2 tornate (Verona, Sassuolo ed Empoli 4 punti su 6, Torino 0/6, Inter e Milan 3/6, Spezia ed Atalanta 2/6) e dunque sino alla stagione a venire nessun confronto, mentre 11 sono i club da incontrare per la sessione di ritorno. Il calendario non sembra proibitivo, ma é chiaro che conterà pesantemente in quali condizioni sapremo arrivarci, in considerazione di infortuni, squalifiche, impegni di club e nazionali.
A nostro avviso il più complicato sulla carta é quello del 3 maggio quando al Friuli potrebbe scendere un Napoli alla ricerca dei punti decisivi per il tricolore, o essere altresì partita scarica qualora la squadra di Spalletti avesse raggiunto la matematica certezza dello scudetto e la testa fosse totalmente proiettata alla Champions. 5 stelle quale coefficiente di difficoltà, rappresenta ad oggi la valutazione più ragionevole verso l’impegno. 4 stelle, vanno inevitabilmente riservate alle trasferte di Bologna, Roma, Firenze, alla gara interna con la Lazio di Sarri oltre alla chiusura di campionato quando al Friuli si esibirà una Juve il cui traguardo sarà vincolato sino all’ultimo istante, alla penalizzazione attualmente in itinere. Tuttavia i friulani, hanno dimostrato sino ad oggi come cambi davvero poco quando il confronto avviene tra le mura di casa (media 1,46 pt/gara frutto di 19 punti su 13 incontri) e viceversa in trasferta (sempre 19 punti ma in 14 gare, ad una media di 1,36 punti/partita). 3 stelle poi, vanno attribuite alle trasferte di Lecce e Salerno (da capire se la squadra di Sosa il 28 maggio sarà già salva…) oltre al Monza in casa, compagine capace di estrometterci dalla COPPA ITALIA, mentre per 2 delle 3 probabili condannate, Cremonese e Samp, entrambe al Friuli, i patemi potrebbero limitarsi all’orgoglio latente rimasto particolarmente al gruppo capitanato da Deki Stankovic.
6 gare al Friuli dunque che potrebbero ottimisticamente fruttare dai 13 ai 16 punti e 5 in trasferta con una stima dagli 8 ai 10 nel migliore dei casi. 21 punti potrebbero avvicinare l’obiettivo Conference League senza per questo garantirlo – la Juventus rimane incognita evidente. 26 con chiusura a 64 punti, potrebbero altresì dare una altissima probabilità di successo nella rincorsa al 7º posto raggiunto da Fiorentina e Roma in passato a quota 62. Il Renato Dall’Ara di BOLOGNA alla ripresa, siamo certi, si dimostrerà un banco di prova oltremodo interessante.
