Missione: fare la prestazione e convincere. Questo è il principale compito dell’Udinese contro la Roma nel posticipo di domenica che giunge al termine di una settimana intensa e, per certi versi, difficile.
La squadra ha evitato il ritiro, che sicuramente era nei piani societari, e ha cercato concentrazione negli allenamenti a porte chiuse degli ultimi tre giorni. Anche l’incidente di Udogie è rimasto circoscritto all’episodio di giovedì notte: una multa e chiusa la questione.
La testa deve andare completamente alla Roma, terza forza del campionato, impegnata prima e dopo il match nei quarti di finale di Europa League e domenica priva di Dybala e Abraham. Il 4-0 dell’andata non fa più testo: quella attuale, non sembra nemmeno la lontana parente dell’Udinese di settembre.
Sottil lo sa bene e capisce che nemmeno lui può permettersi errori. Serve l’undici migliore e per questo, forse, il tecnico si pone il dubbio sull’interprete della fascia destra, con il ballottaggio tra Ehizibue e Ebosele.
L’unica perplessità. Per il resto la squadra dovrebbe essere la solita. Con Becao, Bijol e Perez in difesa, con Masina comunque valida alternativa. Walace in regia e Pereyra con Lovric ai suoi lati. Sull’esterno sinistro dovrebbe essere confermato Udogie, uscito fisicamente illeso dall’incidente. Suo dirimpettaio, in vantaggio per questioni di gerarchia, Ehizibue. Davanti i soliti Success e Beto, con Nestorovski che potrebbe essere premiato con uno spezzone di partita dopo il rigore procurato contro il Monza.
Baby Pafundi potrebbe trovare nuovamente minutaggio, ma a prendersi la scena, all’Olimpico, dovrà essere il gruppo squadra.
