Home » La coda del Diavolo

La coda del Diavolo

L'Udinese continua a perdere punti negli ultimi minuti di gioco
Redazione

C’è un lasso di tempo tra l’80’ e il 95′ ( a volte anche oltre) laddove si consumano i destini delle squadre. Possono essere nefasti per alcune e dolci per altre. L’Udinese conosce solo la declinazione nefasta di questo asse temporale, mentre i suoi avversari si ingozzano di così tanto dolce da alimentare il diabete oltre i livelli di guardia. In questa parentesi sembra che le leggi di qualsiasi match vengano stravolte; che ciò che fino a quel momento rappresenta legge dettata, venga stravolta, capovolta, e che l’impossibile diventi possibile. E’ come se in quei minuti finali i giocatori dell’Udinese sapessero che il minimo vantaggio di cui possono beneficiare, e che ha dettato legge nel corso del match, verrà vanificato; lo sanno loro e lo sanno gli avversari di turno i quali annusano la paura dei bianconeri come uno squalo in mare aperto percepisce il sangue che fuoriesce da una povera vittima designata.
Ecco quindi errori, disattenzioni,sviste, carambole, numeri strani, gesti tecnici impensabili, traverse e rimpalli, un tourbillon di emozioni portate da spifferi che spingeranno sempre e comunque la palla dentro il sacco dell’Udinese.
Si è affrontato il tema della difesa, che subisce troppi gol e che difende male. No. Siamo nel calcio moderno, non si può parlare di difesa ma semmai di fase difensiva. Tutta la squadra si rende partecipe,esattamente come tutta la squadra partecipa alla fase offensiva. E comunque no. Non è quello il punto. Una fase difensiva pessima lo è sempre, non solo dall’85’ al 95′. Se fino a quel momento la fase difensiva è quasi perfetta ( il portiere dell’Udinese non subiva tiri in porta dalla gara col Sassuolo) non diventa scarsa negli ultimi minuti.
Nelle ultime 5 gare, l’Udinese ha subito solo 3 gol nei primi 75′ di gioco, mentre ne ha subiti ben 5 negli ultimi 10′. I numeri ci dicono che non è un problema di fase difensiva, ma un problema di testa. Ci si trova sempre in vantaggio, ma di un solo gol, e i giocatori sanno che non possono sbagliare altrimenti verrebbero rimontati. La paura fa 90, anche 95, e l’errore ci scappa.
Come ovviare a ciò? La soluzione potrebbe essere quella di trovarsi a gestire un doppio vantaggio. Con due gol di vantaggio gli ultimi 10 minuti possono essere più leggeri, e la fase difensiva meno ansiosa e meno portata a sbagliare. Già ma per trovarsi a gestire un doppio vantaggio bisogna essere più cinici una volta in vantaggio. Chiudere la partita con le ripartenze che sono poi il marchio di fabbrica di questa squadra. Per farlo servono le punte. L’Udinese continua a giocare con una sola punta. A Firenze abbiamo detto nel precedente articolo che con Thauvin in campo magari il primo tempo si sarebbe chiuso sul doppio vantaggio.
Il calcio non è scienza esatta certo però…. va da se che le probabilità di buttarla dentro aumentano se in campo ci sono quelli del mestiere. E insomma… ,il francese è andato a bersaglio anche ieri da subentrato, e chissà,magari è la volta buona che Cioffi si converte alle due punte. Forse i tempi sono maturi. Forse per esorcizzare la coda di ogni match bisogna mirare a farne più dell’avversario, ma non uno in più, ma ben.
Aiuterebbe a concedere più tranquillità e sicurezza ad una difesa che quando non è attinta da questi assilli tutto sommato si comporta bene. La partita con il Milan è un’appendice dell’Udinese di questi ultimi mesi. Bella, compatta, viva. Mette sempre il muso avanti, pure sabato.
Cioffi l’aveva preparata a dovere. Blocco basso o blocco alto? Tutti e due. L’Udinese aspetta bassi i rossoneri ma non solo, li aggredisce anche a tutto campo, senza avere paura di concedere metri alle spalle della mediana con una difesa alta. Walace a uomo su Loftus Cheek, Lovric a pressare alto fino alle contee di pertinenza di Adli che si abbassa sempre per impostare, o sporcare il giro palla di Reijnders, e lo fa bene, al punto che il Milan fatica a gestire le linee di passaggio con le consuete trame. Allora si potrebbe andare sugli esterni? Ni… Theo spesso è costretto basso da Ebosele, Leao quando sgasa viene letto quasi sempre da Ferreira (quasi sempre) mentre i tagli verso il centro del campo di Calabria distraggono spesso Kamara che viene risucchiato in mezzo ma Pulisic allora viene inseguito da Samardzic. Si avete letto bene. Il Milan si affida ai movimenti sapienti di Giroud che si muove come se avesse l’enciclopedia del perfetto centravanti sotto il braccio. Il velo che illumina come un cono di luce il cross basso di Leao per il gol di Loftus Cheek, acceca i 3 centrali dell’Udinese, che quando hanno capito dove arriverà la palla, è già impattata dall’ex Chelsea che insacca alle spalle di Okoye. Okoye che era già dovuto intervenrire per rimbalzare Giroud, al termine di un inserimento deluxe.
E L’Udinese? È sempre viva. Mostra i denti ma nn riesce a mordere. Ha il pungiglione in mano ma nn riesce a pungere. Ebosele crea presupposti, ma Lucca arriva sempre con una frazione di ritardo. Ancora non dispone dell’enciclopedia del perfetto centravanti come Giroud. Sta imparando però. Ha imparato a fare il lavoro sporco di Success. E’ migliorato molto in questo aspetto. Fa salire la squadra, arpiona i palloni e su di lui gli avversari si devono appendere. Su una sua sponda Samardzic distende talento e finte e la infila laddove nessun portiere al mondo può arrivarci. La partita è viva, intensa e veloce. Cioffi all’ora di gioco, anzi prima, cambia Samardzic ed Ebosele, entrambi positivi per Payero ed Ezhibue. Prima che si siano stancati. Vuole che la sua squadra continui ad andare a mille come nel primo tempo.
Thauvin nel frattempo dimostra come avere un attaccante davanti al posto di una mezzala paghi. Il gol è uno dei suoi. Il francese è tornato quello dei tempi del Marsiglia. Ormai non ci sono dubbi. La grave colpa dei friulani si cristallizza in questa fase della partita. Non riuscire ad uccidere un diavolo ferito ed in balia delle fiamme. Se il Diavolo non lo esorcizzi ti possiede. Ti prende l’anima e la fa sua. Finisce per leggere la tua paura. Si nutre di essa. L’Udinese si è concessa a troppe squadre nel finale per non farlo anche con la squadra di Pioli, che appuntite tutte le punte della sua forca, scarica il Demonio contro gli impauriti uomini di Cioffi, i quali sembrano già essere al corrente che aver preso il gol del pari all’83’ potrebbe spalancare le porte dell’inferno. Così è infatti. Il gol del pari è, dobbiamo dirlo, una sfortunata combinazione di eventi avversi: sul cross di Leao Lovric sporca il rinvio in equilibrio precario;il tiro di Giroud viene deviato dal polpaccio di Perez che finisce sulla traversa, mette fuori gioco Okoye e Jovic si trova la tavola apparecchiata.Insomma, quel pallone viene mandato dentro da un colpo di coda demoniaco. Il 3 a 2 invece è frutto di una spizzata che manda al bar la difesa, in special modo Ferreira, con Okafor che ringrazia. Forse un Lucca sarebbe servito, anche sui calci d’angolo a sfavore. Forse no. Sta di fatto che fino a quel punto i corner battuti dal Milan erano stati ben controllati dalla contraerea bianconera, ma il corner del 92′ viene battuto in quell’asse temporale che all’Udinese è sempre nefasto. Insomma, non importa se fino a prima i corner non avevano creato pericoli, quello del 92′ è guidato dall’incantesimo dei minuti finali, che paralizza gli uomini di Cioffi, ed esalta gli avversari. La coda del Diavolo ha colpito ancora, e ora, come di solito succede, chi vince esulta, e chi perde spiega. Forse bisogna attendere tempi migliori o un calendario più favorevole per tornare alla vittoria.
Fin’ora Cioffi ha frequentato sempre avversari di alta classifica (10 gare su 12) affrontando anche due volte certi squadroni; il Milan ad esempio e con la prossima l’Atalanta. Verranno sfide più abbordabili certo, ma stupisce vedere come la squadra in ogni modo se la giochi sempre alla pari, e che fino all’80’ riuscirebbe anche ad avere ragione dell’avversario. Sono curioso di vedere quanto durerà questo incantesimo dei minuti finali.

Paolo Blasotti

Articoli Correlati

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia