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Gli errori da non ripetere

Parlare della partita persa contro il Verona è inutile? Parrebbe un deja vù…
Monica Tosolini

Parlare della partita persa contro il Verona è inutile? Parrebbe un deja vù… Si potrebbe dire tutto e il contrario di tutto. Potremmo iniziare dai soliti Lasagna e Okaka che dimostrano di non avere la tecnica da attaccanti di serie A. Non è la prima partita che sbagliano, non è la prima volta che Kevin tira alto da buona posizione, lasciando intravedere un lavoro pressoché nullo sulle basi tecniche del tiro (posizione del busto sulla palla e non all’indietro), specialmente quando si muove nello stretto. Okaka poi sta prendendo una bruttissima abitudine, quella di buttarsi sempre per terra, alla ricerca di falli che non ci sono, con la conseguenza poi di non vedersi fischiati nemmeno gli interventi irregolari.

Però, se devo essere freddo, e voglio commentare la prestazione con la razionalità del giorno dopo e non con il calore dell’immediato dopo partita; allora devo dire che l’Udinese ha fatto più di quello che mi aspettavo. Senza Larsen, Mandragora, Jajalo, Wallace e con Nuytinck in panchina, mi aspettavo una sconfitta certa ed inequivocabile. Invece c’è da dare merito ancora una volta a Gotti di riuscire a inserire anche i giocatori meno utilizzati (in questo caso i nuovi arrivati) in un sistema di squadra che non vuole solo distruggere, ma prova anche a costruire. Che poi lo faccia con veloci verticalizzazioni o con giochi palla al piede poco cambia. L’importante è arrivare davanti alla porta dell’avversario e metterla dentro (ehm ehm… ).

L’Udinese con Arslan e Coulibaly ha tenuto il centrocampo e dopo una buona mezzoretta di rodaggio ha preso il sopravvento. Evito accuratamente di parlare di mercato. La valutazione va fatta a bocce ferme, ma mi preme considerare che nemmeno quest’anno abbiamo una punta d’area. Lasagna e Okaka rendono al meglio negli spazi aperti, vista la loro progressione e forza fisica. Quando il Verona si chiudeva, ecco che sotto porta si vedevano i soliti errori. Errori che sarà vietato commettere mercoledì sera (scrivo questo editoriale al lunedì pomeriggio). Se contro il Verona hai attenuanti per la sconfitta, contro lo Spezia non ne avresti, anzi… semmai ci sarebbero aggravanti. Purtroppo avere molti centrocampisti fuori ed altri con pochi minuti nelle gambe ci ha penalizzato non poco, così come ha avvantaggiato il Verona l’infortunio di un Di Cesare che oltre a dare gomitate a destra e a manca non faceva nulla di visibile. Favilli lo seguo dai tempi dell’Ascoli e penso sia un ottimo attaccante in prospettiva, ma ha bisogno gli venga data quella continuità che, non so come mai, il nostro campionato non concede più ai giovani con mezzi importanti. Se avessimo avuto Walace, De Paul sarebbe stato più libero di avanzare, probabilmente Zeegelar avrebbe dovuto coprire meno Coulibaly e a volte addirittura Samir; specialmente, se avessimo avuto Larsen, avremmo potuto aprire la difesa scaligera come solo il danese sa fare. Oltre al danno la beffa: Samir si inciampa da solo e non chiude su Barak in un’azione tendenzialmente lenta, quindi facile da affrontare. L’ex bianconero sbaglia cross, ma un altro ex bianconero viene colpito involontariamente sul viso e la palla finisce proprio sui piedi di Favilli. Musso non poteva nulla… forse il destino ha voluto ricordare alla proprietà dell’Udinese qualche errore commesso nel passato recente, anche immediato.

Sta di fatto che i nuovi si sono ben integrati, si spera che Bonifazi possa sostituire Samir quando non gioca Nuytinck (che se sta bene deve essere titolare senza se e senza ma). Diverso il discorso per Ter Avest: non lo vedo pronto per la categoria. Spero di sbagliarmi, ma non attacca e non difende, non fa la differenza e non è cresciuto nel giro di un anno. De Paul ha bisogno di qualcuno con cui dialogare. Contro il Verona sono mancate in maniera pressoché totale le fasce. E’ qualcosa che va valutato per non commettere lo stesso errore contro lo Spezia.

Ed ora i complimenti a due portieri: Musso e Silvestri sono, a mio avviso, fra i migliori della serie A. Silvestri è molto sottovalutato ma ha fatto qualche intervento veramente bello e non è la prima volta. Musso è cresciuto molto dopo il lockdown. Se prima aveva evidenti difetti, pare proprio che abbia lavorato, molto e bene, per eliminarli. L’intervento su tiro di un giocatore avversario ravvicinato, nel secondo tempo, con un movimento velocissimo del braccio destro, d’istinto direi, è stato davvero fenomenale.

In conclusione, se non abbiamo abbandonato il gioco e la capacità di stare in campo espressa nelle ultime partite del precedente campionato, pare vi sia stata una involuzione negli attaccanti, quelli che più avevano ben impressionato alla ripresa della stagione scorsa. Contro lo Spezia sarà un appello senza scusanti. Bisogna vincere e segnare. Il bel gioco visto dopo la prima mezzora abulica, da solo, non basta.

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