Che GIANNETTI fosse un gran acquisto lo si era compreso sin dalla gara con il Monza, ma che l’ex condottiero del Velez potesse marcare una vittoria dal sapore inevitabilmente storico in casa della Juventus, pareva inimmaginabile persino ai più ottimisti.
CIOFFI aveva impostato la gara puntando sul duo THAUVIN-LUCCA supportato sulla tre quarti dal talento di SAMARDZIC e in fascia destra dalle garanzie tattiche offerte da EHIZIBUE.
Allegri orfano di Vlahovic e Danilo rispondeva con il rilancio dal primo minuto di Chiesa e Alex Sandro.
La gara in avvio offriva una Juve che batteva l’asse sinistro puntando sulla vivacità di Cambiaso abile nello scambiarsi con lo stesso Chiesa. I cross venivano letti piuttosto bene dalla difesa friulana guidata da un attento Lautaro GIANNETTI, leader silente come battezzato dal mister, e dal portierone tedesco sempre più autorevole tra i pali.
La Juve appariva volitiva, forse poco creativa, ma soprattutto incapace di togliersi dalle maglie ordite dalla ragnatela dei friulani scesi in capo per l’occasione in rosso corallo. Il gol al 25º di GIANNETTI su cross di SAMARDZIC spizzato da KRISTENSEN dava poi ulteriore consapevolezza ai ragazzi di CIOFFI che costruivano col passare del tempo una difesa arcigna coperta a centrocampo dall’intelligenza tattica di capitan WALACE tornato ai livelli di eccellenza cui aveva abituato.
La frazione finiva con un vantaggio per gli ospiti, nonostante due occasioni per Milik, una ciccata e l’altra neutralizzata da OKOYE, vantaggio forse non del tutto legittimato per i puristi del calcio, ma figlio una volta tanto, di un cinismo fino ad ora assente.
Alle ripresa era lecito attendersi una Juve arrembante, vogliosa di raddrizzare il risultato, situazione che però non si materializzava. Milik in verità intorno all’ora di gioco trovava la rete, ma solo a seguito di un angolo disegnato con traiettoria oltre la linea di fondo. Rete giustamente annullata e sospirone di sollievo per i tifosi friulani. Da quel momento, nonostante i cambi, la Juve combinava ben poco, fatta salva un’occasione innescata dal miglior juventino in arte Cambiaso, in favore di un Yildiz che arrivava ad un istante da una possibile deviazione vincente.
Buoni e tempestivi i cambi del mister, con un FERREIRA molto positivo una volta inserito a metà ripresa, al posto di un buon EHIZIBUE. Vittoria dunque inattesa ed estremamente positiva in ottica classifica, la quale non appare ancora confortante, tuttavia infinitamente migliore della vigilia. 3 punti insperati ma tanto importanti per il morale, in vista di una gara delicatissima come quella in programma domenica 18 al Friuli contro il Cagliari. Al prossimo turno, con gli uomini di CIOFFI opposti agli isolani – carnefici in Coppa Italia – i punti in palio non saranno 3 ma 6, data la concorrenza in classifica. Fondamentale sarà non perdere, se arrivasse poi l’auspicata seconda vittoria di fila, beh in tal caso gli orizzonti si tingerebbero di sfumature assai più accattivanti.
AM
