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Bonato e Larini: Limitazioni ai prestiti? L’Udinese non ne sarà colpita

La Fifa ha confermato la scelta di limitare i prestiti dei giocatori dal luglio 2020 per garantire che questi abbiano uno scopo sportivo valido per lo sviluppo dei giovani
Monica Tosolini

La Fifa ha confermato la scelta di limitare i prestiti dei giocatori dal luglio 2020 per garantire che questi abbiano uno scopo sportivo valido per lo sviluppo dei giovani.Una decisione che avrà importanti conseguenze per le società calcistiche. A Telefriuli gli ex Ds bianconeri Nereo Bonato e Fabrizio Larini hanno dato un primo parere su quanto questa nuova norma andrà a pesare in casa Udinese.

Nereo Bonato, ha spiegato: “La sensazione è che nella stagione 2020/21 il limite sia di otto prestiti, per poi scendere e arrivare alla stagione 2022/23 ad un massimo di sei prestiti in entrata e sei in uscita. Credo sia importante per non avere una gestione da parte di pochi club di tantissimi giocatori. Infatti il limite si evince per i giocatori che hanno dai 22 anni in su. Si tratta più di poter dar spazio a tante società per far crescere i propri giocatori e poi rivenderli a società di livello superiore per poi poter patrimonializzare o recuperare soldi dalla cessione. E’ chiaro che con un numero importante di questi giocatori nelle mani di poche società, questo tipo di politica diventa difficile per le società medio piccole. Si tratta quindi di dover fare delle scelte qualitative per cercare di mantenere sotto la propria proprietà un numero limitato di giocatori per ovviare a questa nuova situazione”.

Fabrizio Larini, ultimo dirigente ad aver vissuto un ciclo vincente in bianconero, interviene: “Secondo me il problema dovrebbe essere soprattutto per le squadre che prendono in prestito troppi giocatori, quindi sono squadre che non creano patrimonio al club e vivono di presti. Questo è chiaro che non crea futuro per le proprietà. Io penso che sia in questi termini, non tanto nella società che deve dare fuori i giocatori in prestito. L’Udinese ha sempre preso pochi giocatori in prestito, ne ha invece dati fuori tanti. Il problema è per chi ne ha presi tanti in prestito. L’obiettivo di limitare i prestiti è invogliare a sviluppare i giocatori in casa propria e incrementare i settori giovanili. Questa norma influirà soprattutto nelle società che non hanno settori giovanili e saranno obbligate a lavorare su quello”.

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