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Verona-Roma 3-2

Comincia con una grande vittoria l'era Tudor a Verona.
Monica Tosolini

Comincia con una grande vittoria l’era Tudor a Verona. Gli scaligeri battono 3-2 la Roma al Bentegodi al termine di ua gara ricca di emozioni: giallorossi avanti con una magia di Pellegrini al 36′, ma ribaltati nella ripresa dalle reti di Barak e Caprari (49′ e 54′). Al 58′ l’autogol di Ilic che rimette in pari il risultato, prima del capolavoro di Faraoni (63′) che decide il match a favore dei gialloblù. Primo ko stagionale per Mourinho.

LA PARTITA

Il dopo Di Francesco comincia nel migliore dei modi: il Verona si risolleva e lo fa mettendo in campo tutta l’aggressività, la corsa e il coraggio che erano marchi di fabbrica dell’era Juric, fondamentali prima per ribaltare lo svantaggio iniziale, poi per trovare il gol vittoria dopo una sfortunata autorete che rischiava di tagliare le gambe. La serata della ripartenza dei gialloblù coincide con un brusco stop per la Roma, che reduce dagli impegni europei (e nonostante il turnover) appare meno cattiva e anche un po’ più sulle gambe rispetto alle prime uscite. I giallorossi passano con una magia del loro capitano, ma poi faticano a dare continuità alle azioni offensive e creano poco anche quando, nel finale, entrano in campo tutte le bocche di fuoco a disposizione di Mou. Ora l’Udinese nel turno infrasettimanale, appuntamento fondamentale per preparare al meglio l’attesissimo derby di domenica prossima. Il portoghese preferisce Shomurodov a El Shaarawy per la fascia sinistra, mentre Tudor per la sua prima formazione lancia un po’ a sorpresa Bessa dal 1′. Il match inizia con grande intensità, ritmi alti da entrambe le parti, ma anche parecchi errori tecnici dettati da un po’ troppa frenesia. La prima buona chance è sul destro di Simeone, che incrocia splendidamente dal limite dell’area e sfiora il palo alla destra di Rui Patricio. I padroni di casa giocano con grande personalità, attaccando senza paura e sfruttando i pochi punti di riferimento dati da Bessa, Barak e Ilic sulla trequarti. La Roma prova soprattutto ad approfittare degli spazi che si aprono in campo aperto, ma al quarto d’ora è da un calcio piazzato che va vicinissima al vantaggio: palla perfetta di Pellegrini sulla testa di Cristante, che centra in pieno la traversa a Montipò battuto. Attorno alla mezzora è di nuovo l’Hellas ad andare a pochi centimetri dal gol, con Lazovic che approfitta di una leggerezza di Karsdorp ma poi chiude troppo il destro dal limite. La battaglia sotto la pioggia battente del Bentegodi sembra sorridere al Verona, ma al 36′ arriva la magia che sblocca il match: Pellegrini si inserisce in area e riceve il cross basso di Karsdorp, inventandosi un gioiello di tacco che trafigge un Montipò non impeccabile sul primo palo. Pronti via nella ripresa e l’Hellas pareggia: Caprari sorprende alle spalle la difesa avversaria, il suo cross è deviato in porta da Mancini, Rui Patricio evita l’autogol del centrale ma sul tap-in anticipa tutti Barak, che deve solo buttare la palla in porta. I padroni di casa viaggiano sulle ali dell’entusiasmo e 5 minuti dopo raddoppiano, questa volta grazie a una straordinaria giocata di Caprari, che fa girare la testa a Mancini e trafigge il portiere nell’angolino lontano. La partita è comunque più viva che mai, la Roma non molla trascinata sempre da Pellegrini, che al 58′ ispira il 2-2 con un cross in mezzo che uno sfortunatissimo Ilic butta nella propria rete per anticipare il possibile intervento di Abraham. Il ritmo del match è indiavolato, passano altri 5′ e l’Hellas torna di nuovo in vantaggio, questa volta con un capolavoro di Faraoni, che controlla al limite dell’area e infila sotto la traversa un siluro imprendibile per Rui Patricio. Un Mourinho furibondo inserisce in un colpo solo Mkhitaryan, El Shaarawy e Perez, ma al 72′ è l’Hellas ad andare a un passo dal colpo del ko: l’estremo difensore giallorosso è però eccezionale sulla conclusione a botta sicura di Caprari. Nel finale lo Special One passa alla difesa a 3 e inserisce anche Mayoral per tentare l’assalto con tutte le carte a sua disposizione, ma il risultato non cambia fino al triplice fischio. LE PAGELLE

Barak 7 – Tuttofare dell’Hellas: interditore, creatore di gioco e bomber. Ennesima partita di spessore.

Caprari 7,5 – Nel primo tempo fatica a trovare la posizione ed è tra i meno coinvolti nella manovra offensiva. Nella ripresa entra con un altro piglio e prima ispira il gol del pari, poi si inventa il gioiello che ribalta il match. Sfiora anche il 4-2, sul quale è super Rui Patricio.

Pellegrini 7 – Si inventa una magia da fuoriclasse per sbloccare il match, ispira anche il gol del 2-2 ed è tra gli ultimi ad arrendersi nel finale. Trascinatore assoluto, anche in una serata negativa.

Abraham 5 – Poco presente in area, qualche fallo ingenuo e molte giocate fini a se stesse. Il tutto condito da un po’ troppo nervosismo, anche nei confronti dei compagni. Serata no sotto tanti punti di vista.

Karsdorp 5,5 – Lui e Mancini soffrono molto gli affondi sulla sinistra dell’Hellas. Attacca con buona intensità, ma quando si abbassa il Verona sfonda e da quella parte nascono i primi due gol gialloblù.

IL TABELLINO

Verona-Roma 3-2

Verona (3-4-2-1): Montipò 6; Dawidowicz 6,5, Guenter 6,5, Ceccherini 6 (1′ st Magnani 6,5); Faraoni 7, Bessa 6,5 (19′ st Tameze 7), Ilic 6, Lazovic 6,5 (38′ st Casale 6); Barak 7, Caprari 7,5 (33′ st Hongla 7); Simeone 6 (19′ st Kalinic 6). Allenatore: Tudor 7

Roma (4-2-3-1): Rui Patricio 6,5; Karsdorp 5,5 (33′ st Smalling 6), Mancini 5,5, Ibanez 6, Calafiori 6 (33′ st Mayoral 5,5); Cristante 6, Veretout 6 (21′ st Perez 5,5); Zaniolo 6 (26′ st El Shaarawy 6), Pellegrini 7, Shomurodov 6 (26′ st Mkhitaryan 5,5); Abraham 5. Allenatore: Mourinho 5

Arbitro: Maresca

Marcatori: 36′ Pellegrini (R), 4′ st Barak (V), 9′ st Caprari (V), 13′ st aut. Ilic (R). 18′ st Faraoni (V)

Ammoniti: Veretout (R), Faraoni (V), Barak (V), Cristante (R), Hongla (V), Casale (V) Espulsi:

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