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Torino-Juventus 2-2

La Juve archivia il derby della Mole con un pareggio che complica i piani Champions di Pirlo.
Monica Tosolini

La Juve archivia il derby della Mole con un pareggio che complica i piani Champions di Pirlo. Nella 29.ma giornata di Serie A i bianconeri non vanno oltre il 2-2 col Torino, subiscono il sorpasso dell’Atalanta in classifica e si fanno raggiungere dal Napoli a quota 56 punti. All’Olimpico Chiesa (13′) apre le danze di sinistro, poi Sanabria ribalta il risultato con una doppietta (27′ e 46′) e nel finale Ronaldo (79′) rimette tutto in equilibrio. Juve, pari e rimpianti col Torino

LA PARTITA

Partenza a razzo, blackout centrale e finale all’arrembaggio correndo tanti rischi. E’ questa, in sintesi, la prestazione della Juve nel derby della Mole numero 202. Quattro gol e tanti rimpianti. Da ambo le parti, va detto. Dopo la rete di Chiesa, in casa Toro la doppietta di Sanabria aveva fatto sognare i granata, autori di una bella prova sia sotto il profilo della cattiveria sportiva, sia sotto quello dell’organizzazione di gioco. Poi però nel finale gli uomini di Nicola si sono dovuti inchinare al solito CR7. In una serata opaca, a Ronaldo è bastata una zuccata per evitare la seconda sconfitta di fila e “salvare” la panchina di Pirlo. Ma la prova della Juve non ha convinto ancora una volta. In mezzo al campo non c’è filtro e le idee non brillano. E così alla manovra manca di verticalità e imprevedibilità. Certo, sul risultato pesano anche alcuni errori individuali. Ma incertezze del genere arrivano quando la squadra non è serena e ha le idee confuse su meccanismi e automatismi. Automatismi che i bianconeri non hanno mostrato in fase di costruzione, affidandosi solo alle giocate di Chiesa e ai cross di Cuadrado per provare a sfondare. E che anche in fase difensiva hanno scricchiolato. Tutto con un quarto posto ora a braccetto col Napoli da affrontare mercoledì e la zona Champions in bilico. Per il derby Pirlo piazza Danilo in mediana e Kulusevski e Chiesa sugli esterni a supporto del tandem Morata-Ronaldo. Nicola risponde invece con un 4-3-3 coraggioso affiancando Verdi a Belotti e Sanabria. A ritmo alto l’avvio del match è di marca bianconera. In cinque minuti la Juve fa girare la palla rapidamente e colleziona tre occasioni importanti. La prima capita sul sinistro di Morata, le altre due invece se le procura Chiesa. Lampi che sbattono contro le parate di Sirigu e svegliano gli uomini di Nicola. Rapido a reagire in ripartenza, il Toro spinge soprattutto a sinistra e Mandragora spedisce a lato di poco dopo una bella giocata di Ansaldi. Poi Alex Sandro pasticcia e tocca a De Ligt disinnescare in area Belotti con le maniere forti. Pericoli che costringono la Juve ad aumentare nuovamente i giri e a cercare la verticalità sfruttando gli uno-due sulla trequarti e le qualità nello stretto. Giocate che portano al vantaggio bianconero. Dopo un triangolo sporco al limite con Morata e una bella incursione in area, ci pensa Chiesa a sbloccare il match di sinistro. Gol che rompe l’equilibrio e innesca la risposta granata. Dopo un prolungato giropalla, Alex Sandro mura un sinistro a botta sicura di Rincon. Poi Mandragora spara dal limite e Sanabria pareggia i conti di testa dopo un’incertezza di Szczesny. Guizzo che rimette tutto in equilibrio e cambia il match abbassando il ritmo. Ordinata e precisa negli appoggi, la Juve si affida al possesso per provare a manovrare in ampiezza sugli esterni, ma in mezzo all’area Bremer è un colosso e la corazzata di Pirlo non sfonda. Il Toro invece serra le linee e riparte appoggiandosi a Belotti e Sanabria e cercando di sfruttare la superiorità numerica in mediana. Morata impegna Sirigu di testa, poi un destro largo di Chiesa chiude il primo tempo. La ripresa si apre con una follia di Kulusevski che regala subito a Sanabria la palla per battere un incerto Szczesny. Gol che ribalta il risultato e costringe la Juve a spingere a testa bassa. Chiesa ci prova da lontano, ma la mira è sbagliata. Poi Sirigu si fa trovare pronto su un bel colpo di testa di Ronaldo. Un uno-due di rabbia a cui i granata replicano tenendo i nervi saldi e insistendo sul giropalla per controllare la gara. In pressione, la Juve spinge sulle corsie esterne. E il Toro deve concentrarsi sulla fase difensiva e sulle ripartenze in contropiede con Belotti e Sanabria. A ritmo alto l’ultima mezz’ora è un continuo capovolgimenti di fronte. Ronaldo ci prova ancora di testa, ma spedisce alto. Poi, al terzo tentativo, centra il bersaglio grosso pareggiando i conti. Lampo che cambia nuovamente il risultato e infiamma il finale mettendo in mostra soprattutto i riflessi dei portieri. Da una parte Sirigu devia sul palo un tiro di Bentancur, dall’altra invece Szczesny si riscatta fermando i tentativi di Lukic, Sanabria e Baselli. Poi c’è tempo solo per le riflessioni e per dare un occhio alla classifica. A quota 54 punti come il Napoli per la Juve ora la zona Champions è a rischio e il recupero con gli azzurri di mercoledì sarà cruciale per il futuro di Pirlo e dei bianconeri. Il Toro invece incassa un pari prezioso soprattutto per il morale e muove la classifica a ridosso della zona rossa.

LE PAGELLE

Sanabria 7,5: si muove bene accanto a Belotti e firma una splendida doppietta. Prima si fa trovare pronto dopo la respinta corta di Szczesny, poi ribalta il risultato approfittando del clamoroso errore di Kulusevski e dell’incertezza del portiere bianconero. Pericoloso anche nel finale

Bremer 6,5: ringhia e lotta, giocando spesso d’anticipo. Nel primo tempo tiene a bada Ronaldo senza sbavature facendosi trovare sempre pronto a murare il portoghese. Nella ripresa cala un po’ e CR7 timbra il cartellino

Mandragora 6,5: insieme a Rincon fa legna in mediana e detta i tempi della manovra, ma si fa trovare sempre pronto anche ad andare a rimorchio. Un suo sinistro dal limite innesca la rete di Sanabria

Chiesa 6,5: quando spinge ha un altro passo. Sblocca la gara con un’incursione prepotente in area, poi continua a macinare km e a provarci da tutte le posizioni. E’ l’uomo più pericoloso della Juve

Ronaldo 6: nel primo tempo va al trotto e non brilla. Svogliato nell’atteggiamento e lento con la palla tra i piedi. Nella ripresa aumenta un po’ i giri e pareggia di testa dopo un paio di tentativi

Alex Sandro 5: gioca in punta di piedi in un derby tutto muscoli e ritmo. Rischia grosso in almeno un paio di occasioni giocando con troppa sufficienza vicino all’area di Szczesny. Parte tardi anche sul gol di Sanabria

Kulusevski 4,5: lento e impacciato in entrambe le fasi. Dalla sua parte è Cuadrado a fare la differenza. Segna la gara con un errore clamoroso che regala a Sanabria la palla per il raddoppio

IL TABELLINO TORINO-JUVE 2-2

Torino (3-4-3): Sirigu 7; Izzo 6,5, Bremer 6,5, Buongiorno 6; Vojvoda 6, Rincon 6,5 (21′ st Lukic 6), Mandragora 6,5, Ansaldi 6,5; Verdi 6,5, Belotti 6,5 (27′ st Zaza 6), Sanabria 7,5. A disp.: Ujkani, Milinkovic-Savic, Baselli, Gojak, Rodriguez, Bonazzoli, Murru, Nkoulou, Burnham, Linetty. All.: Nicola 7

Juventus (4-4-2): Szczesny 6; Cuadrado 6, De Ligt 6, Chiellini 5,5, Alex Sandro 5 (41′ st Rabiot sv); Kulusevski 4,5 (26′ st Bernardeschi 6), Danilo 5,5 (26′ st Ramsey 5,5), Bentancur 5, Chiesa 6,5; Morata 5,5, Ronaldo 6. A disp.: Pinsoglio, Israel, Di Pardo, Dragusin, Frabotta, Fagioli, Correia, De Marino. All.: Pirlo 5,5

Arbitro: Fabbri

Marcatori: 13′ Chiesa (J), 27′ Sanabria (T), 1′ st Sanabria (T), 34′ st Ronaldo (J)

Ammoniti: Ansaldi, Rincon, Sanabria, Mandragora (T); Cuadrado, Bernardeschi (J) Espulsi: –

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