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Monza-Juventus 1-0: Gytkjaer apre ufficialmente la crisi bianconera

Il Monza, con il nuovo allenatore Palladino, vince la prima partita della sua storia in Serie A, battendo la Juventus 1-0.
Monica Tosolini

Il Monza, con il nuovo allenatore Palladino, vince la prima partita della sua storia in Serie A, battendo la Juventus 1-0. Il gol è di Gytkjaer nel corso della ripresa. I bianconeri, particolarmente timidi durante tutta la gara, restano in dieci per l’espulsione di Di Maria nel primo tempo. La solita mancanza di gioco è stata acuita dall’inferiorità numerica. E ora, la posizione di Allegri, si complica ancora di più.

LA PARTITA

Palladino debutta sulla panchina monzese mettendoci del suo sul piano tattico. Sceglie di schierare un esterno a tutta fascia sulla destra come Ciurria, con Carlos Augusto dall’altra parte, due centrali a metà campo come Sensi e Rovella e altrettanti trequartisti, Pessina e Caprari, alle spalle di Mota Carvalho. Tanti giocatori offensivi che cercano di mantenere il possesso e un atteggiamento propositivo. In casa Juve, la coppia Landucci-Allegri lascia Vlahovic al centro dell’attacco con Di Maria e Kostic larghi, con una difesa a quattro in cui spicca l’assenza di Bonucci sostituito da Gatti. Il Monza parte bene con un tiro da fuori di Rovella e un tentativo di inserimento in area di Izzo. La Juve si fa vedere solo con un tiro finito a lato di Vlahovic. Ma sono sempre i biancorossi a gestire la partita e Ciurria tenta la carta della conclusione da lontano, che è però troppo alta. I bianconeri non riescono a costruire nulla di concreto lasciando l’iniziativa alla squadra di Palladino, e allora Landucci cambia sistema passando a un 3-5-1-1 con De Sciglio che si porta in linea con i centrocampisti, Kostic che si abbassa e Di Maria piazzato centralmente alle spalle di Vlahovic. Ma le cose non sembrano cambiare, anzi… Il Fideo piazza una gomitata sul petto di Izzo e viene espulso da Maresca. Uscendo dal campo, poi, dice anche qualcosa al direttore di gara rischiando una seria squalifica. La Juve si piazza con il 3-5-1 con il chiaro scopo, che già aveva in parità numerica, di non prendere gol. A inizio ripresa il Monza prova ad aumentare la sua spinta offensiva, approfittando dell’atteggiamento super rinunciatario dei bianconeri. Dopo nemmeno dieci minuti i padroni di casa hanno l’occasione migliore della loro partita: Ciurria crossa da destra per Mota Carvalho che sbaglia una clamorosa conclusione a tu per tu con Perin. Poi ci prova di testa il nuovo entrato Gytkjaer, che alza troppo la conclusione. Poco dopo è la volta del tiro centrale di Carlos Augusto. Il Monza insiste ma non è concreto, la Juve riesce a difendersi con ordine. Ma al 74’ arriva il vantaggio biancorosso: Ciurria mette l’ennesimo cross da destra e Gytkjaer in acrobazia supera Perin. Landucci tenta il tutto per tutto con l’ingresso di Kean e Soulé ma nemmeno le tre punte riescono a dare il pari alla Juventus. Il Monza conquista così, con il nuovo allenatore Palladino, la prima vittoria in Serie A della sua storia mentre la Juve, a quota 10 punti dopo 7 partite, deve riflettere seriamente sul proprio futuro.

IL TABELLINO

MONZA: (3-4-2-1): Di Gregorio; Marlon (10’ st Caldirola), Izzo, Pablo Marì; Ciurria, Sensi (10’ st Barberis), Rovella, Carlos Augusto (38’ st Birindelli); Pessina, Caprari (24’ st Colpani); Mota Carvalho (10’ st Gytkjaer). All. Palladino.

JUVENTUS (4-3-3): Perin; De Sciglio (41′ st Soulé), Gatti, Bremer, Danilo; McKennie, Paredes, Miretti (41’ st Fagioli); Di Maria, Vlahovic, Kostic (33’ st Kean). All. Allegri (in panchina Landucci).

ARBITRO: Maresca

MARCATORI: 29’ st Gytkjaer (M.)

AMMONITI: Bremer (J.), Ciurria (M.), Caldirola (M.)

ESPULSI: Di Maria (J.)

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