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Lukaku:”Volevo il rinnovo, ma l’Inter disse di no”

L'attaccante del Chelsea parla della situazione che lo ha portato a Londra
Monica Tosolini

Tramite il Corriere della Sera arrivano nuove anticipazioni in merito all’intervista di Romelu Lukaku a Sky Sport. E le parole del belga riguardano ancora l’Inter e i motivi del suo addio estivo per tornare al Chelsea: “Dopo che abbiamo vinto lo scudetto sono andato dai dirigenti e ho chiesto il rinnovo. A Milano stavo bene, non hanno voluto. Il mio addio legato a quello di Conte? No, l’unica cosa era il rinnovo. Sapevo che con Inzaghi allenatore l’opportunità di vincere sarebbe rimasta, per lui il prossimo step è lo scudetto. Non sono andato al Chelsea perché Conte è partito. Se mi avessero proposto il rinnovo sarei a Milano”.

Un curioso retroscena di mercato, quello raccontato da Romelu Lukaku nel corso della sua intervista a Sky Sport. Il belga ha spiegato come già dopo la prima stagione all’Inter potesse fare ritorno in Inghilterra, al Manchester City di Pep Guardiola per la precisione: “Dopo il primo anno all’Inter rifiutai un’offerta del Manchester City, più alta di quello che percepisco oggi dal Chelsea. Non volevo andarmene, non era il momento: era il primo anno e non volevo lasciare l’Inter, volevo fare qualcosa di bello, perché l’Inter ha salvato la mia carriera ad un certo punto. Allo United ero in un tunnel, stavo male. Fui un grande investimento per l’Inter, ma abbiamo fatto grandi cose insieme”.

Quindi Big Rom parla di quelli che potevano essere i suoi sogni prima che il Chelsea decidesse di fare irruzione ad agosto: “Nel calcio ci sono tre squadre che sono al top assoluto: Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. Dico la verità, pensavo di fare la mia storia con l’Inter per poi trasferirmi in uno di questi tre club, se ci fosse stata la possibilità”.

A più riprese, nel corso dell’intervista a Sky SportRomelu Lukaku ha fatto capire che con determinate condizioni e in altri momenti storici, sarebbe certamente rimasto all’Inter. Così ha risposto il belga in merito: “In un altro momento storico e finanziario non sarebbe successo? Sarei rimasto al 100%. Conte era andato, Hakimi se n’era andato, c’era qualche rumore di una società in difficoltà… Io non ho detto niente, ho sempre avuto un buon rapporto con la società e i tifosi e il mister. Inzaghi mi ha chiamato dopo l’annuncio, subito dopo Handanovic. Mi ha spiegato come voleva giocare con me, un po’ lo conosco, mio fratello mi ha sempre detto cose veramente belle di lui. Ha un rapporto umano con i giocatori, non abbiamo lavorato molto insieme ma mi è sembrato un top”.

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