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Juventus-Verona 2-0

La Juve targata Vlahovic inizia nel migliore dei modi.
Monica Tosolini

La Juve targata Vlahovic inizia nel migliore dei modi. Nel posticipo della 24.ma giornata di Serie A la squadra di Allegri batte 2-0 il Verona e sale al quarto posto approfittando del passo falso dell’Atalanta. All’Allianz Stadium i riflettori sono tutti per i nuovi arrivati dal mercato, subito grandi protagonisti. Nel primo tempo Vlahovic (13′) sblocca il match battendo Montipò con un pallonetto preciso, poi nella ripresa Zakaria (61′) raddoppia i conti su perfetto assist di Morata e chiude la gara.

LA PARTITA

Dopo il mercato, la Juve risponde presente per la corsa Champions. E lo fa proprio grazie ai due nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria. Dettaglio che non può essere una casualità. Al netto dei gol che hanno deciso la gara, contro l’Hellas si è vista infatti una Juve diversa. Più dinamica, aggressiva e coraggiosa. Merito dei nuovi innesti, certo. Ma anche di un atteggiamento differente, dinamiche di gioco più imprevedibili e voglia di aggredire, pressare e recuperare palla con cattiveria. Aspetti che finora si erano visti solo a tratti e che non hanno lasciato scampo a un Hellas meno tonico, ordinato e brillante del solito. A caccia di punti per la corsa Champions e di un nuovo assetto per dare la svolta alla stagione, allo Stadium Allegri getta subito nella mischia i nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria e disegna un 4-3-3 a trazione anteriore con Dybala e Morata a completare il reparto avanzato e Arthur e Rabiot in cabina di regia insieme all’ex ‘Gladbach. Senza Faraoni, Simeone e Caprari, Tudor invece si affida a Lasagna in attacco e infoltisce la mediana. Scelta che nei primi minuti imbriglia la manovra bianconera e blocca il match a centrocampo. Da una parte tocca ad Arthur gestire il traffico e impostare, dall’altra sono invece Ilic e Veloso a interrompere il gioco e a cercare Barak e Tameze tra le linee. Dopo un gran colpo di tacco di Dybala in uscita, Vlahovic testa i riflessi di Montipò con un sinistro potente, poi alla seconda azione la Juve passa in vantaggio e si gusta il suo nuovo bomber. A rompere l’equilibrio, manco a dirlo, ci pensa infatti DV7 con un pallonetto preciso su assist di Dybala. Tocco che mette subito in chiaro la voglia di Vlahovic di partire col piede giusto a Torino e di prendersi la Juve sulle spalle. Anche da un punto di vista del gioco, del resto, la presenza di Dusan al centro dell’attacco bianconero consente agli uomini di Allegri di appoggiarsi in verticale con sicurezza e di sfruttare gli inserimenti a rimorchio di Morata e Dybala e la spinta degli esterni. Tema tattico che, insieme al dinamismo e alla garra di Zakaria in mediana, costringe il Verona ad arretrare e a subire la maggior fisicità e qualità del palleggio bianconero. Massimi lascia correre su un contatto in area tra Vlahovic e Gunter, poi De Sciglio ci prova da lontano e Dusan fallisce il raddoppio di destro dopo un gran cross di Morata. La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Bessa al posto di Veloso e con l’Hellas più aggressivo dalla parte di Lazovic. Szczesny para un sinistro di Lasagna, poi Chiellini sbroglia una situazione pericolosa. Occasioni che tengono vivo il match e costringono la Juve ad abbassarsi e a guardarsi le spalle serrando le linee e impostando la gara sulle verticalizzazioni rapide. Tameze ci prova da lontano, ma spara alto. Poi Chiellini mura un tiro di Barak e la Juve raddoppia i conti con Zakaria sfruttando alla perfezione una ripartenza micidiale e un assist perfetto di Morata. Gol che consente ai bianconeri di riprendere in mano la gara e sfruttare al meglio l’inerzia del match. In controllo, la Juve gira a mille e spinge. Montipò nega il tris a Dybala dopo un gran colpo di tacco in area di Danilo, poi disinnesca un sinistro velenoso di Rabiot e Vlahovic sfiora la doppietta in un paio di occasioni. Nel finale poi c’è spazio solo per gli ultimi cambi e le ultime emozioni. Montipò ferma un sinistro di McKennie, poi Kean fa tutto bene ma spedisce a lato un bel diagonale di destro. La Juve archivia la pratica Hellas nel segno di Vlahovic e Zakaria e, dopo i colpi sul mercato, lancia un messaggio forte e chiaro alle big della Serie A in chiave Champions League.

LE PAGELLE

Vlahovic 7: si piazza al centro dell’attacco facendo a sportellate, dando un punto di riferimento alla manovra bianconera e liberando la fantasia e il dinamismo di Dybala e Morata. Fisicità, personalità e potenza al servizio della squadra. Ci impiega 13′ a sbloccare la gara e a prendersi la Juve sulle spalle. Già ottimo il feeling con i compagni di reparto

Zakaria 7: parte col freno a mano tirato e commette qualche errore di misura negli appoggi, poi cresce e dà solidità alla mediana coprendo tanto campo, pressando e firmando il raddoppio in ripartenza

Morata 7: gioca alla Mandzukic e fa un figurone. Tanta corsa e sacrificio, ma anche giocate di fino, senso della posizione e buone idee. Grande l’assist per Zakaria

Dybala 6,5: ispirato e nel vivo del gioco. Parte da destra e si accentra cercando il dialogo con Vlahovic. Tante buone giocate tra le linee e voglia di metterci la firma. Suo l’assist per Dusan, poi prova in tutti i modi a segnare, ma Montipò è attento

Gunter 5: Vlahovic è un osso duro e non basta usare le maniere forti. Patisce la fisicità e il dinamismo dell’attaccante bianconero

Lasagna 5,5: dalle sue parti i palloni arrivano col contagocce e De Lig e Chiellini non fanno sconti

Veloso 5: in mediana arranca e fatica a contrastare Zakaria. Tudor lo leva nell’intervallo

IL TABELLINO JUVE-VERONA 2-0

Juve (4-3-3): Szczesny 6,5; Danilo 6,5, De Ligt 6, Chiellini 6 (30′ st Rugani 6), De Sciglio 6,5; Zakaria 7 (38′ st McKennie 6), Arthur 6, Rabiot 6,5; Dybala 6,5 (30′ st Cuadrado 6), Vlahovic 7, Morata 7 (39′ st Kean 6). A disp.: Pinsoglio, Perin, Pellegrini, Bonucci, Kaio Jorge, Akè. All.: Allegri 7

Verona (3-4-2-1): Montipò 6,5; Casale 5,5 (39′ st Sutalo sv), Gunter 5, Ceccherini 5,5 (27′ st Retsos 5,5); Depaoli 6, Ilic 5,5 (39′ st Praszelik sv), Veloso 5 (1′ st Bessa 6), Lazovic 6,5; Barak 5 (27′ st Kalinic 5,5), Tameze 5,5; Lasagna 5. A disp.: Chiesa, Berardi, Cancellieri, Coppola. All.: Tudor 5

Arbitro: Massimi

Marcatori: 13′ Vlahovic (J), 16′ st Zakaria (J)

Ammoniti: Depaoli (V) Espulsi: –

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