Home » Fiorentina-Spezia 3-0

Fiorentina-Spezia 3-0

Netta vittoria dei viola sulla squadra di Thiago Motta
Monica Tosolini

La Fiorentina vince di nuovo 3-0 contro lo Spezia, proprio come una settimana fa contro il Cagliari. Un pomeriggio da ricordare per Dusan Vlahovic, perfetto terminale offensivo di una squadra messa benissimo in campo. Il primo gol è arrivato su rigore (mano di Gyasi) in chiusura di primo tempo, poi il serbo ha segnato la sua seconda e terza rete personale al termine di due splendide azioni degli uomini di Italiano. 

LA PARTITA 
Reduce da un solo punto conquistato al termine del doppio derby ligure, lo Speziala imposta sul contenimento. Thiago Motta chiede sacrificio non solo ai suoi centrocampisti ma anche agli attaccanti. Forse è questo il motivo per cui preferisce Nzola ad Antiste: magari ha meno qualità, ma in quanto a voglia di lottare ha poco da invidiare a chiunque. Certo nello sviluppo della gara conta – non poco – la considerazione che Vincenzo Italiano ha allenato lo Spezia e l’ha forgiato dal nulla. Quelli che erano i suoi giocatori conoscono alla perfezione i suoi movimenti, è anche logico che abbiano gli antidoti giusti. Thiago Motta lascia la palla prevalentemente agli altri, contiene, riparte con giudizio ma in tutto il primo tempo rischia di far male agli avversari una sola volta, con un’azione lineare Salcedo-Strelec-Nzola stoppata da Terracciano e vanificata da un fuorigioco dell’attaccante angolano-francese. 

Però poi ci sono anche i valori tecnici e nell’organico dei viola ce ne sono alcuni che possono diventare dirimenti se funzionano in sintonia. Il muro eretto da Motta piano piano comincia a evidenziare qualche crepa. Il primo a trovare spazio sul settore destro dell’attacco fiorentino è Sottil, che mette in difficoltà a più riprese Bastoni ma solamente al 36′ con un diagonale preciso costringe Provedel a un intervento sopra la difficoltà media. Cresce tutto nel modo di muoversi della squadra viola. Sale di tono Vlahovic, che crea direttamente o indirettamente un pericolo a ogni giocata. Macina gioco Castrovilli, che si trova alla perfezione in alcune triangolazioni con il serbo. E in tutto questo la regia di Torreira si fa sentire, così come si fanno sentire i cambi di gioco di un ispirato Saponara. 

Con questo quadro tattico non sarebbe corretto parlare di una netta superiorità dei padroni di casa. Lo Spezia mette in campo le armi che ha, la Fiorentina prova a risolverla con il gioco in perfetto Italiano-style. Ma poi in realtà per sbloccarla ha bisogno di un rigore, di un clamoroso regalo che Gyasi decide di confezionare saltando con il braccio alto in marcatura su Milenkovic. Ci vuole una lunga Var-review poi Giua indica il dischetto. Qui Vlahovic dimostra una volta di più la sua straordinaria personalità. Prende la palla, la mette a terra, guarda in faccia il portiere e mette il pallone dalla parte opposta. Rigore perfetto e 1-0 per i viola all’intervallo. 

L’intervallo consiglia a Motta di tentare una piccola rivoluzione: dentro Colley, Sala e Amian, fuori Bastoni, Salcedo e Ferrer. Squadra rimescolata, andamento della partita molto simile ai 45 minuti precedenti: Fiorentina in controllo delle operazioni, Spezia votato al sacrificio con qualche tentativo timido di ripartenza, mai troppo vulnerante. Ci sono però dei momenti in cui si vede tutta la bravura di Italiano nel preparare le partite e le singole giocate. L’esempio più lampante è lì da vedere al 16′ della ripresa quando va in scena il gol del 2-0, esaltato dall’incursione di Odriozola (appena subentrato a Venuti) sulla fascia destra, impreziosito dal tacco di Saponara, certificato dalla conclusione perfetta di Vlahovic. Perfetta come la conclusione del 3-0 su assist di Callejon appena tredici minuti dopo, tripletta per il serbo e molta letteratura da scrivere su di lui da qui a quando saluterà la compagnia. 

Firenze si gode un pomeriggio di gloria e può ragionare su due sentimenti opposti: da una parte c’è il pensiero funesto di quanto perderà questa squadra quando sarà costertta dalla contingenza a vendere un fuoriclasse come Dusan Vlahovic, dall’altra c’è la consolazione di avere a disposizione un gruppo di giocatori molto validi con una guida tecnica che sta dimostrando tutto il suo valore. Impossibile pensare a un attaccante che in un batter di ciglia possa far dimenticare il numero 9 attuale, possibile trovare un giocatore che inserito bene in questo sistema possa diventare un terminale quasi ideale. Basta saper scegliere. 

LE PAGELLE 
Sottil 6,5
 – Il primo dei suoi a dare una scossetta con qualche iniziativa sulla parte destra dell’attacco, dove si sente la sua qualità. Poi esagera un po’nel cercare il gol personale. 

Saponara 7 – Quando si osserva il suo modo di trattare il pallone viene sempre da chiedersi cosa avrebbe potuto fare se non fosse stato perseguitato dagli infortuni lungo tutta la carriera. Delizioso il tacco per Odriozola da cui nasce il 2-0 di Vlahovic. 

Nikolau 5 – Un duello inesorabilmente uomo contro uomo lo mette di fronte a Vlahovic, compito che il difensore spezzino svolge con tutti i mezzi a disposizione. Per quasi un’ora di gioco sarebbe anche da sufficienza, poi ciao. 

Provedel 6,5 – Il facile e il difficile per lui non sembrano molto differenti e quando la Fiorentina comincia a macinare occasioni da gol, le sue manone ributtano indietro tutto e il contrario di tutto, ci vuole il rigore di Vlahovic per sbloccare il risultato. 

Gyasi 5 – Commette un’ingenuità imperdonabile saltando con il braccio alto per tentare di anticipare Milenkovic. E’ il rigore che sblocca il risultato. Nel secondo tempo cambia ruolo per cercare di dare il suo contributo podistico. 

Vlahovic 8 – Sembra di vedere un ragazzo di 15 anni bravo che gioca in mezzo ai bambini di 8. Statura superiore dal punto di vista tecnico, una presenza al centro dell’attacco che si fa sentire in ogni momento della gara, freddezza assoluta al momento di  trasformare il rigore dell’1-0. Perfetto terminale nel gol del 2-0, splendido movimento da attaccante per il 3-0. 

Castrovilli 6,5 – Sta ritrovando la creatività e la continuità che l’hanno portato in Nazionale, è un giocatore con ulteriori margini di miglioramento. 

Torreira 7 – Grande catalizzatore del gioco viola, un vera e propria cassaforte dove depositare il pallone anche quando scotta o sembra difficilissimo da amministrare. 

IL TABELLINO 
FIORENTINA-SPEZIA 3-0
Fiorentina 
(4-3-3): Teracciano 6,5; Venuti 6 (15′ st Odriozola 7), Milenkovic 6, Martinez Quarta 6 (30′ st Igor sv), Biraghi 6,5; Bonaventura 6,5, Torreira 7 (30′ st Amrabat sv), Castrovilli 6,5 (23′ st Maleh 6,5); Sottil 6,5 (23′ st Callejon 6,5), Vlahovic 8, Saponara 7. All. Italiano 7. A disp.: Rosati, Cerofolini, Nastasic, Terzic, Benassi, Duncan, Egharevba. 
Spezia (4-2-3-1): Provedel 6,5; Ferrer 5,5 (1′ st Amian 6), Erlic 5, Nikolaou 5, Bastoni 5 (1′ st Colley 5,5); Kovalenko 5, Maggiore 5 (20′ st Manaj 5,5); Salcedo 5,5 (1′ st Sala 5,5), Gyasi 5, Strelec 6 (20′ st Verde 5,5); Nzola. All. Thiago Motta 5. A disp.: Zoet, Zovko, Kiwior, Reca, Podgoreanu, Antiste. 
Arbitro: Giua
Marcatori: 44′ pt Vlahovic rig. (F), 16′ st Vlahovic (F), 29′ st Vlahovic (F)
Ammoniti: Martinez Quarta, Venuti, Vlahovic (F), Ferrer, Gyasi, Colley, Thiago Motta  (S) 

LE STATISTICHE
Dusan Vlahovic (25 reti nel 2021) è solo uno dei due giocatori nella storia della Fiorentina in Serie A ad aver segnato almeno 25 gol in un singolo anno solare: insieme a Kurt Roland Hamrin (27 nel 1960 e 25 nel 1959).

Dusan Vlahovic ha segnato 25 reti (in 35 match) in Serie A nel 2021, solo Erling Haaland (26) e Robert Lewandowski (36) hanno realizzato più gol nell’anno solare nei maggiori 5 campionati europei.

Seconda tripletta in Serie A per Dusan Vlahovic, dopo quella contro il Benevento nel marzo 2021.

Dusan Vlahovic è uno degli unici due giocatori nati a partire dal 2000 ad aver segnato due triplette nei maggiori 5 campionati europei, insieme a Erling Haaland (due anche lui).

Solo Robert Lewandowski (4) ha messo a segno più triplette di Dusan Vlahovic (2) nel 2021 nei maggiori 5 campionati europei.

Prima di Vlahovic, l’ultimo giocatore della Fiorentina che aveva segnato almeno 8 gol nelle prime 11 gare della Fiorentina in una singola stagione di Serie A era stato Giuseppe Rossi nel 2013/14 (nove).

Dusan Vlahovic è uno dei soli tre calciatori della Serie A, a partire dal 2005/06 (da quando Opta raccoglie il dato) ad aver il 100% di rigori segnati, insieme a Romelu Lukaku e David Suazo (min. 11 rigori calciati).

Dusan Vlahovic ha segnato tutti gli 11 rigori calciati in Serie A.

La Fiorentina ha schierato sette titolari italiani in un match di Serie A per la prima volta dal maggio 2012 (v Cagliari in quel caso con Vincenzo Guerini in panchina).

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia