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Caso tamponi: 12 mesi a Lotito e ammenda alla Lazio

La Corte Federale d’Appello ha accolto in parte il reclamo proposto dalla Procura Federale, mentre ha respinto quello presentato dalla Lazio, da Lotito, Pulcini e Rodia
Monica Tosolini

La Corte Federale d’Appello ha accolto in parte il reclamo proposto dalla Procura Federale, mentre ha respinto quello presentato dalla Lazio, da Lotito, Pulcini e Rodia. Così per il presidente della Lazio Claudio Lotito la sentenza è stata di 12 mesi di inibizione e 200.000,00 euro di ammenda alla società biancoceleste. Così si legge sul sito della Figc:”La Corte Federale d’Appello, riunita oggi a Roma per esaminare il “caso” tamponi legato alla Lazio, ha accolto in parte il reclamo proposto dalla Procura Federale e, per l’effetto, ridetermina in mesi 12 la sanzione dell’inibizione al presidente della Lazio Claudio Lotito ed in euro 200.000,00, l’ammenda a carico della società, conferma nel resto; respinto invece il reclamo proposto dalla Lazio, da Claudio Lotito, Ivo Pulcini e Fabio Rodia”. Prima di quest’ultimo verdetto, il presidente biancoceleste era stato inibito per sette mesi e alla Lazio era stata data un’ammenda di 150 mila euro dal Tribunale Federale. Sanzione aumentata adesso da parte del giudice Torsello. Confermati invece i 12 mesi di inibizione che il Tribunale federale aveva inflitto ai due medici Pulcini e Rodia. Lotito decade da ogni carica federale perché supera i 12 mesi di squalifica in 10 anni​ essendo già stato inibito per 2 mesi nel 2012 per il caso “agentopoli”. Adesso la Lazio si appellerà al Collegio di garanzia presso il Coni, ultimo grado di giudizio sportivo.

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