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Atalanta-Napoli 1-2

Il Napoli continua a vincere in campionato e va in fuga.
Monica Tosolini

Il Napoli continua a vincere in campionato e va in fuga. Nella 13.ma giornata di Serie A la squadra di Spalletti batte 2-1 l’Atalanta in rimonta, incassa il nono successo consecutivo e allunga in vetta alla classifica portandosi a quota 35 punti. Al Gewiss Stadium la Dea parte bene e sblocca la gara grazie a un rigore di Lookman (19′), poi gli azzurri si svegliano, cambiano passo e ribaltano il risultato con Osimhen (23′) ed Elmas (35′). Gol che segnano la gara. Nella ripresa l’Atalanta prova infatti a rimettere la gara in carreggiata, ma la reazione nerazzurra sbatte contro Meret e la traversa.

LA PARTITA

Il Napoli supera l’esame Atalanta e allunga in vetta. E’ questo il verdetto del big match al Gewiss Stadium. Un verdetto pesantissimo non solo per la classifica, ma anche per come è arrivata la vittoria. Contro l’Atalanta, a Bergamo la banda di Spalletti ha dimostrato infatti anche di saper soffrire, ribaltare il risultato e poi di difenderlo con tutte le forze fino al triplice fischio. Una vittoria “sporca”, decisa non dal gioco o da soluzioni tattiche particolari, ma dalla capacità di reagire del gruppo, dalla forza difensiva di Kim & Co. e dalla prova di alcuni singoli che hanno segnato il match. Come Osimhen e Meret, protagonisti degli episodi che hanno invertito la rotta dopo il vantaggio nerazzurro continuando ad alimentare il sogno scudetto. Il bomber nigeriano esce dal campo con un gol e un assist a referto, ma anche con tanti duelli vinti con Demiral. Per il numero uno azzurro invece il bottino dice due parate decisive, una per tempo. Interventi che hanno respinto l’assalto di una buona Atalanta, cattiva e aggressiva nella ricerca della palla e della verticalità, ma forse troppo imprecisa, frenetica e poco lucida nelle scelte sulla trequarti e sottoporta. Con Muriel fuori fino alla sosta, al Gewiss Stadium Gasperini lascia ancora Zapata in panchina e ripropone la stessa formazione che ha battuto l’Empoli guidata in attacco da Lookman e Hojlund. Senza Kvaratskhelia, Spalletti invece piazza Elmas nel tridente insieme a Osimhen e Lozano. Moduli alla mano, 3-4-1-2 contro 4-3-3. A ritmi alti è il Napoli a prendere subito in mano il possesso, ma è l’Atalanta a rendersi più pericolosa cercando rapidamente le punte in profondità e attaccando con tanti uomini. Dopo un’incursione di Lookman, Meret salva il risultato su Hojlund, poi la difesa azzurra mura un paio di tentativi sulla destra. Ordinata e aggressiva sui portatori, la squadra di Gasperini palleggia bene da dietro, guadagna metri e spinge. Il Napoli invece fatica a manovrare con la solita fluidità in mediana e non riesce a innescare il tridente con azioni ragionate. Atteggiamento che poco dopo il quarto d’ora di gioco porta la Dea in vantaggio. Osimhen tocca di mano sugli sviluppi di un corner e Lookman sblocca il match dal dischetto. Gol che concretizza la pressione nerazzurra, ma sveglia anche il Napoli. Pescato in area col contagiri da Zielinski, Osimhen si fa subito perdonare l’episodio del rigore e pareggia i conti di testa, poi travolge Demiral nell’uno-contro-uno in ripartenza e serve a Elmas la palla per il 2-1. Guizzo che sorprende la Dea, ribalta il risultato e cambia il match. Più preciso nel palleggio e ordinato nei meccanismi in mediana, il Napoli tiene meglio il campo, abbassa il baricentro e imposta la partita sul gioco di rimessa. L’Atalanta invece alza il ritmo, spinge sugli esterni e crea un paio di occasioni pericolose con Hateboer e Lookman, ma non centra il bersaglio grosso. La ripresa si apre con la Dea ancora aggressiva e col Napoli che serra le linee per respingere l’assalto nerazzurro. In pressione, la squadra di Gasperini aumenta i giri soprattutto a sinistra. Più alto e propositivo, Maehle pesca Hateboer in area, ma l’olandese non trova la porta. Poi l’esterno danese costringe Meret a un mezzo miracolo e sulla respinta la deviazione di Lookman deviata da Olivera si stampa sulla traversa. Lampi che insieme a un’occasione di Hojlund fanno suonare il campanello d’allarme sulla panchina azzurra. A caccia di forze fresche e muscoli nei contrasti, Spalletti leva Zielinski, Lozano e Osimenh e fa entrare Politano e Ndombele e Simeone. Gasperini invece sostituisce Pasalic e Hojlund con Malinovskyi e Zapata. Cambi che mescolano le carte e creano un po’ di confusione. Con le squadre lunghe e tanti duelli a tutto campo, infatti, nel finale la partita è affidata più alle iniziative individuali che alla manovra. Simeone fallisce il tris dopo una buona giocata di Elmas, poi il Cholito ci riprova dal limite, ma il suo destro è troppo debole e Musso ringrazia. Tentativi che fanno il paio con un sinistro di Malinovskyi parato da Meret e un salvataggio di Juan Jesus su un cross pericoloso da sinistra. Situazioni che innescano un finale ad alta tensione. L’ultimo ad arrendersi è Maehle, ma il suo destro dal limite viene deviato fuori dallo specchio da Scalvini. Poi c’è spazio solo per le proteste della Dea per un recupero troppo breve. Il Napoli sbanca il Gewiss Stadium e continua a correre davanti a tutti.

LE PAGELLE

Lookman 6,5: rapido e potente in campo aperto e sempre pronto a puntare nell’uno contro uno. Ogni volta che tocca la palla, succede qualcosa di pericoloso. Freddo dal dischetto per il sesto gol in Serie A, sfortunato nella ripresa quando centra la traversa

Hojlund 5,5: fisico e potente, si piazza al centro dell’attacco mettendo in difficoltà Juan Jesus, ma non riesce a sfondare. Nel primo tempo si fa ipnotizzare da Meret, nella ripresa sbaglia tutto di destro in area

Demiral 5: per venti minuti tiene botta contro Osimhen, poi perde il duello col bomber azzurro e il Napoli ribalta il risultato

Osimhen 7: parte col freno a mano tirato e procura il rigore dell’Atalanta con un tocco di mano in area, poi aumenta i giri e dà la spallata al match surclassando Demiral. Prima pareggia di testa, poi propizia il raddoppio con un’azione travolgente

Elmas 6,5: non è Kvaratskhelia e si vede, ma riesce comunque a fare la differenza sfruttando la sua duttilità tattica e i tempi di inserimento. Segna il 2-1 facendosi trovare al posto giusto nel momento giusto, poi lavora bene anche in copertura con la Dea in pressione

Meret 7: decisivo con due interventi super. Il primo su Hojlund in avvio di partita, il secondo su Maehle nella ripresa

Lobotka 6: parte maluccio perdendo qualche pallone di troppo, poi cambia passo e torna sui soliti standard dando solidità, qualità e pulizia in mediana. Idee chiare e calma olimpica nella gestione del gioco

IL TABELLINO ATALANTA-NAPOLI 1-2

Atalanta (3-4-1-2): Musso 6; Toloi 6, Demiral 5, Scalvini 5,5; Hateboer 5,5 (41′ st Soppy sv), Ederson 6, Koopmeiners 6 (35′ st De Roon sv), Maehle 6,5; Pasalic 6 (25′ st Malinovskyi 6), Lookman 6,5 (35′ st Boga sv); Hojlund 5,5 (25′ st Zapata 5,5). A disp.: Rossi, Sportiello, Okoli, Djimsiti, Zortea, Ruggeri. All.: Gasperini 6

Napoli (4-3-3): Meret 7; Di Lorenzo 6, Kim 6,5, Juan Jesus 5,5, Olivera 6; Anguissa 6,5 (48′ st Gaetano sv), Lobotka 6, Zielinski 6 (19′ st Politano 6,5); Lozano 5,5 (19′ st Ndombele 6), Osimhen 7 (30′ st Simeone 6,5), Elmas 6,5 (48′ st Zerbin sv). A disp.: Marfella, Sirigu, Mario Rui, Ostigard, Zanoli, Zedadka, Demme, Raspadori. All.: Spalletti 7

Arbitro: Mariani

Marcatori: 19′ rig. Lookman (A), 23′ Osimhen (N), 35′ st Elmas (N)

Ammoniti: Demiral, Hojlund, Zapata, Toloi (A); Kim (N) Espulsi: –

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