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Anticipo Parma-Atalanta 1-2

Atalanta fatica l'inverosimile a Parma, ma strappa nel finale del Tardini una nuova vittoria, la 23esima del suo campionato, riprendendosi momentaneamente il secondo posto in classifica.
Monica Tosolini

Atalanta fatica l’inverosimile a Parma, ma strappa nel finale del Tardini una nuova vittoria, la 23esima del suo campionato, riprendendosi momentaneamente il secondo posto in classifica. I nerazzurri vincono 2-1, dopo oltre un’ora di grande sofferenza suggellata dal gran gol dell’ex Kulusevski al 43′. Il pari arriva al 70′ con Malinovskyi su punizione, quindi decide Papu Gomez all’84’. Dea a 98 gol in Serie A, con la fatidica quota 100 a -2.

LA PARTITA

L’Atalanta è davvero diventata una grande, e lo dimostra andandosi a prendere tre punti a Parma dopo una delle partite più difficili del suo campionato. Ma che, nonostante al Tardini sia il Parma a fare la partita per oltre un’ora, trova la forza di vincere. E lo fa grazie a due squilli dei singoli: Malinovskyi (che sfrutta anche una disattenzione della difesa ducale) e soprattutto Papu Gomez, che nel finale ripete la prodezza sfoggiata con la Dinamo Zagabria e si inventa un tunnel e gol da urlo. Che per l’Atalanta non sia una serata facile lo si capisce già dal primo quarto d’ora: a parte un inserimento di Freuler innescato da Zapata, è infatti solo Parma. Già dopo pochi secondi Gollini sbaglia un disimpegno, ma Caprari non ne approfitta. Quindi il portiere nerazzurro si riscatta sbarrando la porta a Gagliolo, presentatosi al tiro dopo un’azione ariosa costruita da Kulusevski e Caprari. Proprio il temuto ex Kulusevski fa già prefigurare una partita di altissimo livello, andando a colpire il palo al 14′ dopo un ubriacante assolo cui Caldara non riesce a prendere le misure. Pochissima Atalanta, con Gomez che si limita a sparacchiare una punizione sulla barriera e Palomino costretto a lasciare il campo dopo mezz’ora o poco più per problemi a un adduttore. Dall’altra parte invece Kucka con una conclusione a giro e poi Caprari spaventano di nuovo Gollini. Il gol è nell’aria e arriva al 43′, quando Gervinho elude la marcatura di Freuler e riesce a far arrivare il pallone in qualche modo a Kulusevski, lo svedese supera Sutalo e con il mancino buca Gollini. Nessun festeggiamento per lui, ma l’Atalanta è frastornata. Lo dimostrano le mosse di Gasperini, che sin dal primo minuto della ripresa si gioca le carte Djimsiti (per Sutalo) e Malinovskyi (esce Pasalic). Ma se quest’ultimo se non altro tenta una giocata in avanti, seppure imprecisa, il mattatore del match rimane quindi Kulusevski. Lo svedese illumina il Tardini con un tunnel di tacco e poi detta un contropiede a Kucka, su cui salva tutto Castagne. Gli orobici provano ad alzare ulteriormente il baricentro, con Muriel al posto di Caldara ma gli ingranaggi che stentano a sbloccarsi. Proprio Muriel cerca però di dare una scossa ai suoi con la sua velocità, andandosi a prendere una conclusione che però finisce solo sull’esterno della rete. Sembra una partita quasi impossibile da raddrizzare, ma l’Atalanta trova le risorse psicofisiche per pareggiare. Lo fa al 70′ grazie a Malinovskyi, che si incarica di un calcio di punizione e manda il pallone alle spalle di Sepe. Decisiva però la barriera del Parma, posizionata in maniera tutt’altro che efficace. Il baricentro mentale del match si sposta quindi tutto dalle parti degli ospiti, che però sono a corto di ossigeno e si vede (solo una mancanza di lucidità al momento peggiore impedisce a Kucka di colpire in contropiede). Quindi ecco il guizzo decisivo, quello del campione. Lo trova Papu Gomez all’84, infilando il pallone sotto le gambe dell’ex compagno Kurtic per poi battere di nuovo Sepe. Che nel finale evita anche una scoppola che sarebbe stata profondamente ingiusta negando il tris a Zapata e Gosens. Dall’altra parte invece è Hateboer a salvare sulla linea su Dermaku: Gollini era battuto. Ma quest’Atalanta, ora a 98 gol in campionato e a soli 2 dall’incredibile quota 100, a dimostrato a se stessa di saper essere terribilmente efficace anche quando la bellezza viene meno.

LE PAGELLE

Malinovskyi 7 – Prende per mano una Dea mai così spaurita e ha la bravura e la fortuna di trovare il pari che rivitalizza i suoi. E anche lui, dopo il rigore sbagliato a San Siro.

Kulusevski 7,5 – Per oltre un’ora è signore incontrastato della partita. Prende un palo, segna con classe e caparbietà, poi si regala anche dei virtuosismi contro la squadra più difficile del campionato. Questo è un campione.

Hateboer 6,5 – Subentra dopo mezz’ora o poco più, gioca in tre ruoli diversi e a tempo scaduto salva un gol fatto. Due punti sono anche suoi.

Kurtic 5 – Si fa mettere il pallone in mezzo alle gambe da Gomez spalancandogli un’autostrada per il gol del sorpasso. E dire che sono stati compagni, e dovrebbe conoscerlo bene…

Gomez 7,5 – Quando tutto sembra finito, anzi si può dire che l’Atalanta possa essere soddisfatta anche solo del punticino… Eccolo che si inventa la gemma che vale la vittoria. Occhio, Psg!

Sepe 6,5 – Vive una serata in cui è probabilmente molto meno impegnato di quanto temesse. Ma nel finale ci mette la firma, permettendo ai suoi di restare in partita fino al triplice fischio di Pairetto.

IL TABELLINO Parma-Atalanta 1-2

Parma (4-3-3): Sepe 6,5; Darmian 5,5, Bruno Alves 6,5, Dermaku 6, Gagliolo 6,5 (38′ st Pezzella sv); Kucka 5,5, Kurtic 5, Barillà 6 (38′ st Iacoponi sv); Kulusevski 7,5, Caprari 6 (34′ st Siligardi sv), Gervinho 6,5 (22′ st Karamoh 6). A disp.: Colombi, Regini, Laurini, Balogh, Kosznovszky, Adorante, Sprocati. All.: D’Aversa 5,5.

Atalanta (3-4-2-1): Gollini 6; Sutalo 5 (1′ st Djimsiti 6,5), Caldara 6 (16′ st Muriel 6,5), Palomino 6 (36′ Hateboer 6,5); Castagne 6, De Roon 6, Freuler 6, Gosens 5,5; Pasalic 5 (1′ st Malinovskyi 7), Gomez 7,5 (41′ st Tamèze sv); Zapata 5,5. A disp.: Sportiello, Rossi, Czyborra, Guth, Da Riva, Bellanova, Colley. All.: Gasperini 6,5.

Arbitro: Pairetto

Marcatori: 43′ Kulusevski (P), 25′ st Malinovskyi (A), 39′ st Gomez (A)

Ammoniti: Darmian, Kucka (P), Sutalo (A)

Espulsi: – Note: –

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