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Zanetti:”Per costruire ci vuole tempo e pazienza”

Mister Zanetti dopo la sconfitta contro l'Udinese
Monica Tosolini

Paolo Zanetti, tecnico del Venezia, ai microfoni di Dazn analizza la sconfitta con l’Udinese, vedendo però qualche passo avanti dei suoi: “Il mio lavoro è difficile ma il mio lavoro e lo faccio volentieri e con passione. Sono consapevole che in Serie A c’è poco tempo, ma per costruire una squadra che faccia un certo tipo di calcio il tempo mi serve. È importante avere pazienza e stare calmi coi giudizi: oggi ho intravisto cose importanti”.

“E’ normale che in questo momento non sia facile capire le potenzialità di questa squadra. Io ho visto giocare la mia squadra con gran personalità, poi è chiaro che gli episodi vanno portati dalla nostra parte, invece non siamo stati cinici”.

La Serie A è diversa dalla B: gli errori si pagano.
“Sì, lo sapevamo. In realtà anche in Serie B è così. Oggi abbiamo lasciato lì alcuni palloni che a questi livelli non puoi permetterti di lasciare. Ci manca un po’ di esperienza, oggi ne abbiamo acquisita un po’. L’esperienza si acquisisce mettendo il dito nella presa e prendendo la scossa. Io metto in campo le mie idee, consapevole che di tempo in Serie A te ne danno poco. Per costruire una squadra che possa far bene però il tempo serve. In questo momento è importante avere pazienza, stare calmi coi giudizi. Io oggi ho visto delle potenzialità importanti”.

A che punto è Lezzerini che è appena rientrato?
“Ha fatto un’ottima partita. Anche a livello di gestione ha fatto bene. Crediamo molto in questo ragazzo, l’anno scorso è stato sfortunato, era fuori da otto mesi e oggi è rientrato bene”.

 

Poi in conferenza stampa.

Un avvio di Serie A un po’ shock:
“Al netto dei risultati è stato un po’ uno shock sì, con un fattore campo che già era difficile visto che abbiamo quattro gare su cinque fuori casa. In più oggi c’erano tanti ragazzi nuovi, non sono alibi ma dati di fatto. Per limitare gli errori vanno limitate le ingenuità, noi oggi le nostre occasioni le abbiamo avute senza però essere cinici e poi su due palle perse abbiamo subito e questo fa passare un risultato di una partita ben giocata a un risultato ben pesante. Vien anche difficile spiegare la partita alla luce di questo. Spero i ragazzi capiscano presto dove siamo. Dall’altro lato ho visto un buon miglioramento sotto l’aspetto del gioco, la personalità mi è piaciuta, la voglia di venire a imporsi in uno stadio difficile contro una squadra forte”.

La sosta può aiutare per amalgamare il gruppo?
“L’unico nostro amico in questo momento è il tempo, dobbiamo lavorare e per farlo serve tempo, la sosta ci consente di farlo in tanti aspetti. In Serie A di tempo ce n’è poco e dobbiamo sfruttarlo. Dall’altra parte il grande errore che possiamo fare è abbatterci, da fuori stanno cercando di farci capire questo, sono tutti pronti a sputarci addosso, ma noi abbiamo la forza per andare avanti. Chiaramente ora è difficile vedere le potenzialità di questa squadra, ma io le vedo”.

Importante mantenere la fiducia ora?
“Se pensiamo di essere già morti è meglio stare a casa, dobbiamo crescere e diventare tutti da Serie A con il tempo. Qualche batosta ci fa anche bene perché facciamo il carico di umiltà e capiamo dove siamo. Poi il primo responsabile, ovvero io, dev’essere convinto di ciò che fa, probabilmente perderemo altre volte, ma altre le vinceremo, per salvarsi bisogna arrivare ai tre punti, alzando quello che è il nostro livello tecnico che oggi però si è già alzato di tanto, anche senza essere cinici quando dovevamo, dall’altro avevamo subito il giusto fino agli ultimi errori”.

Sul mercato cosa serve ancora?
“Queste sono cose che ora è difficile dire perché le potenzialità ora non sono espresse, sarebbe facile dire cosa serve a ogni partita. La nostra squadra deve fare il massimo con ciò che a disposizione, abbiamo preso diversi giocatori interessanti, penso che ci siamo mossi bene. Un po’ tutte le neopromosse hanno fatto questo percorso, non sono già pronte, è normale che sia così. Di sicuro un conto è perdere e l’altro è regalare tanto, in queste due partite abbiamo regalato troppo”.

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