Turno casalingo, quello in programma domani alle 15, per il Cjarlins Muzane che sul suo campo attende la visita della Dolomiti Bellunesi, seconda forza della classe. Presenta la gara, in cui la sua squadra affronta quella veneta forte di sette vittorie consecutive, il tecnico Nicola Princivalli.
Mister, è proprio il caso di dire si tratti di scalare una catena di montagne?
«Ci siamo abituati, visto che affrontiamo ogni settimana le squadre che stanno meglio in quel momento. La Dolomiti arriva dalla vittoria ottenuta mercoledì, nel finale, a Montecchio per cui giustamente ci crede e verrà per vincere la partita. Avendo tra una settimana lo scontro diretto con l’Union Clodiense è chiaro che ci proveranno. Credo abbiano una ridotta possibilità di primo posto finale, ma giustamente cercheranno di sfruttarla. Sarà per noi una gara molto difficile perché loro inseguono un obiettivo importante».
Il Cjarlins Muzane come sta?
«C’è qualche defezione, ma come sempre io faccio i conti con chi ho a disposizione. Chi è a disposizione sta bene, per cui su quelli farò affidamento e in quelli ripongo la massima fiducia. La gara di domani l’abbiamo preparata allo stesso modo delle altre, perché penso che nelle ultime partite abbiamo approcciato bene e quindi dobbiamo farlo nello stesso modo. A noi manca il gol, per questo dobbiamo migliorare per andare alla ricerca del gol. Credo sia l’unica cosa che ci sta mancando, visto che nelle ultime uscite abbiamo messo in difficoltà gli avversari».
Cinque partite alla fine: cosa chiedi in particolare ai tuoi ragazzi?
«Abbiamo necessità di fare gol, è l’unica cosa che ci è mancata. Questo chiedo a loro, è un problema che la squadra si porta avanti da tutto l’anno. Dal mio arrivo abbiamo subito quattro gol, per cui la fase difensiva e l’equilibrio della squadra sono evidenti, ma come ho già detto manchiamo in fase realizzativa: dobbiamo migliorare lì».
Il calendario delle partite vi sorride o no?
«Non lo guardo, non mi interessa. Abbiamo cinque partite noi, come tutte le altre squadre per cui mi interessa poco chi dovremo affrontare in futuro. Mi interessa solo la mia squadra: so che se facciamo una prestazione come le ultime ne viene fuori una partita giocata bene. Dobbiamo però essere più “cattivi” negli ultimi 15 metri e basta».
