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Lucca tra i cinque attaccanti emergenti del nuovo millennio

Il bianconero, Okafor, De Ketelaere, Beltran e Maldini sono 5 attaccanti nati dal 2000 che stanno bene impressionando in questa Serie A TIM. Numeri e segreti della loro ascesa
Redazione

Quagliarella, Immobile (due volte) e Cristiano Ronaldo sono stati gli ultimi capocannonieri della Serie A TIM prima di Osimhen, l’unico under 30 ad aggiudicarsi il primato tra i bomber nelle scorse 5 edizioni del massimo campionato italiano. Insieme al nigeriano classe 98’, Lautaro Martinez (97’) e Vlahovic (2000) si sono presi – a suon di reti – il testimone dalla vecchia dinastia di goleador che ha dominato il nostro calcio. Nel frattempo, una nuova generazione di talenti è pronta a sbocciare.Tra gli attaccanti nati nel nuovo millennio che si stanno mettendo in luce in questa stagione, le stelle più brillanti sono sicuramente quelle di Soulè (2023) e Zirkzee (2001), di cui abbiamo già parlato qui, mentre lo juventino Yıldız sembra il prossimo in rampa di lancio. Accanto a loro, troviamo anche Lucca, Okafor, De Ketelaere, Beltran Maldini, tutti intenti a lasciare il segno in questa Serie A TIM.
Lorenzo Lucca, classe 2000 cresciuto nella scuola calcio del Torino, muove i primi passi in Promozione e a 17 anni vive una fugace apparizione in Serie C con il Lanerossi Vicenza. Di passaggio nelle Primavere di Brescia e Torino, nel gennaio 2020 s’imbarca per Palermo, squadra che milita in Serie D, dove riesce a realizzare un goal nei 60’ in cui viene impiegato. Si tratta solo dell’antipasto e nella seconda stagione in rosanero – con 13 goal in 27 presenze in Serie C – Lorenzo cattura l’attenzione del Pisa che lo preleva per tentare la cavalcata alla Serie A TIM. L’avvio di stagione in Serie B è da sogno: Lucca sigla una doppietta alla seconda giornata con l’Alessandria e continua a segnare arrivando a realizzare 6 goal in 7 partite. Quel che basta per convincere l’Ajax ad ingaggiarlo per l’annata successiva: il trasferimento è pionieristico, e il ragazzo di Moncalieri diventa il primo calciatore italiano a indossare la storica maglia dei lancieri. L’avventura olandese, però, dura solo una stagione, in cui Lorenzo gioca principalmente con l’Ajax Jong – la squadra di riserva della formazione di Amsterdam – raccogliendo solamente 136’ in Eredivisie con la prima squadra, ma realizzando comunque 2 marcature e 1 assist nel poco tempo concesso. La chiamata dell’Udinese in estate gli apre per la prima volta le porte della Serie A TIM e in terra friulana Lucca si ritrova, diventando il miglior marcatore dei friulanicon un bottino di 7 goal e 3 assist in campionato, più 1 goal in Coppa Italia Frecciarossa. L’ex lanciere segna sia di destro che di testa, autografando la prima doppietta in A contro l’Hellas Verona.

Stella del vivaio del Club Brugge, Charles De Ketelaere esordisce nella prima squadra della formazione di casa nella stagione 2020/21, riuscendo anche a piazzare 3 reti in JP League e 2 in Champions League. Nell’annata successiva, il classe 2000 ruba la scena con un repertorio di passaggi filtranti, dribbling e conclusioni chirurgiche che si concretizzano in un apporto di 14 reti e 7 assist al terzo trionfo di fila del Brugge nel campionato belga. Il trasferimento al Milan genera grandi aspettative sul giovane fiammingo, che al primo anno in Italia non riesce a rendere come vorrebbe, concludendo la stagione in rossonero con 1 assist in 32 presenze, molte da subentrato. In cerca di rilancio, Charles si sposta a Bergamo dove, agli ordini di Gasperini, trova nuova linfa per risvegliare il suo potenziale. Da metà dicembre, in particolare, De Ketelaere spicca il volo mantenendo una media di partecipazioni in zona goal inferiori al solo Mbappè in Europa. Con 6 reti e 6 assist in campionato, più 2 reti per competizione in Europa League e Coppa Italia Frecciarossa, l’attaccante nerazzurro sembra aver trovato nell’Atalanta l’ambiente ideale per esprimere al meglio il suo talento. 

Noah Okafor, promessa delle giovanili del Basilea, milita due anni nella Super League elvetica prima di essere intercettato dalla fitta rete di osservatori del Red Bull Salisburgo, formazione a cui si aggrega a partire dalla stagione 2019/20. Con i biancorossi, l’ala svizzera nata nel 2000 comincia una crescita graduale e costante in ruolo per lui inedito, quello di seconda punta da affiancare al centravanti. Noah addolcisce la prima stagione con uno score di 3 goal in campionato, alla seconda le marcature diventano 6, alla terza raggiungono la quota di 9 in Bundesliga e 3 in Champions, alla quarta si stabilizzano sulle 10 (di cui 3 in Champions). Oltre alle cifre sottoporta, il valore aggiunto di Okafor si esprime anche con i 23 assist distribuiti ai compagni nei quattro anni trascorsi in forza ai tori d’Austria. Titolare della nazionale Svizzera con cui partecipa ai mondiali di Qatar, dopo aver eliminato l’Italia nel girone di qualificazione, Noah giunge al Milan in qualità di vice Leao. Nella sua stagione in rossonero, fin qui, Noah è risultato più incisivo di quello che i numeri suggeriscono: su 5 goal e 1 assist in 21 presenze (di cui solo 6 dal primo minuto) Okafor ha realizzato ben quattro goal da subentrato, tra cui le reti decisive con Cagliari, Lazio e Udinese. Nessun giocatore ha segnato più di lui partendo dalla panchina in questo campionato, a dimostrazione di quanto l’estro dell’attaccante svizzero sia una risorsa preziosa a disposizione di Pioli.

Lucas Beltrán nasce a Cordoba il 27 marzo 2001 e cresce calcisticamente prima di essere scovato dal River Plate che lo porta nella capitale a 15 anni. Nel 2021 va in prestito al Colon de Santa Fe con cui realizza 6 reti tra coppa e campionato; tornato al River per giocarsi le sue chance con “Los Millonarios”, dopo un primo semestre di adattamento, nella stagione successiva il “Vichingo” guida il club alla vittoria della Liga Argentina con 12 goal e si fa notare in Copa Libertadores con altre 3 reti. In estate, l’approdo in Europa alla Viola: mentre l’attaccante argentino si ambienta al calcio italiano, si avvicina il Natale e con l’aria delle feste arrivano i primi regali per la Fiorentina sotto forma di goal pesanti. A dicembre va in rete 3 volte, un box score che estende a nel 2024, dimostrando di possedere uno spiccato fiuto del goal in area di rigore. La prima marcatura di Beltrán arriva da penalty contro la Salernitana – è tutt’ora l’unico tiratore viola insieme a Sottil a non aver sbagliato in stagione dagli undici metri – mentre contro Hellas Verona e Monza deposita in rete i palloni decisivi ai fini della vittoria.

Daniel Maldini è una delle rivelazioni delle ultime settimane di Serie A TIM. Il ragazzo nato nel 2001 comincia la stagione nell’Empoli ma a gennaio si trasferisce al Monza in cerca di minuti e nuovi stimoli. In Brianza, Daniel si trova perfettamente a suo agio nella posizione di trequartista, a sostegno dell’unica punta, prevista nel nuovo 4-2-3-1 varato da Palladino. Alla sua seconda apparizione in biancorosso, il canterano del Milan fornisce l’assist per il goal spacca partita di Bondo proprio contro la squadra di famiglia, mentre alla seconda arriva il primo sigillo in un match bloccato contro la Salernitana: Maldini rompe l’equilibrio con uno splendido uno-due in velocità con Gagliardini e conclude con un tocco vellutato che incastra la sfera nell’angolino basso opposto a Ochoa. La rete galvanizza il figlio di Paolo che a Genoa si ripete ribadendo in porta la respinta di Martinez su Carboni e portando a casa 3 punti d’oro; infine la magia col Cagliari, alla prima da titolare, una punizione telecomandata che sbatte sulla parte bassa della traversa e s’infila alle spalle di un incolpevole Scuffet. Con 3 goal in 149’ e una media realizzativadi una rete ogni 50 minuti, l’impatto di Daniel in Brianza fa ben sperare i tifosi biancorossi che sognano una storica qualificazione in Europa. 

legaseriea.it

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