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Gasperini:”Quando non chiudi la partita è normale che su palla inattiva puoi prendere gol”

C'è un po' di delusione nelle parole di Giampiero Gasperini dopo il pareggio contro l'Udinese
Monica Tosolini

Giampiero Gasperini è intervenuto in conferenza stampa dopo il pareggio tra Atalanta e Udinese. Queste le sue parole come raccolte da TMW: “Non è stata una gara bellissima sul piano tecnico, ma non era facile. Abbiamo tenuto bene il campo, abbiamo condotto sempre la gara noi. Dovevamo stare attenti alle loro ripartenze. Quando abbiamo sbloccato la partita ci sono state buone occasioni, potevamo chiuderla. Se questo non avviene è normale che poi una palla inattiva può determinare il risultato”. 

Come commenta l’espulsione?
“L’espulsione è assurda, divento indifendibile se non ho una controparte che mi spiega. Io non ho fatto assolutamente niente, c’è stato un fallo su Scalvini, poi c’è stata un’azione nostra e una loro, poi sono stato ammonito. Questi signori devono venire e metterci la faccia, a spiegare. In una partita in cui non ci sono state proteste, è difficile da accettare questo cartellino rosso. Non hanno modo di spiegare cosa hanno visto, quello che scrivono finisce lì. Con questo sistema diventa facile passare dal parte del torto. Loro sono professionisti, magari non sono pagati molto, spero che li paghino molto di più. Ma spero che ci mettano la faccia, questo è davvero incommentabile. Forse è arrivato il momento di metterci la faccia, iniziano a vedersi di che pasta sono fatti. Un professionista non rimane vent’anni dalla stessa parte”. 

Demiral, Maehle e Toloi possono recuperare per la sfida con la Sampdoria?
“Penso che Demiral, Maehle e Toloi potremmo recuperarli per la Samp. Pessina è vicino, per Gosens e Djimsiti ci vuole un po’ di tempo”.

Cosa intende dire un professionista non rimane vent’anni dalla stessa parte?
“Vogliono farci credere che ci sono 40 arbitri in tutta Italia, è come se si dice 40 allenatori o 40 giocatori in tutta Italia, ma non è possibile. Il risultato non è determinato da questi episodi. Non hanno scambiato nessun mio rimprovero, quello è un alibi, vengono preparate e scritte quelle cose lì. Non puoi sfidarli in niente, è la mia parola contro la loro. Se non mi avvisano che sono stato ammonito, io nemmeno me ne accorgo. Sono passate due azioni, su Scalvini ha protestato lo stadio. Vogliono noi tranquilli, ma devono restare tranquilli anche loro. Parlino serenamente anche loro, io mi sto prendendo la responsabilità. Perché mi devo veder sventolare dei cartellini in faccia da dei ragazzini?”.

Miranchuk?
“Sull’1-0 gli spazi erano migliori. Loro giocavano molto più offensivi, poi non è facilissimo il passaggio sbagliato o l’assist. Se chiudi la partita sei al sicuro, sennò provi a portarla in porto, ma ci può essere un episodio, il calcio ne è pieno”. 

L’Atalanta ha pagato troppo il dispendio di energie?
“Nonostante ci siano cosi tante partite, è una situazione diffusa. È difficile da sostenere, ma non è questo il motivo per cui abbiamo preso gol. L’Atalanta ha fatto la sua gara e anche bene”.

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