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Udinese: nuovi gioielli in vetrina

“Abbiamo cinque gioielli in squadra, ma non voglio dirli”: così il presidente dell’Udinese Franco Soldati ha ufficialmente aperto la caccia ai cinque giocatori che per l’Udinese rappresentano le prossime plusvalenze.
Monica Tosolini

“Abbiamo cinque gioielli in squadra, ma non voglio dirli”: così il presidente dell’Udinese Franco Soldati ha ufficialmente aperto la caccia ai cinque giocatori che per l’Udinese rappresentano le prossime plusvalenze. Soldati, infatti, ha involontariamente dato uno spunto di argomentazione rispondendo alla domanda su chi sarà il prossimo De Paul.

Da tempo tifosi e addetti ai lavori che seguono attentamente le mosse dei Pozzo hanno individuato in Nahuel Molina il prossimo grande affare per l’Udinese. E non era difficile da prevedere, visto che dopo una sola stagione in bianconero l’argentino ha conquistato il posto fisso in Nazionale ed è finito sul taccuino degli uomini mercato di Inter e club spagnoli. Arrivato a in Friuli il 15 settembre 2020 per 2 milioni di Euro, oggi secondo transermarkt ne vale già 10.

Altra sicura plusvalenza, frenata finora da una scelta sbagliata (la cessione al Watford che gli ha fatto perdere mezza stagione nel 2020) e dal brutto infortunio dello scorso gennaio, è sicuramente Nacho Pussetto. Pure lui argentino, non è riuscito a raggiungere la nazionale anche a causa dell’alta competizione che c’è in Albiceleste nel suo ruolo. A Udine ha subito conquistato la piazza e i tecnici che si sono succeduti, e non a caso. Quando è in forma, in campo si diletta a dare interessanti saggi del suo potenziale.

La nuova Udinese si sta distinguendo da quella dello scorso campionato per la qualità delle ‘alternative’ a disposizione di mister Gotti. Praticamente tutti i nuovi arrivati hanno già fatto intuire di poter essere i prossimi gioielli da esporre in vetrina. Destiny Udogie, fermato troppo presto da un infortunio, ha avuto comunque il tempo per conquistare la maglia da titolare. La sua è una situazione in evoluzione: con Larsen rimasto a Udine inaspettatamente, potrebbe ritrovarsi nuovamente ‘seconda scelta’ fino alla cessione del danese. Nel frattempo, potrà crescere accanto a Stryger, per una seconda parte di stagione che dovrebbe vederlo protagonista. Per l’Udinese rappresenta un investimento sicuro: il ragazzo ha qualità, carattere e testa.

E mentre Makengo spera di trovare continuità, il neo arrivato Lazar Samardzic si è preso la scena proprio in quel ruolo con il gol vittoria a La Spezia che sintetizza tutta la sua personalità, tecnica e voglia di arrivare. In 8 minuti in campo è già stato in grado di accendere i riflettori della A su di lui. Gotti ne aveva già potuto apprezzare la professionalità. Ha davanti a sé un futuro nel calcio che conta.

Ha destato una buona impressione anche Brandon Soppy, il peperino che sfreccia a destra quando non c’è Molina. L’ex Rennes dovrà adattarsi alla serie A e seguire molte lezioni di tattica. Il ragazzo va ‘disciplinato’ in campo, ma non si discutono le sue qualità. Rappresenta un altro potenziale che non va disperso.

Ma se parliamo di gioielli, quello che in realtà è il più prezioso per Gotti e per la squadra è Roberto Pereyra. Non a caso è lui l’erede di De Paul: ha classe, personalità, tecnica. Lo penalizza la carta d’identità: ha una carriera di tutto rispetto alle spalle, ma a 30 ha ancora molto dare al calcio e all’Udinese in particolare. Così come Gerard Deulofeu, che a 28 anni ha tutta l’intenzione di ricordare a tutti chi è.

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