Home » L’Udinese esce sconfitta dall’Allianz Arena ma alimenta speranze per il futuro

L’Udinese esce sconfitta dall’Allianz Arena ma alimenta speranze per il futuro

Scongiurato il “rischio” rinvio (sarebbe stato l’ennesimo) causa pandemia, l’Udinese superando la soglia stabilita in settimana dai protocolli di Lega, si presenta all’Allianz Arena
Monica Tosolini

Scongiurato il “rischio” rinvio (sarebbe stato l’ennesimo) causa pandemia, l’Udinese superando la soglia stabilita in settimana dai protocolli di Lega, si presenta all’Allianz Arena di Torino con un organico in parte rimaneggiato, sicuramente poco allenato, ma con il preciso intento di ben figurare al fine di strappare un prezioso punticino al cospetto dei più quotati avversari.

CIOFFI deve rinunciare al portiere SILVESTRI oltre a MOLINA causa Covid, oltre allo squalificato BECÃO. Niente da fare per i due nuovi difensori, il croato BENKOVIC e lo spagnolo MARÌ, giunti in Friuli in sostituzione dei partenti SAMIR e DE MAIO, ma non ancora regolarizzati a livello federale. 3.5.2. il modulo prescelto, con SOPPY e UDOGIE sugli esterni, MAKENGO e ARSLAN al rientro in mezzo al campo. Dietro fiducia a ZEEGELAAR già utilizzato da Gotti come terzo di difesa.

Allegri rinuncia a Bernardeschi Chiellini Morata oltre a Bonucci per lo scivolone di Supercoppa, rilanciando al contempo al duo Betancur-Arthur in mezzo; Dybala viene schierato dietro a Kean con Kulusevski e Mckennie ai lati per una sorta di 4231. Si parte con la Juve come da copione a dettare i tempi di gioco. La pressione c’e, le conclusioni meno. Ci sono tuttavia dei giocatori, ben identificabili, che meritano trattamenti di “riguardo” quando vedono bianconero. Facili i riferimenti ai Muriel, agli Ibrahimovic, ai Dybala in particolari, tutti autori di una decina di reti rifilate nella loro onorata carriera proprio ai friulani. Non si chiede di riservar loro un trattamento alla “Gentile” contro Maradona, ma di avere molto attenzione nei loro confronti.

Accade così che la joya, alias Dybala, sterile farfallino sino al 18º nel trotterellare con palleggi raffinati sulla tre quarti, si trasformi in uno spietato killer quando una palla giuntagli tra i piedi causa inopportuno tentativo d’anticipo del compagno in albiceleste PEREZ, lo mette di fatto davanti a PADELLI il quale nella circostanza nulla può. L’Udinese prova a reagire ma l’impressione é che solo da DEULOFEU possano sortire giocate vincenti. Il catalano ci prova anche ma la difesa juventina su di lui e sul compagno BETO é arcigna tanto quanto il granatiere De Ligt, forte fisicamente, spesso però falloso. La frazione si chiude con una Udinese che alza progressivamente la linea di difesa prendendo ulteriore coscienza delle proprie forze.

Al rientro la Juve sembra voler gestire il proprio esiguo vantaggio lasciando campo agli ospiti. Le occasioni non fioccano ma la personalità e il palleggio dei friulani lasciano ben sperare. BETO non sembra ancora al pieno delle forze e DEULOFEU si accende ad intermittenza. CIOFFI allora prova ad inserire PUSSETTO giocatore apparso anche a Cagliari in crescendo di condizione. Servirebbe forse un episodio per svoltare nel punteggio. E l’episodio su cui recriminare accade circa a metà ripresa quando Bernardeschi aggancia SOPPY in piena area di rigore. L’ex Rennes si sbraccia con Giua sino ad allora autore di una buona direzione, per invocare il ricorso al Var per un episodio apparso al rallenti piuttosto evidente. L’arbitro sardo non sentiva ragioni, niente Var, lasciando in quel modo non pochi rimpianti in casa friulana. Dall’ 1-1 potenziale, come nei copioni più infingardi, ecco che arriva puntuale il 2-0 che di fatto mette fine alla contesa. Gran cross di De Sciglio per l’accorrente Mckennie che di testa dopo essersi staccato dalla marcatura di ZEEGELAAR, siglava il doppio vantaggio. Le qualità del piccolo ma sgusciante USA erano note, peccato che sia riuscito a ribadirle ancora una volta. La manciata di minuti finali, oltre una buona personalità complice l’ingresso di un fisicato SUCCESS, che onestamente gradiremmo vedere maggiormente utilizzato, non lascia molto alla storia, se non una combinazione tra i due attaccanti bn colored, con conclusione finale dell’ex Watford ben respinta dall’estremo juventino. Pochi minuti dopo si concludeva con il punteggio classico di 2-0, una gara ben interpretata dai ragazzi di CIOFFI, il quale ha poco da rimproverarsi se non a nostro avviso, un tardivo utilizzo di SUCCESS, senz’altro in grado di poter agire anche da prima punta.

Ci é piaciuta la forza fisica di UDOGIE, al quale si puó solo rimproverare di commettere ancora qualche ingenuità a causa della giovane età, la sostanza di MAKENGO e ARSLAN, la solidità di PEREZ davvero sfortunato nell’occasione del primo gol. Onesta anche la prova di ZEEGELAAR, giocatore recuperato, la cui prestazione é stata molto buona sino al 2-0, episodio che nella circostanza lo vede un po’ coinvolto. Va altresì detto che la squadra, oltre alla perdita per cause pandemiche di MOLINA e di SIVESTRI e relative assenze di BECÃO e PEREYRA rispettivamente per squalifica ed infortunio, non ha potuto sostenere appieno in settimana il programma di allenamenti specifici, causa quarantene da Virus.

Rientriamo dunque da Torino con la consapevolezza di trovare un gruppo in netta ripresa che comunque dovrà essere in grado di portare via punti da MARASSI, in una gara che li vede opposti ai grifoni, sfida dai contorni drammatici, ma anche gara preceduta dalla sfida di Coppa Italia con la Lazio. Se l’inserimento dei due nuovi difensori oltre a quello dell’attesa mezzala si rivelassero azzeccati, allora potremmo asserire che la salvezza rimane obiettivo piuttosto raggiungibile, nonostante i 20 punti attuali, invero pochini…. Viceversa occhio vigile e attento sin dai punti che verranno distribuiti in quel di Genoa contro una squadra che ha appena avvicendato Shevchenko, tecnico che contrattualmente percepisce la bellezza di 200.000 €/mese per i prossimi 3 anni…buon per lui!

Non siamo così certi che i protocolli stabiliti dalla Lega verranno applicati con equità specchiata, così come si genererà inevitabile caos attraverso motivazioni, presenze di casi Covid incontrollabili, o ripetizioni di gara più o meno condivisibili.

Il rischio reale però, é che si falsino seriamente i campionati in corso.

mediafriuli_white.png
©2023 UDINESEBLOG. Tutti i diritti riservati | IL FRIULI – P. IVA 01907840308
Powered by Rubidia