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Lega, Tar, Asl, che pasticcio!

Udinese-Atalanta non è assolutamente terminata con il 2-6 dei nerazzurri contro una a dir poco rimaneggiata squadra friulana.
Monica Tosolini

Che Udinese-Atalanta non sarebbe assolutamente terminata con il 2-6 dei nerazzurri contro una a dir poco rimaneggiata squadra friulana era prevedibile. “I giocatori e lo staff sono stati costretti a radunarsi la domenica mattina, alcuni appena negativizzati dopo due settimane di stop. In panchina c’erano giovani della primavera fermi da 20 giorni. Dobbiamo interrogarci sul perché è accaduto questo, sul perché addirittura ci si sia rivolti al Tar per annullare le decisioni dell’Asl”. Il Dt Marino, unico di casa Udinese a parlare pubblicamente dopo la gara, aveva immediatamente accusato senza mezzi termini la Lega per aver creato una situazione che non ha precedenti.

Di fatto, la Lega aveva preso posizione sin dal 21 dicembre, quando la Salernitana per prima aveva chiesto il rinvio della gara con l’Udinese, facendo sapere di voler procedere secondo il calendario, senza permettere alla pandemia di modificarlo. Ed è con questa urgenza che, dopo aver emesso in fretta e furia il nuovo protocollo che obbliga le società a giocare con la disponibilità di almeno 13 giocatori, l’8 gennaio ha inoltrato il ricorso al Tar, evidenziando l’impossibilità di recuperare tutte le giornate di gara perse, entro la conclusione del campionato.

Il punto cruciale è che il Tar ha sottolineato che il provvedimento dell’Asl (che ha disposto per il gruppo squadra, fermo restando l’isolamento fiduciario obbligatorio per i soggetti positivi, la quarantena o l’autosorveglianza dal 5 al 9 gennaio 2022 in base alle rispettive vaccinazioni e per tutti il divieto di esercitare sport di squadra di contatto, dal 5 gennaio al 9 gennaio 2022) ha impedito alla squadra di mettersi in bolla, quindi di allenarsi, come previsto dalla circolare del 18 giugno 2020 del ministero della salute.

Da qui la decisione del Tar di sospendere il provvedimento delle Asl e di rinviare la trattazione alla camera di consiglio fissata per il 9 febbraio. Nel frattempo il giudice sportivo si pronuncerà su Udinese-Salernitana il 18 gennaio prossimo. Ma ancora prima, domani mercoledì 12 gennaio, nell’incontro tra Governo, Regioni e Lega si spera si inizino a tracciare linee guida che fissino anche le competenze di ciascuna parte, in maniera da evitare nuovi casi come Udinese-Atalanta, Torino-Fiorentina e Verona-Salernitana. E da ieri sera, come comunicato dall’Udinese, il giudice sportivo dovrà anche esprimersi sul ricorso preannunciato dall’Udinese “avverso la regolarità della gara di campionato Udinese-Atalanta disputatasi il 9 gennaio 2022”. 

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