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Che bella Udinese!

A seguito della promettente prestazione di San Siro, l’UDINESE é chiamata a confrontarsi con la Samp riaffidata dal 19 gennaio a Marco Giampaolo.
Monica Tosolini

A seguito della promettente prestazione di San Siro, l’UDINESE é chiamata a confrontarsi con la Samp riaffidata dal 19 gennaio a Marco Giampaolo. I blucerchiati contano alla vigilia, su 26 punti in classifica, gli stessi dei bianconeri, ma con due gare in più. Reduci dalla batosta di Bergamo e rimaneggiati da assenze importanti, Thorsby e Gabbiadini su tutti, i liguri scendono al Friuli contando molto sulle naturali motivazioni degli ex Candreva e Quagliarella, spesso presenti nel tabellino dei marcatori quando rivedono il bianconero dell’est, complici gare generalmente feconde di segnature (all’andata terminó con un pirotecnico 3-3).

Il maestro, come venne definito amabilmente da Sacchi il condottiero doriano, nell’occasione ripropone un 4312 con il nazionale ex Inter Sensi ad ispirare il duo evergreen Caputo-Quagliarella. CIOFFI peraltro, alla plastica ricerca di punti pesanti che darebbero continuità al bel pari ottenuto in casa del Diavolo, chiede ai suoi la giusta “garra”, proprio al fine di ottenere necessaria tranquillità di classifica alla vigilia di due gare toste come Roma (al Friuli) e Napoli prima della sosta per la nazionale. Rientrano dal primo di gioco uno scalpitante Tucu – sacrificato di turno il solido MAKENGO – oltre ad un rinfrancato UDOGIE, autore del pari al Meazza. In avanti conferma per il duo DEULOFEU-BETO con il portoghese a secco dal gol a Musso (09.01), ma in evidente crescita nelle recenti esibizioni. Fuori dai disponibili NUYTINCK, comunque prossimo al rientro, e poco prima della gara SUCCESS a causa di un leggero risentimento muscolare.

La partenza dei bn é letteralmente fulminante. Protagonista sempre DEULOFEU che dopo 3 minuti capitalizza sotto misura una splendida azione del Tucu, e all’11º quando su di un suo tiro deviato favorisce di fatto la conclusione vincente di uno straripante Destiny UDOGIE. Da quasi 10 anni l’UDINESE non partiva così bene in una gara di A. L’uno-due potrebbe stordire chiunque, ma spesso capita che il calo di tensione nell’immediatezza del gol realizzato favorisca una pronta reazione di chi sta sotto. Vittima BECÃO che facendosi superare da un rinvio agevola la conclusione vincente di Caputo, conclusione che tiene in partita i doriani. Ma i bn sembrano in palla e molto propositivi. Le conclusioni fioccano, manca solo un po’ di fortuna e precisione nelle conclusioni spesso ravvicinate. Il rientro di PEREYRA é manna soprattutto per GD, assodata la qualità di cui dispongono entrambi. I palleggi di classe che scambiano tra loro, mandano letteralmente in sollucchero gran parte della tifoseria.

Alla ripresa la squadra di CIOFFI lascia il palleggio a quella di Giampaolo, la cui squadra tocca, tocca senza incidere un po’ come accadeva al suo Milan o al Torino; squadre belline da vedere ma poco concrete. L’unico a tenere sulle spine la difesa bn, non sempre irreprensibile in verità, sembra essere Caputo che a metà ripresa impegna SILVESTRI in una parata in spaccata. Poca Samp da quel momento in poi, molta UDINESE peraltro un tantino sprecona, a volte accademica. Prima di dare spazio a PUSSETTO, anche BETO sfiorava la segnatura con un’incornata feroce dai 6 metri che faceva tremare la traversa; gol ahinoi solo rimandato. Peccato per l’ammonizione di WALACE che procurerà conseguente squalifica in vista della gara contro la Roma.

Udinese dunque pienamente meritevole dell’intera posta e classifica molto più tranquillizzante. Bene l’atteggiamento con una squadra viva in entrambe le frazioni, un DEULOFEU poche volte croce (poteva chiudere la contesa a più riprese), molte volte delizia, senz’altro riferimento tecnico della squadra, un po’ come lo era De Paul nella passata stagione. Molto bene UDOGIE che partita dopo partita sembra assumere una caratura sempre più da predestinato. Non perfetta la fase difensiva, ma bene PEREZ che non fa certamente rimpiangere SAMIR.

Forse per la salvezza non è ancora fatta, anche se come ha dichiarato PPM probabilmente 35/36 punti potrebbero anche bastare. Sarebbe tuttavia avvilente scoprire che una volta auspicabilmente raggiunta la soglia, la squadra tirasse i remi in barca a vivacchiare di rendita, poiché siamo convinti che senza il Covid in grado di inficiare almeno 3 gare, questa squadra oggi disporrebbe di 3 o 4 punti in più, i quali sommati alle 2 partite mancanti potrebbero posizionare la squadra tra il Sassuolo e il Torino attorno alla 10ª piazza.

Se il mister saprà mantenere alta la tensione, unito lo spogliatoio attraverso motivazioni convincenti, allora questa squadra potrebbe persino giocare divertendosi una volta scavallata la soglia dei 36/37 punti. In gioco c’é il lancio di prospetti molto interessanti in ottica ‘23, la conferma di giocatori chiave per la stagione a venire, oltre a quella di un tecnico che molto bene si é saputo calare nella realtà societaria, tecnico che a nostro avviso dispone di tutti quei requisiti idonei a meritarsi la riconferma.

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