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A Montevarchi la mostra ‘Traguardi e Passioni’, preziosa esposizione sull’Udinese e sul Montevarchi. Poggi, Calori e Marchetti tra i primi ad omaggiarla

La passione è la sua forza.
Monica Tosolini

La passione è la sua forza. Quella che ha spinto Antonello Schiavello, friulano di nascita e toscano d’adozione, a voler mettere in piedi una mostra con tutti i suoi cimeli dell’Udinese e quelli dell’Associazione Memoria Rossoblu, anima del tifo del Montevarchi, la più antica società di calcio della Toscana. E’ così che nello scorso week end è stato possibile inaugurare al Palazzo del Podestà di Montevarchi la mostra “Traguardi e passioni”, a celebrare i 120 di storia sportiva dell’Aquila Montevarchi e i 50 anni in serie A dell’Udinese. A piano terra una preziosa esposizione di cimeli, trofei e documenti storici della squadra toscana, con più di 150 maglie e al terzo piano Schiavello ‘solo’ un quinto del materiale della sua collezione bianconera. Praticamente tutte le maglie dei campionati in serie A dal 1979-80 fino ad oggi, oltre a 2 maglie del 54-55 e 57-58 più tantissime foto e cimeli dei primi anni in serie A 50 e 60. Dei campionati a seguire tutti gli oggetti tipo spille, portachiavi gagliardetti foto, contratti tesserini maglie di allenamento, palloni le scarpe di zico e Di Natale.

Antonello Schiavello, dal 1996 abitante di Levane, alle porte di Montevarchi, a Telefriuli/udineseblog racconta come è nata l’idea di questa mostra: “Volevo portare un po’ di colore bianco e nero in questa cittadina rossoblu e mi piace far conoscere la nostra storia, perchè dopo 127 anni è bene farla conoscere non solo in ambiti regionali, ma portarla al di fuori del Friuli. Poi, una delle mie tante idee era quella di fare un gemellaggio tra la cittadina di Montevarchi, in cui vivo, e San Daniele del Friuli, dove ho tantissimi amici. La delegazione di San Daniele, che è venuta con l’Assessore Silvano Pilosio per l’occasione, ha incontrato il sindaco di Montevarchi e l’Assessore allo sport: da una piccola idea, può nascere un grande progetto”. 

A rendere omaggio ad una esposizione tanto preziosa quanto emozionante anche importanti ex della storia bianconera e rossoblu: Paolino Poggi, l’ex di entrambe le squadre Alessandro Calori e Alberto Marchetti, ex compagno di Zico nativo proprio di Montevarchi. Tutti presenti all’incontro con i bimbi delle scuole calcio della zona e affiliate all’Udinese Academy. Da tutti loro parole importanti ai piccoli aspiranti calciatori.

Paolino Poggi ha esordito con un consiglio: “Vivete al meglio il gioco del calcio adesso, perchè questo è il periodo della vostra esperienza pallonara che ricorderete in futuro con maggior rimpianto”.

Alessandro Calori ha sottolineato l’importanza del fare squadra, “quella che eravamo noi all’Udinese: un gruppo di calciatori normali, ma che si aiutavano l’un l’altro e che erano riusciti a formare un gruppo coeso, che ha compiuto imprese incredibili, appassionando i nostri tifosi”.

Anche Alberto Marchetti, che a Udine ha giocato un solo, importantissimo anno, ha spiegato ai ragazzi l’importanza di ‘essere uomini dentro e fuori dal campo’, proprio come lo è il grande Zico

La mostra è stata anche l’occasione per far incontrare due comunità, quella friulana rappresentata da una delegazione da San Daniele, e quella toscana, capeggiata dal sindaco Silvia Chiassai Martini e dall’Assessore allo sport Lorenzo Allegrucci.

Il sindaco Silvia Chiassai Martini, presente all’inaugurazione della mostra, sempre a Telefriuli/udineseblog ha spiegato: “Abbiamo visto due realtà appassionate delle rispettive squadre di calcio, con due storie importanti: 120 anni dell’Aquila Calcio e 50 anni in A dell’Udinese. Per noi è un onore ospitare una mostra così preziosa di Antonello, un grande appassionato che ha portato cimeli importantissimi anche del passato e che ha unito due realtà calcistiche che hanno dietro tanta passione. Un modo di unire due comunità, una prima conoscenza sportiva che ha dato il via alla possibilità di scambi futuri tra due realtà diverse ma accomunate dalla passione per il calcio. Una bella opportunità, abbiamo già fatto i primi colloqui e uno scambio di doni culinari tipici che potrebbe preludere ad uno scambio non solo sportivo ma anche culturale, gastronomico ed economico. L’inizio di una bellissima conoscenza che spero si rafforzi”.

In questo modo si sono messe le basi per un futuro di amicizia e collaborazione tra due realtà accomunate anche dalla comune passione per il calcio e lo sport. E la mostra, che a Montevarchi ha destato grande curiosità, è stata prolungata fino a domenica prossima con una giornata di apertura speciale, mercoledì, per la visita della squadra del Montevarchi. Nel fine settimana sarà la volta di altre scuole calcio della zona: tutti a lezione di storia del calcio.

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