Carabinieri dei Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) e personale della Wada (Agenzia Mondiale Antidoping) sono intervenuti mercoledì scorso, a Udine, al PalaCarnera, per sottoporre a controlli antidoping alcuni giocatori dell’Apu Old Wild West Udine e dell’Unieuro Forlì, al termine di gara 3 delle semifinale dei playoff del campionato di basket di A2 che ha decretato il passaggio dei romagnoli in finale e l’esclusione dei friulani dalla corsa alla promozione in serie A.
I controlli sono consistiti nel prelievo di campioni di urine che sono stati inviati a laboratori specializzati a Roma; i risultati dovrebbero essere noti nell’arco di una o due settimane.
Della presenza dei Carabinieri dei Nas e del personale della Wada è venuta a conoscenza Telefriuli; i controlli sono stati confermati da fonti investigative qualificate.
I giocatori sottoposti a verifica – secondo le stesse fonti – sono stati cinque: due dell’Unieuro Forlì e tre dell’Apu Old Wild West Udine.
La società friulana, interpellata da Telefriuli, ha confermato l’esecuzione dei controlli, ma ha sostenuto che i suoi giocatori sottoposti all’antidoping sono stati due, come previsto dal regolamento. Quest’ultimo prevede che, in caso di controlli, sono da sottoporre all’antidoping due giocatori per ogni squadra.
Per quanto riguarda i nomi dei giocatori, sono trapelate indiscrezioni che non sono state confermate dalle società o da fonti ufficiali.
Sulla natura e gli obiettivi dei controlli sono trapelate varie ipotesi, oltre a quella di un’attività normale, anche se non frequente nel mondo del basket, contro l’uso di sostanze dopanti, ma nessuna di tali ipotesi ha trovato riscontro da parte di fonti qualificate. Nessuna conferma anche sull’origine dei controlli, se cioè sono stati attivati autonomamente da Carabinieri o Wada, o se invece i militari dei Nas e il personale dell’Agenzia Mondiale Antidoping hanno operato su mandato o richiesta di terzi.
