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Cividale cade con la Fortitudo: Eagles battute 69 a 65

Le Eagles lottano, accendendosi soprattutto nell'ultimo quarto, ma Bologna ha la meglio.
Redazione

Reduce dalla sconfitta di misura del PalaRubini contro Trieste e ancora priva di Mastellari, ai box per le note noie muscolari, il compito che attendeva la Gesteco per la penultima gara del girone di andata era di quelli da far tremare i polsi, dovendo affrontare sul parquet di via Perusini la capolista Fortitudo Bologna con un Aradori recuperato e assai arrabbiata per aver perso l’imbattibilità stagionale mercoledì scorso al Carnera dopo aver rimediato un passivo di ben 31 punti dall’APU Udine. L’impresa di infliggere un altro stop alla capolista è sfumato nelle battute finali dopo un’altra gara di grande sofferenza dei ducali che sempre sotto nel punteggio non hanno mai mollato, portando gli emiliani – che hanno beneficiato del ritorno di un Aradori determinante – a giocarsi i due punti nell’ultimo minuto di gioco.

Per la palla a due sono in campo Rota, Redivo, Cole, Dell’Agnello e Berti per Cividale, mentre Caja risponde con Fantinelli, Aradori, Bolpin, Ogden, Freeman con il coach Pillastrini a richiamare subito in panchina Berti per Miani e poi  a 6’58” sullo 0-5 a chiamare minuto per cercare di riorganizzare i suoi dopo un avvio oltremodo complicato in fase offensiva. E’ Vincent Cole con una tripla a 5’50” a rompere il ghiaccio (3-7) segnando i suoi primi punti “italiani” in una partita sin qui caratterizzata da nervosismo, molti errori e palle perse su entrambe i fronti e che Bologna d’inerzia chiude avanti alla prima sirena sul 10-15. Nella seconda frazione gli ospiti si portano subito sul + 9 (10-19) con Aradori, ma i primi punti di Redivo, una stoppata di Berti, un’altra tripla di Cole e altri due punti del Gaucho abile a rubare palla rimettono i ducali in scia (18-19) a 6’30”, accendendo il palazzo e costringendo Caja a chiamare minuti per fermare il parziale 8-0 dei padroni di casa. Al rientro la Gesteco manca un paio di possessi per portarsi in vantaggio perché manca la precisione sotto canestro e Bologna ne approfitta per riprendere il controllo del match sino all’intervallo lungo a cui si arriva sul 23-32 per i felsinei, facilitati dai troppi errori al tiro dei ducali che a metà frazione registrano un deficitario 8/36 dal campo. Alla ripresa delle “ostilità” Bologna va sul + 10 (25-35), ma sale sugli scudi Cole che dalla distanza dimezza la distanza (30-35) che ancora una volta sembra poter dare la spinta ai suoi; niente da fare perché alle Aquile manca la continuità in attacco e la Fortitudo, pur senza brillare,  punisce i ducali e li ricaccia a distanza di sicurezza; Pillastrini a metà tempo gioca le carte Furin e Isotta per Dell’Agnello e Rota, ma  i suoi non riescono a ridurre il passivo, pur impedendo a Bologna di ammazzare la partita, nonostante un Aradori pienamente recuperato (top score con 23 punti sino qui con  6/12 dal campo). Anche nella ripresa dell’ultimo quarto Cividale stringe i denti riducendo lo svantaggio (46-51) a 8’28” con Miani e Marangon e poi rientra di nuovo tornando a – 4 (52-56) a metà tempo, frustrando il tentativo degli emiliani di sfuggire e andando addirittura sul 55-56 con una tripla siderale di Redivo. Il palazzo adesso è la “solita” bolgia e si battaglia punto a punto con il tabellone sul 57-60 a 3’26” e il possesso nelle mani della Flats con coach Caja che richiama i suoi per un minuto di sospensione; è Cole subito a piazzare la tripla del 60-60 annunciando un altro possibile finale al cardiopalmo in via Perusini perché a 1’09” il tabellone segna 65-66 dopo una tripla di Rota. La buona sorte non premia i ducali e Aradori (30 punti alla fine) punisce Cividale dalla lunetta per il 65-69 finale.

unitedeaglesbasketball.it

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