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Messaggero Veneto: Zero gol e zero rischi

Il Messaggero Veneto guarda in maniera positiva al pareggio ottenuto ieri dalla squadra di Gotti contro il Sassuolo
Monica Tosolini

Il Messaggero Veneto guarda in maniera positiva al pareggio ottenuto ieri dalla squadra di Gotti contro il Sassuolo e scrive: “Partorisce un simpatico topolino la “montagna” Sassuolo, un solo punticino che lascia l’Udinese ancora sul penultimo gradino della classifica, ora in compagnia del Torino che, tuttavia, domani sfiderà la cenerentola Crotone. Insomma, i bianconeri si muovono, ma il pregio di questo pareggio emiliano senza reti è legato al morale: non è banale riuscire a fermare la squadra del momento, negarle quel primo posto – seppur parziale – che i neroverdi cullavano nei loro sogni di sorpresa del campionato, piazzando un sorpasso sul Milan che i rossoneri avrebbero dovuto rintuzzare nel posticipo serale di domani con il Verona. Niente da fare. Il Sassuolo resta secondo, l’Udinese non si schioda da una posizione obiettivamente scomoda, ma ora può lavorare per metterne di nuovo tre tutti in una volta in classifica dopo la sosta riservata alle nazionali, quando al Friuli arriverà un’avversaria diretta come il Genoa”.

MUSSO 6 – Il primo intervento è da brividi: su un cross innocuo deve ricorrere alla presa in due tempi. Nei primi 45′ gli arriva solo una conclusione centrale nello specchio della porta, nella ripresa neanche quello. Impreciso con i piedi.

BECAO 6,5 – La conclusione di Ferrari sul finire del primo tempo nasce da un suo passaggio impreciso per De Paul. Per il resto un primo tempo di grande attenzione cui ha fatto seguito una ripresa ancora migliore.

NUYTINCK 6,5 – Alla prima entrata su Caputo si prende l’ammonizione. Non si fa condizionare e dirige con sicurezza nel ruolo di centrale la difesa a tre. Non può essere un caso che alla sua prima da titolare la porta bianconera rimanga inviolata.

SAMIR 6 – Gestisce male un pallone a centrocampo che innesca una pericolosa ripartenza del Sassuolo. Pronto a dare una mano a Zeegelaar che si prende cura di Berardi. Mette fuori da buona posizione un colpo di testa, ma era in fuorigioco.

STRYGER LARSEN 6 – Va a ricomporre la catena di destra con De Paul. Un paio di volte in sovrapposizione e una al cross facile preda di Consigli. Nella prima parte del secondo tempo si alza con molta più regolarità, le palle che mette in mezzo difettano un po’ di precisione.

DE PAUL 6,5 – Nei movimenti offensivi si ritrova a dover buttare un occhio a Boga che parte da sinistra ma quasi sempre si accentra. Arriva puntuale sul cross di Zeegelaar, ma Rogerio gli chiude bene l’angolo di tiro. Calcia male i corner ma nel finale è protagonista di un gran recupero difensivo.

ARSLAN 6,5 – A pochi centimetri dal fallo da rigore in un paio di occasioni, risulta un efficace schermo difensivo. Impreziosisce la sua prestazione con un recupero in scivolata nel quale si procura una ferita alla testa. A volte rischia qualcosa in fase di palleggio, ma quella di Reggio Emilia è la sua miglior prestazione in bianconero.

PEREYRA 5,5 – Si vede poco e niente in fase propositiva. Mai un lampo, mai una iniziativa per ribaltare l’azione. Tiene la sua zona di competenza, ma da un giocatore della sua levatura ci si aspetta molto di più.

ZEEGELAAR 6,5 – Come all’ultima gara dello scorso campionato Gotti lo manda sulle tracce di Berardi. Forse anche per questo viene preferito a Ouwejan. Parte da lui l’unica iniziativa pericolosa dell’Udinese nel primo tempo con un cross per De Paul. Si fa scippare un pallone pericoloso da Muldur, ma la sua prova resta decisamente sopra la sufficienza.

PUSSETTO 6 – Ruba palla a Ferrari nell’azione che poi non viene sfruttata da De Paul. Partita di grande sacrificio perché, pur agendo da seconda punta deve partire molto lontano dalla porta avversaria.

OKAKA 6 – Partita di sacrificio la sua come quella di Pussetto. Fatica a tenere palla per far salire la squadra, poco attento quando si fa pescare due volte in fuorigioco: erano situazioni evitabili.

DEULOFEU 5,5 – Venticinque minuti da seconda punta, un ruolo che non sente suo. Ma questo non giustifica un paio di errori tecnici sorprendenti per un giocatore del suo livello.

LASAGNA sv – Ci si aspettava un po’ prima il suo ingresso in campo per cercare di colpire negli spazi lasciati dai neroverdi. Il fatto è che nel secondo tempo è stata l’Udinese a giocare di più nella metà campo avversaria.

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