Il doppio ex Damiano Zenoni ha parlato di Atalanta-Udinese al Messaggero Veneto: «Raddoppiare Muriel e Zapata senza lasciarli all’uno contro uno facile, non perdere palla in fase di costruzione per innescare ripartenze rapide e cercare di non farsi schiacciare, smorzando la tipica aggressività dell’Atalanta».
Inizia con dei consigli per Gotti e poi spiega che comunque sarà dura «Per entrambe, visto i problemi legati alle assenze che devono affrontare, ma l’Atalanta ha una mentalità acquisita che la porta a giocarsi tutte le partite con la proverbiale aggressività. Manchester o Udinese, la Dea cerca sempre di fare la partita, anche se le forze non sono al meglio. I bianconeri mi sembrano più equilibrati, ma senza Pereyra e Deulofeu sarà ancora più dura».
L’Atalanta oggi «A parte le grane in difesa c’è stanchezza nella squadra perché spesso giocano sempre i soliti e i ricambi non sono all’altezza dei titolari. Detto questo, sappiamo che la Champions prosciuga energie fisiche e mentali e che senza Hateboer e Gosens è dura, ma l’Atalanta sarà aggressiva con l’Udinese come lo è stata a Empoli, dove si è rivista la “vecchia Dea”, al di là di chi non c’era».
Gotti senza Pereyra e Deulofeu.«Sarà un bel vantaggio per Gasperini. Parlando in chiave bianconera, invece, aggiungo un bel “peccato”, perché il “Tucu” Pereyra è fondamentale per quantità e qualità, e Deulofeu è stato preso per fare la differenza e dare una grossa mano come sta facendo. L’ho visto più consapevole e responsabilizzato in questo avvio, forse anche per la partenza di un De Paul che era più una prima donna».
Musso e Silvestri, duello a distanza. «Musso offre certezze, anche se qualche errore lo ha fatto. Arriva da una squadra diversa, ma si è visto subito che è di spessore internazionale. Forse non ha ancora la maturità che gli serve, ha subito dei gol evitabili che saltano all’occhio dei critici. Silvestri è stato tra i migliori l’anno scorso e l’Udinese può stare tranquilla anche in prospettiva».
