Il Messaggero Veneto si chiede oggi se Maximiliano Romero, l’attaccante argentino che l’Udinese avrebbe prelevato dal PSV Eindohoven, possa davvero risolvere il mal di gol dell’Udinese. Nessun dubbio sul suo potenziale. Piuttosto gli interrogativi nascono dal problema che finora gli ha impedito di esprimersi come potrebbe, gli infortuni. Spiega Stefano Martorano: “la sua ultima partita, giocata per 89 minuti risale al 9 marzo 2020, quando Romero vestiva ancora la maglia del Velez Sarsfield, tornato in prestito dal Psv Eindhoven che nel gennaio 2018 aveva sborsato per lui ben 10 milioni di euro. Segnò pure un gol in quello 0-3 con l’Union, ma da allora in poi è stato un autentico calvario, col ritorno poi al Psv che in pratica non lo ha mai potuto utilizzare per un altro serio infortunio al ginocchio – dopo il crociato rotto a 16 anni, quando di lui si era innamorato l’Arsenal -, come dimostrato dai 266 giorni di assenza complessivi, per un totale di 45 partite saltate nell’ultima stagione”. Insomma un investimento (si parla di due milioni di euro) che pare più una scommessa, un po’ come quella di Deulofeu, che nella sua prima stagione a Udine ha pagato dazio all’infortunio patito pochi mesi prima al Watford. Altri punti interrogativi, dovuti proprio ai recenti infortuni, sono quelli di Pussetto e Nestorovski.
“Tutti motivi che suggeriscono all’Udinese di continuare le ricerche per un attaccante bello e pronto, ricordando sempre che potrebbe arrivare anche il classe 2000 Sydney Van Hoijdoonk“.
