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Messaggero Veneto: Udinese, un punto d’oro

"La notte al Friuli non è amara. È la notte di un pareggio d'oro per la salvezza.
Monica Tosolini

“La notte al Friuli non è amara. È la notte di un pareggio d’oro per la salvezza. Il sogno era rivivere uno dei tanti attimi sull’aeroplanino, quello che Totò Di Natale pilotava (quasi) sempre verso la vittoria quando incontrava Lazio, a furia di gol che celebrava aprendo le “ali”. Allora i punti servivano per l’Europa, stavolta per restare in serie A. Allora lo faceva sotto la curva gremita, quella Nord che ieri non aveva neppure uno striscione esposto nel deserto, complice un campionato che nelle modalità anti-Covid non piace agli ultras.Bisogna accontentarsi in tutti i sensi e allora al posto delle ali di Totò è meglio tenersi questo pareggino che ha fatto soffrire i cuori bianconeri davanti alla tv, cuori che si augurano di essere al fianco della Zebretta la prossima settimana, quando qui arriverà la capolista Juve, e soprattutto per il duello salvezza con il Lecce, nell’ultimo appuntamento casalingo di questa folle stagione”. Così il Messaggero Veneto inizia il commento a Udinese-Lazio 0-0 e nelle pagelle dà questi voti:

MUSSO 6 – Viene sollecitato almeno tre volte nel primo tempo. L’intervento più difficile lo compie sul destro di Lazzari che devia in calcio d’angolo. Nel secondo tempo la Lazio si vede poco in area di rigore bianconera e così il portiere argentino non può mettere in evidenza le sue qualità. L’unico brivido glielo procura Adekanye che però viene contrastato da De Paul.

BECAO 6,5 – Deve galleggiare tra l’attaccante e Luis Alberto. Svolge bene il compito e anche quando rischia di perdere palla, è bravo ad andare a riprendersela subito. Non impeccabile la conclusione al volo che chiama in causa il portiere avversario: d’accordo che è un difensore ma si poteva fare meglio. Regala qualche metro di troppo a Immobile in occasione di una girata volante del laziale.

DE MAIO 6,5 – Torna al centro della difesa che con lui non aveva preso gol nè con la Roma nè con la Spal. Rischia l’autogol di testa su una velenosa punizione di Luis Alberto, per il resto bada al sodo. Bravo a interrompere un pericoloso contropiede e a far ripartire l’azione bianconera. Tiene botta anche nel secondo tempo confermandosi decisamente più solido rispetto a Ekong. Merita decisamente la riconferma.

NUYTINCK 6,5 – Un occhio a Immobile e Caicedo ma anche a Milinkovic Savic quando il serbo si inserisce in area senza palla. L’olandese, dopo aver steccato la gara con la Sampdoria, torna su suoi abituali livelli concedendo poco e niente ai diretti avversari.Samir 6 Gioca un quarto d’ora e non commette errori. In questo momento, comunque, non meriterebbe il posto da titolare. Giocherà perchè c’è bisogno di fare turnover.

LARSEN 6,5 – Si propone con buona continuità, peccato che poi quando arriva al limite dell’area avversaria difetti sia in fase di ultimo passaggio sia di tiro: tra le mani di Strakosha arriva una mozzarellina tenera. Dal punto di vista atletico la sua partita è comunque importante e confortante in chiave futura anche perché nella ripresa deve fronteggiare il più fresco Lukaku che non lo manda mai in difficoltà.

DE PAUL 7 – Tanta corsa alla lunga è inevitabile che vada a discapito della lucidità. Leggermente alto un cross per Lasagna, troppo lunghi un paio di traversoni, ma soprattutto un destro alto originato da uno stop imperfetto. Nel secondo tempo centra la porta, ma Strakosha va a togliere il suo destro dall’incrocio dei pali. Grandioso il salvataggio sul sinistro di Adekanye che poteva mettere in difficoltà Musso. Gli vale mezzo punto in più.

JAJALO 6 – La sua partita finisce al 42′ quando va a contrastare una conclusione di Luis Alberto. Fin lì non aveva demeritato in fase di contenimento, poco preciso, invece, nel giro palla.Walace 6,5 Entra con il piglio giusto gestendo palla in modo corretto. Ci sarà ancora più bisogno di lui in questo finale in cui le energie comincia a essere ridotte al lumicino.

FOFANA 6,5 – Rischia di costare caro un passaggio sbagliato in uscita dalla propria area di rigore. Sul piano della quantità niente da dire, dovrebbe arrabbiarsi con Okaka che non gli disegna il corridoio per andare alla conclusione. Deve invece prendersela con se stesso per un paio di scelte incomprensibili nel secondo tempo. Nel finale non si concretizza di un niente l’assist per De Paul. Niente di nuovo, insomma: un po’ croce e un po’ delizia.

SEMA 5,5 – In perenne difficoltà contro le accelerazioni di Lazzari. Non è un caso che dopo mezz’ora Gotti mandi a scaldare Zeegelaar. Si riprende un po’ nella ripresa. Ter Avest 6 Prende il posto di Sema e va a ricoprire la fascia sinistra. Tiene la sua zona di competenza e non c’è da stupirsi: non punta l’uomo quando gioca a destra figurarsi a sinistra dove è meno a suo agio.

OKAKA 5 – Comincia prendendo dopo appena 2′ l’ammonizione che gli farà saltare la trasferta di Napoli. Poi l’unica colta in cui si mette in moto in contropiede sbaglia il comodo assist a centro area per De Paul.

TEODORCZYK 5,5 – Ha un po’ di tempo per cercare di meritarsi la fiducia concessagli da Gotti. L’impegno non è in discussione, i risultati sì. Ha una palla da calciare in porta la sbaglia.

LASAGNA 6,5 – Partita di grande sacrificio perché soprattutto nei primi 45′ costretto a scattare partendo lontano dalla porta avversaria. All’inizio esagera tentando un assolo quasi impossibile, poi cerca collaborazione trovandola solo in De Paul e Fofana. Nella ripresa incredibile come il suo sinistro venga murato da Felipe Luiz, imperdonabile il mancato assist a Okaka solo davanti alla porta vuota. È un errore che gli vale mezzo punto in meno, ma sarebbe delittuoso gettargli la croce addosso perché di fatto ha giocato per due. Si ferma così il filotto di 6 gol in 5 gare.

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