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Messaggero Veneto: Udinese, non si giocherà più se c’è il 35% di positivi

La notizia del giorno è quella del nuovo protocollo studiato per evitare nuovamente situazioni grottesche come quella accaduta all'Udinese contro l'Atalanta.
Monica Tosolini

La notizia del giorno è quella del nuovo protocollo studiato per evitare nuovamente situazioni grottesche come quella accaduta all’Udinese contro l’Atalanta. Il Cts dovrà confermare le linee guida fissate ieri dalla Conferenza Stato-Regioni che fissa al 35% di giocatori positivi il limite entro il quale una società può chiedere il rinvio di una partita. Il Messaggero Veneto sottolinea altri aspetti del nuovo protocollo, tra i quali  quello secondo cui, “in presenza di un caso all’interno del gruppo squadra, il positivo venga messo in isolamento, monitorato e controllato, mentre i contatti a alto rischio saranno sottoposti invece a test per almeno cinque giorni con l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in tutti i contesti in cui non viene effettuata attività sportiva. E questo a prescindere dallo stato vaccinale. Quattro ore prima delle partite, poi, andrà sempre e comunque effettuato un “giro” di tamponi.

E in questo quadro è chiaro che il ruolo dei medici sociali sarà fondamentale: devono essere loro a tenere sotto controllo la situazione all’interno del gruppo e anticipare così il monitoraggio “esterno” delle Asl.

Detto questo bisogna sottolineare che queste regole sorpassano quelle imposte in fretta e furia dal Consiglio di Lega serie A alle società, il famoso protocollo dei 13 giocatori a disposizione, 12 “di movimento” e almeno un portiere tra i tesserati dal 2003 in giù, compresi i giocatori della Primavera dunque. Se ne discuterà oggi nell’assemblea della stessa Lega, durante la quale è chiaro che si parlerà proprio della composizione delle rose sulle quali applicare il 35%. Per esempio, i giocatori infortunati di lungo corso, quelli reduci da interventi chirurgici, potrebbero essere esclusi dal conteggio. È un argomento sul tavolo. Il dt dell’Udinese Pierpaolo Marino, infatti, ha spiegato domenica che la Lega aveva messo tra i disponibili Pereyra, negativo ma in fase di recupero dopo l’intervento alla spalla (ne avrà per ancora un mese e mezzo).

E visto che si parla di conti anche guadando al passato, bisogna dire che la partita con l’Atalanta con la regola del 35% sarebbe saltata: escludendo i ragazzi della Primavera che sono stati arruolati in fretta e furia nello scorso week-end, il “gruppo atleti” dell’Udinese è composto, liste ufficiali della Lega alla mano, da 29 elementi e lo scorso sabato sera i positivi erano ancora 12, secondo le comunicazioni del club. Chissà se il ricorso preannunciato dall’Udinese al Giudice sportivo per rigiocare la partita evidenzierà anche questo aspetto”.

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