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Messaggero Veneto: Udinese, non basta Lasagna per fare un passo in classifica

"Kevin Lasagna ne fa due, ma è Seko Fofana lo specchio della sconfitta con l'Atalanta trascinata dagli ex Zapata e Muriel, visto che da ieri potrebbe tranquillamente chiamarsi Penelope Fofana
Monica Tosolini

Kevin Lasagna ne fa due, ma è Seko Fofana lo specchio della sconfitta con l’Atalanta trascinata dagli ex Zapata e Muriel, visto che da ieri potrebbe tranquillamente chiamarsi Penelope Fofana, perché per fare e disfare il gioco dell’Udinese è meglio della mitica regina di Itaca, quella della tela cucita di giorno e scucita di notte in attesa dell’amato Ulisse. Perché gran parte parte del destino bianconero contro la Dea – compreso un mancato “giallo” a Caldara che poi avrebbe potuto lasciarla in dieci nel momento chiave – è passato proprio dai piedi di Fofana, la mezzala che ieri, in assenza dello squalificato De Paul, aveva ricevuto da Luca Gotti la licenza di staccare gli ormeggi dalla mediana, dove restavano Walace e Jajalo, in regia al posto dell’infortunato Mandragora. Un ruolo chiave nel quadro di una sfida contro una delle avversarie che, non solo a livello di serie A, è una sorta di “palla magica” a centrocampo, dove allo stadio Friuli agivano all’inizio Pasalic e Freuler, aiutati dai continui scatti a fisarmonica del Papu Gomez e dell’emergente Malinovskyi. Quasi un rebus per tutte le duellanti, anche in Champions.Ebbene, là in mezzo l’Udinese se l’è giocata già nel primo tempo che, a livello di occasioni davvero pesanti (a dispetto del 6 a 3 per gli ospiti), avrebbe dovuto premiare più dell’1-1 con il quale le squadre si sono infilate nello spogliatoio per l’intervallo. Perché Fofana avrebbe potuto tranquillamente segnare l’1-0 dopo pochi minuti, una paio di azioni in anticipo sulla rete dell’ex Zapata (l’ennesima, una punizione divina, siamo a quota 5 dall’addio al bianconero), ben prima del pareggio di Lasagna su lancio di Fofana, Lasagna che sul finire della frazione ha spedito sull’esterno della rete un delizioso “scavetto” di Fofana in corsa. Come si puà notare Penepole Seko è stato protagonista nel bene e nel male”.

Per il Messaggero Veneto sono stati Fofana e Lasagna i protagonisti bianconeri contro l’Atalanta. Nelle pagelle sono premiati assieme a Musso.

MUSSO 7,5 – Doppio intervento su Malinovski e Gomez. Da applausi il secondo. Incolpevole sul piattone di Zapata. Compie altri due interventi salva-risultato prima di dover soccombere davanti alle prodezze di Muriel.Incolpevole.

EKONG – 4,5

NUYTINCK 6 – Provvidenziale quando impedisce a Zapata di trovare la doppietta in tap-in su un tiro non trattenuto da Musso. Il suo muro regge fino a 20′ minuti dalla fine. Lui comunque non commette errori.

SAMIR 6 – Rischia il rigore su Zapata, poi è ok.

LARSEN 6 – L’Atalanta non sfonda dalla sua parte.

WALACE 5,5 – Soffre le iniziative di Malinovski. Fallisce un gol dal buona posizione.

JAJALO 5,5 – Prestazione senza infamia e senza lode, ma c’è bisogno di altro.

FOFANA 6,5 – Si mangia il vantaggio dopo 6′, mette due volte Lasagna davanti al portiere.

SEMA 6 – Più timido del solito nel primo tempo, poi due buone iniziative a inizio ripresa.

TEODORCZYK 6 – Punto di riferimento, confeziona anche un paio di buone iniziative.

LASAGNA 7,5 – Infila di destro in uscita Gollini, poi dosa male il pallonetto che termina sulla parte alta della rete, poi il bis di testa.

BECAO 4,5 – Commette il fallo della punizione e in barriera non salta. Senza parole.

ZEEGELAAR 6 – Il cross per la testa di Lasagna è davvero ben dosato.

OKAKA 5,5 – Entra sull’1-2, fatica a carburare.

TER AVEST SV – Un paio di cross imprecisi.

NESTOROVSKI SV – Entra per l’assalto finale.

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