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Messaggero Veneto: Udinese, così è tutto troppo poco

"Il Napoli doveva vincere per la corsa Champions (adesso è di nuovo secondo) e l'ha fatto, l'Udinese in attesa della salvezza (che arriverà) non doveva sbracare e ne ha presi cinque
Monica Tosolini

“Il Napoli doveva vincere per la corsa Champions (adesso è di nuovo secondo) e l’ha fatto, l’Udinese in attesa della salvezza (che arriverà) non doveva sbracare e ne ha presi cinque, vittima delle proprie incertezze, dello sciopero bianco di almeno un paio di elementi chiave e delle assenze, tanto che Luca Gotti alla fine ha dovuto far esordire Micin per trovare un (mezzo) attaccante in panchina e gettare nella mischia Palumbo a centrocampo.Già l’inizio è stato degno del miglior Enzo Maiorca. A chi non è della Generazione X diciamo che si tratta del miglior esponente dell’apnea italiana. Come andava a fondo (sul fondo del mare per metri e metri) lui, non andava, nessuno, o meglio c’era un francese che prima l’ha avvicinato e poi superato nella ricerca dei record. Ecco, l’Udinese ha fatto come Maiorca, trenta minuti senza prendere praticamente respiro, i primi dieci letteralmente drammatici, con il Napoli sempre in possesso di palla e i bianconeri mai capaci (praticamente) di passare la metà campo, complici le imprecisioni nei passaggi in uscita, anche da parte degli insospettabili Stryger Larsen (piazzato sulla fascia sinistra) e De Paul (nella solita postazione di mezzala destra). Dietro, poi, non c’era la certezza olandese, Nuytinck, vittima di un problema fisico a poche ore dalla trasferta e lasciato fuori (neppure in panchina) a differenza di Becao, recuperato dopo il fastidio muscolare all’inguine destro che l’aveva costretto alla sostituzione con il Bologna. Per rimpiazzarlo il tecnico di Contarina ha scelto, a sorpresa, Zeegelaar nel ruolo (inedito) di centrale difensivo mancino, con Samir di riserva: la prima volta dell’ex Ajax in retroguardia. E proprio cercando di approfittare della scarsa dimestichezza con il mestiere del difensore puro il Napoli ha cominciato ben presto ad attaccare da quella parte o a costringere l’ultima linea a scalare per arrivare a giocare con gli attaccanti uno contro uno con Zeegelaar. Che ha tenuto botta nella prima mezz’ora con Lozano, ma non con Osimhen…”

Il Messaggero Veneto inizia così il commento a Napoli-Udinese 5-1.

Nelle pagelle, Okaka risulta il migliore.

OKAKA IL MIGLIORE 6 – Segna la sua quarta rete stagionale, forse la più bella con una girata precisa e puntuale che non gli vedevamo fare da tempo e che lascia di stucca la coppia centrale del Napoli. Che poi sia l’unico lampo in una serata buia per l’Udinese questo è un altro discorso. Isolato là davanti, fa quello che può. Era stata sua anche una sponda con la quale aveva mandato alla conclusione Pereyra. Anche lui viene risparmiato per domenica.

MUSSO 4 – Sfiora solo la parabola di Fabian Ruiz. L’assist a Lozano è imperdonabile, non reattivo sul colpo di testa di Manolas. Ha staccato la spina? Grave se fosse così.

BECAO 6 – Non è al meglio, stringe i denti e resta in campo per un’ora senza fare errori.

BONIFAZI 5,5 – Regala una conclusione a Osimhen, rimedia riuscendo a deviargliela in scivolata. Serata difficile.

ZEEGELAAR 5,5 – Fa il centrale di sinistra. Regge su Lozano. Si fa scherzare da Osimhen sull’1-0.

MOLINA 5 – Non ha più lo sprint che lo aveva caratterizzato nella prima parte del girone di ritorno.

DE PAUL 5,5 – Partita senza grandi lampi. Non ha colpe sul gol del 3-1. Finisce nel ruolo di regista.

WALACE 5,5 – Ordinaria amministrazione. Gotti gli risparmia mezz’ora in vista della gara con la Sampdoria.

MAKENGO 5 – Fabian Ruiz gode di una eccessiva libertà nell’azione del 2-0. Lui dov’era? Ancora molto grezzo.

STRYGER LARSEN 5 – Innesca due ripartenze napoletane con altrettanti passaggi in orizzontale che a certi livelli non sono accettabili.

PEREYRA 5 – Destro sbilenco su una sponda di Okaka. Mai incisivo. Non ha la brillantezza di qualche settimana fa.

OUWEJAN 6 – Sbaglia il dosaggio del cross e scheggia l’incrocio dei pali.

FORESTIERI 5 – Nessuna giocata degna di nota.

SAMIR SV – Un quarto d’ora per togliersi di dosso un po’ di ruggine.

MICIN SV – Secondo gettone in serie A.

PALUMBO SV – Cinque minuti più recupero per lui.

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