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Messaggero Veneto: l’Udinese è diventata tosta

Il Messaggero Veneto parla di "Vittoria meritata, l'episodio del gol, con il contatto Deulofeu-Venuti ha fatto arrabbiare la Fiorentina che però forse farebbe bene a discutere prima delle scelte del proprio allenatore
Monica Tosolini

Il Messaggero Veneto parla di “Vittoria meritata, l’episodio del gol, con il contatto Deulofeu-Venuti ha fatto arrabbiare la Fiorentina che però forse farebbe bene a discutere prima delle scelte del proprio allenatore che, cambiando nove giocatori dell’undici anti-Napoli ha dato la sensazione di avere la testa già alla sfida di sabato con la Juve. Sottil, invece, rispetto alla formazione di Monza modifica quasi niente: l’unica novità è la presenza di Bijol autore di una prestazione impeccabile – chiediamo venia, il ragazzo sembra pronto per la serie A -, al centro della difesa al posto di Nuytinck che prima dell’intervallo sarà costretto a scendere in campo al posto di Masina, vittima di un serio infortunio (si teme la lesione del crociato). La scelta paga perché la Viola si rende pericolosa una sola volta, su palla inattiva, con un imperioso stacco in terzo tempo di Quarta sul quale Silvestri piazza la solita parata strappa applausi. Per contro l’Udinese, molto più reattiva sulle seconde palle e aggressiva quando deve esserlo, segna un gol e va più volte vicina al raddoppio. Ecco, a trovare una pecca ai primi 45′ dei bianconeri è proprio quella di non aver segnato il secondo gol. Sottil l’ha preparata proprio bene con Pereyra ancora esterno a destra che in possesso palla si alza immediatamente come aveva chiesto Cioffi a Molina lo scorso 27 aprile a Firenze. Così facendo il Tucu va subito a disturbare Terzic lasciando a Becao l’incombenza di contenere Saponara. Da rimarcare il perfetto gioco a elastico delle due mezzali, Lovric e Makengo, ecco spiegata la maggiore pericolosità dell’Udinese che lascia alla Fiorentina solo uno sterile possesso palla. Se poi ci aggiungiamo l’ottimo lavoro in fase di non possesso delle due punte il quadro è completo…”

Ed ecco le pagelle dei singoli:

SILVESTRI 7 – Le paratone con Salernitana e Monza sono un ricordo. Stavolta gli basta un miracolo, uno solo, sul colpo di testa di Quarta per attestare la sua presenza, prima di godersi il secondo tempo da “spettatore”

BECAO 7- Altra prestazione da specialista. Mai una sbavatura, anzi. Supporta Pereyra nel gioco sulla destra dove Italiano gli piazza a sorpresa Saponara. Non soffre neanche quando dalle sue parti gli arriva il baby Sottil, e quando ci mette il fisico i viola rimbalzano

BIJOL 7,5 – Mezzo voto in più perché non ha sbagliato nulla, tranne il primo lancio. Sarà stato forse per quella linea a quattro tenuta con costanza in fase di possesso, ma per tutta la partita è molto più a suo agio rispetto alle prime uscite. Nel cuore della ripresa anticipa Cabral alzando di testa, e l’ovazione del pubblico gli segnala che ha salvato un gol.

MASINA 6,5 – Si fa male allungandosi per cercare di impedire a Cabral il colpo di testa in area piccola, e ci riesce immolandosi alla causa. Fino all’infortunio non è chiamato a grandi interventi e presidia con sicurezza grazie anche all’assistenza di Udogie

PEREYRA 7 – Serve intelligenza e sapienza tattica per partire esterno, accentrarsi e rientrare a proteggere. All’inizio Terzic lo disturba, poi sa sganciarsi anche a quella marcatura e comincia a entrare in mezzo al campo. È l’uomo del grande raccordo tra l’Udinese e i tre punti

LOVRIC 7 – Hai capito lo sloveno? Corre di qua, corre di là e non fa prendere slancio al pari età Maleh, disturbando pure Mandragora in regia. Ruba l’occhio per l’intensità e quando la tocca sa come giocarla. Esce stremato

WALACE 6,5 – Tanta sostanza, ma anche tanta fatica perché è lui a raddoppiare su Barak e Meleh quando Makengo e Lovric sono lunghi. La sua diga regge

MAKENGO 6,5 – Prima dell’offesa la difesa. Questo gli chiede Sottil che lo manda a uomo su Barak, temendone le incursioni. Lui esegue e l’unica concessione nel primo tempo al ceco è un tiro dalla distanza. S’impappina un paio di volte col pallone in uscita, ma si riprende

UDOGIE 7,5 – Come sopra, perché l’ordine è coprire Masina quando si accentra seguendo a uomo Kouame. Quando può spinge e si accentra. Nella ripresa salgono i giri nel duello in corsa con Kouame, che recupera in scivolata esibendo la progressione da “Premier” che si gusterà Conte

BETO 7,5 – Comincia con due controlli “chilometrici”, ma si fa trovare puntualissimo a centro area quando Deulofeu ruba palla a Venuti e gli serve il gol sul vassoio d’argento. Il secondo gol di fila lo gasa tanto da lanciarsi contro tre viola pur di firmare la doppietta che gli vieta Terracciano

DEULOFEU 7 – La sua partita partita comincia dal 17′, quando serve l’assist a Beto. Da lì in poi si accende e per poco sfiora il raddoppio sulla pennellata di Pereyra quando è anticipato da Terracciano. Nella ripresa arriva al tiro stanco e poco lucido su imbeccata di Samardzic. Nel finale si conquista la rimessa laterale non facendo toccare palla a Ikoné ed esulta col pubblico come fosse un gol

NUYTINCK 6 – Entra a freddo e quando è caldo, nella ripresa, mette i brividi con un paio di giocate non proprio convinte nell’area bianconera. Ha l’occasione per impostare ma spreca due lanci nel nulla

ARSLAN 6,5 – Il messaggio di Sottil è chiaro: Chi gioca interno deve correre per due. Ecco perché il turco si spreme e insegue, offrendo anche il suo palleggio prezioso per cucire il gioco

SUCCESS 6 – D’accordo che le prende tutte, le botte, e Sottil non a caso lo usa come “buttadentro”. Lo mette, come a Monza, e trova tre sponde preziose e un paio di protezioni palla che fanno rifiatare. Tuttavia, perde qualche pallone di troppo e si accende solo quando la gioca. Non è ancora il Success dell’anno scorso. Nel finale segna il gol annullato

SAMARDZIC 7 – Mezzl’ala o trequartista? No, gran mediano, perché fa due chiusure da urlo; sulla prima riparte di slancio, sulla seconda ferma l’unico potenziale contropiede della Viola interrompendo la progressione di Koume quando la squadra era sbilanciata

EHIZIBUE SV – Esordire a partita in bilico non era facile, ma in quella copertura in ripiegamento su Sottil fa capire che ci metterà gambe e fisico per la maglia bianconera

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