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Messaggero Veneto: Dybala e un tempo regalato lasciano l’Udinese al palo

Il Messaggero Veneto inizia così il commento a Juventus-Udinese 2-0
Monica Tosolini

Il Messaggero Veneto inizia così il commento a Juventus-Udinese 2-0: “Ancora una sconfitta per l’Udinese dopo la valanga Covid, stavolta meno netta e in trasferta per mano della Juventus. Quanto abbia arrugginito i muscoli può dirlo soltanto Gabriele Cioffi che ha tastato il polso alla squadra per tutti gli ultimi dieci giorni, passando dalle positività che hanno bloccato, attraverso il parere dell’Asl, la trasferta a Firenze, a quelle alla vigilia della gara “ripristinata” con l’Atalanta (lì venne toccato io tetto di 12 in isolamento) fino a quel paio di forfait di peso con il quali ha dovuto preparare la sfida dello Stadium in aggiunta allo squalificato Becao e all’infortunato di lungo corso, Pereyra. Così ieri non c’erano tra i titolari neppure Silvestri e Molina: per rimpiazzarli due scelte diametralmente opposte, dettate dalle disponibilità. Il veterano Padelli, ancora in porta come contro la Dea, e il 19enne Soppy al posto dell’argentino.Ma c’è un altro aspetto sul quale bisogna soffermarsi per raccontare la partita di Torino e proiettarsi verso il futuro. Riguarda la difesa. È bastata la squalifica di Becao per vederla in emergenza, con soli due elementi del mestiere (Neuhen Perez e Nuytinck) e un adattato (Zeegelaaar), tutti titolari. In panchina il vuoto, complice la partenza di De Maio e l’arrivo ancora non perfezionato di Benkovic, considerando che se n’è andato anche Samir, ieri all’esordio in Premier con il Watford. Insomma, solo il rientro di Becao e il possibile arrivo di un altro centrale di affidamento (si parla insistentemente di Marì dell’Arsenal) potrebbero risolvere gli imbarazzi numerici e di completezza.Detto questo l’onda lunga delle positività si è avvertita, a livello di impatto fisico, soprattutto all’inizio, con un’Udinese quasi imballata, poco reattiva, su tutti e due i fronti”.

Queste le pagelle dei friulani: 

ARSLAN IL MIGLIORE 6,5 – Lo premiamo per la continuità nell’arco dei 90′. Nel primo quarto d’ora è l’unico bianconero che cerca di giocare il pallone con un briciolo di personalità. È lui che comincia ad andare a pressare alto dopo una mezz’ora dando il buon esempio e mettendo un po’ in difficoltà i centrocampisti avversari. Anche nel secondo tempo, quando i bianconeri alzano il baricentro, risulta tra i più lucidi. Cala solo nell’ultimo quarto d’ora.

PADELLI 6 – Incolpevole sul gol, poi fa lo spettatore per tutto il primo tempo. Mette i pugni su una punizione di Cuadrado.

PEREZ 5,5 – Il meno peggio dei tre difensori, ma anche lui sbaglia qualcosa di troppo.

NUYTINCK 5 – Cicca il pallone che poi Dybala trasforma in gol. Serviva più reattività. Ci prova con un colpo di testa alto.

ZEEGELAAR 5 – Una buona prestazione macchiata dalla marcatura di Mckennie persa nell’azione del 2-0.

SOPPY 6 – Dietro non impeccabile, ma si rende pericoloso in due occasioni e su una meritava il rigore.

WALACE 6,5 – Partita ordinata, con pochissimi errori. E, soprattutto, senza palloni persi.

MAKENGO 5,5 – Si limita a svolgere il compitino. E quando si allarga a sinistra calibra sempre male i cross.

UDOGIE 6 – Tanti palloni persi, ma è suo l’assolo che porta all’unica conclusione in porta dell’Udinese nei primi 45′.

BETO 5,5 – Per mezz’ora non ne tiene una. Poi ha un buon pallone al limite dell’area ma non calcia bene. Egoista nella ripresa quando calcia da fuori.

DEULOFEU 5 – Fa ammonire Arthur, d’accordo, ma non produce praticamente nulla negli uno contro uno. E infatti è il primo a uscire.

PUSSETTO 5,5 – Il suo innesto non cambia la gara.

JAJALO SV – Nove minuti più recupero al posto di Walace.

SUCCESS SV – L’unico a impegnare con un violento sinistro Szczesny. Perché non è entrato prima?

SAMARDZIC SV – Risparmia gli ultimi 5′ ad Arslan.

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