Tutti aspettano Deulofeu ma il rientro dello spagnolo non è così imminente come sembrava. Anche ieri, riferisce il Messaggero Veneto, il catalano non si è allenato con i compagni e un suo ritorno in campo subito dopo la sosta appare sempre più difficile. Mancano dieci giorni alla gara con l’Atalanta e il punto interrogativo sulla sua disponibilità rimane.
Stefano Martorano ricorda che “Deulofeu non gioca dallo scorso 14 febbraio, da quel ko per 3-0 all’Olimpico con la Lupa giallorossa, partita in cui il catalano si mangiò due gol davanti a Pau Lopez, e calendario alla mano sono ormai 40 giorni che lo spagnolo non lavora a pieno regime. Sono decisamente tanti per un giocatore che fa dello spunto e della brillantezza la sua prerogativa, ed è per questo che il mancato abbrivio al lavoro di ripresa di ieri va considerato come un campanello d’allarme, quello che poi fatalmente hanno fatto suonare il responsabile dei fisioterapisti Daniel Correales e il responsabile della preparazione Giovanni Brignardello. I due infatti ieri attendevano lo spagnolo con un “programmino ad hoc” personalizzato, solo da cominciare il prima possibile, ma è logico che non avendoci potuto lavorare il tempo stringerà sempre di più”.
In sostanza, a Bergamo l’Udinese potrebbe ancora essere priva di una seconda punta “che finora ha portato in dote un gol e due assist nei 597′ spalmati in 13 presenze, facendo la differenza con Spezia e Verona. L’altra parte della medaglia riflette invece la condizione crescente di Forestieri, attaccante della “Banda Bassotti” già rientrato con la Lazio, che può dare un cambio ritmo. Restano poi da valutare anche i rientri di Samir (lesione flessore) e Ouwejan (fascite plantare). I due mancini ieri hanno partecipato ai lavori sulla forza, con la squadra uscita a gruppi sui campi, ed è già stato un primo segnale, ma servirà il rientro in gruppo per proiettarli alla Dea”.