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Messaggero Veneto: Dalla Banda Bassotti alla torre in attacco

In occasione della gara di andata con la Lazio, l'Udinese decimata dal Covid varò l'attacco composto da quella che è stata definita la 'Banda Bassotti', composta da Pussetto e Forestieri.
Monica Tosolini

In occasione della gara di andata con la Lazio, l’Udinese decimata dal Covid varò l’attacco composto da quella che è stata definita la ‘Banda Bassotti’, composta da Pussetto e Forestieri. Un girone dopo, scrive il Messaggero Veneto, il reparto avanzato è ancora in emergenza. Non c’è Pussetto, che il 3 gennaio ha chiuso la sua stagione in bianconero con la rottura del crociato. Okaka e Forestieri, reduci da infortuni, sono impiegabili solo a gara in corso. Davanti, quindi, toccherà ancora a Pereyra e Llorente, con Nestorovski e Braaf che sperano di potersi rendere utili. Scrive Stefano Martorano: “Rispetto all’andata cambieranno dunque gli interpreti in attacco, ma non è detto che cambierà la strategia, visto che l’idea di Gotti resta quella di riversarsi con un effetto fionda in attacco, con più uomini. È quello che fece l’Udinese all’Olimpico, dove in quella occasione fu capace di non concedere punti di riferimento alla fase difensiva della Lazio, sorprendendola soprattutto con Pussetto e Forestieri, “sguinzagliati” come punte mobili alla costante ricerca della profondità e dell’attacco allo spazio. I due faticarono, si spesero in un incessante lavoro di ripiegamento e attacco alla porta partendo da lontano e arrivando a bersaglio. Pussetto s’incuneò in area chiudendo una ripartenza di De Paul e Forestieri e lo stesso Forestieri firmò il 3-0 in piena area di rigore al 71′”.

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