Nel 3-5-2 interpretato dall’Udinese i ruoli degli esterni di centrocampo sono fondamentali. Il Messaggero Veneto oggi fa notare come, al momento, in quelle zone di campo l’Udinese sia in difficoltà. Lo scorso anno c’erano Larsen, che aiutava in copertura, e Sema, che si proponeva in avanti. Finora Gotti ha utilizzato giocatori fuori ruolo (Ballarini) e con la valigia (Matos).
Gli ultimi arrivati Molina e Owejan, come l’intera squadra, sono inevitabilmente in ritardo.
ll campionato però è sempre più vicino e l’Udinese dovrebbe poter sfruttare il fattore ‘Friuli’, visto che giocherà in casa 3 partite sulle 4 iniziali. Sarebbe importante partire con il piede giusto. Scrive Massimo Meroi: “Il calcio d’estate sarà ingannevole, ma quello che si è visto nei test-precampionato ha creato molte perplessità. E se vogliamo Molina e Ouwejan sono un po’ i simboli di questa partenza lenta. L’argentino sembra lontano da una condizione accettabile (anche per questo è uscito dopo 45′), l’olandese sembra un giocatore molto diverso da Sema, magari più ordinato e tatticamente attento dello svedese, abile “crossatore” ma anche meno propositivo e forte nell’uno contro uno. Insomma, sembra più uno da difesa a quattro che esterno a tutta fascia.Il problema non è di poco conto anche perché le alternative bisogna al momento archiviarle quasi alla voce non pervenuto. Ter Avest si è visto nel secondo tempo con il Venezia, Zeegelaar venti minuti sabato. Davvero poco. Nel ruolo più dispendioso in una squadra di calcio anche questa non è una bella notizia. Servirà avere un po’ di pazienza, il problema è che il campionato parte tra sei giorni e i punti in palio saranno subito pesanti visto che l’Udinese dovrà affrontare in quattro giorni quelle che sulla carta sembrano due avversarie dirette (Verona e Spezia). E nel 3-5-2 se non c’è gente che sgomma sulle fasce è un problema”.
