Daniele Adani, commentatore Sky, ha anticipato i temi di Roma-Udinese al Messaggero Veneto. Lo ha fatto partendo dal pronostico: “Va premesso che l’Udinese arriva nel suo migliore momento e che la Roma per battere i friulani dovrà meritarselo, ma i favoriti restano i giallorossi, anche perché l’assenza di Pereyra non è poco”.
Una possibile chiave del match?”La Roma è stata costruita per dominare il gioco, e nella pressione del momento che sta vivendo non può fare a meno di uscirne con le sue caratteristiche, ma a volte si dimostra più produttiva che concludente e soffre quando è chiamata a correre all’indietro perché gioca con i difensori molto alti a metà campo. L’Udinese potrebbe approfittarne, a patto però di non precludersi nulla, quindi la ricerca del risultato pieno”.
Sarà un confronto indiretto, ma è certo che quello tra Dzeko e Llorente si prospetta come un duello interessante a distanza.«Non c’è dubbio che la Roma debba recuperare la migliore fase realizzativa e che per farlo debba ritrovare il miglior Edin. Quanto a Llorente, Fernando ha la predisposizione ad associarsi alle caratteristiche della squadra in cui gioca. La sua caratteristica è sempre stata quella di essere collaborativo e con quella stazza può giocare vicino alla porta e duellare col fisico in ogni zona del campo, ma soprattutto è un ragazzo che sa come deve muoversi. È stato Bielsa a farlo diventare così collaborativo e prezioso ai tempi dell’Athletic Bilbao, un lavoro che adesso il “loco” sta rifacendo con successo anche al Leeds con Patrick Bamford”.
Al Leeds con Bielsa ci sarebbe potuto finire Rodrigo De Paul la scorsa estate. Poi il diez bianconero è rimasto a Udine dove sta accrescendo il suo valore di mercato a suon di prestazioni. Secondo lei per quale club è pronto De Paul? “Per tutte le squadre del mondo. Credo che gli scettici e gli incerti, se lo hanno seguito proprio nell’evoluzione che ha avuto, adesso non possono proprio avere più dubbi sul tipo di prestazione completa che può offrire Rodrigo, che conosco dai tempi del Racing. Da allora De Paul ha messo talmente tanto di sé, nella sua crescita personale, che non c’è mai un aspetto che trascuri a discapito di un altro all’interno della sua partita. Che sia in prima costruzione o in rifinitura, o nel lavoro sporco, fa tutto quello che ci si aspetta da un centrocampista, senza dimenticarci che la sua è sempre una prestazione di fatica in cui sa mettere quantità nella qualità e qualità nella quantità. E poi ha spirito, quindi penso che se lo metti dentro i grandi gruppi, là dove è sempre più importante la funzionalità del ruolo, può stare ovunque, anche nel Paris SaintGermain. Se in quella mediana ci sono Herrera e Sanabria, può starci De Paul”.
Domani all’Olimpico assieme a De Paul e Llorente ci sarà anche quel Gerard Deulofeu che ha dato segnali importanti nelle ultime due partite.«Secondo me l’Udinese ha ampliato la varietà dell’attacco, e lo ha fatto sia sul mercato che nel lavoro ampliando la sua proposta. Ci sono una serie di giocatori che sanno dare varietà nel modo di attaccare e l’Udinese adesso sa giocare tanto tra le linee e nel traffico, quanto dare ampiezza portando gli esterni alti, sa trovare la rifinitura con Deulofeu come giocare con l’attacco diretto mediante Llorente e Okaka. La fase offensiva può essere costruita dall’esterno e poi andare via dritta per dritta e secondo me con Deulofeu e Pereyra, più le punte strutturate, adesso la squadra di Gotti può contare su una manovra offensiva più completa e quindi potrebbe alzare i suoi obiettivi”.
Per arrivare dove?”Penso che l’Udinese ora possa e debba puntare con decisione alla parte sinistra della classifica”.
