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Il Secolo XIX: L’ex Quagliarella stende l’Udinese

Un gol su rigore dell'ex Quagliarella, a 180 secondi dalla fine, permette alla Samp di passare a Udine (1-0), al termine di un match noioso e poco combattuto.
Monica Tosolini

Un gol su rigore dell’ex Quagliarella, a 180 secondi dalla fine, permette alla Samp di passare a Udine (1-0), al termine di un match noioso e poco combattuto. Prima dell’inizio della sfida, le squadre osservano un minuto di raccoglimento per la scomparsa del saltatore in alto udinese Alessandro Talotti, morto stamani, a soli 40 anni, dopo una lunga battaglia con un tumore.

Quando l’arbitro Gariglio fischia, inizia un primo tempo privo di emozioni. Le due squadre sembrano bloccate, anche se dovrebbero giocare libere da patemi essendo salve da settimane. Sul taccuino in tutto il primo tempo solo tre occasioni, casuali: al 10′, sugli sviluppi di corner, Bonifazi fa da centro boa e serve Pereyra, ma l’argentino spara alto da discreta posizione. Al 31′ Colley liscia clamorosamente su un’imbucata di De Paul, ma Okaka, che si potrebbe involare verso Audero, rifiuta il gentile omaggio e si ingamba.

Sul ribaltamento di fronte, l’unico tiro nella porta dei doriani: Gabbiadini si libera al limite e costringe Musso ad arrivarci in tuffo, con la punta delle dita. La frazione si chiude tra il trionfo degli sbadigli: senza pubblico si sono evitati almeno i fischi. Del resto, un tiro (debole) a zero nello specchio in 46′ fotografa un pomeriggio da amichevole più che da penultima della massima serie.

Nella ripresa il copione cambia poco: all’ora di gioco si accende Rodrigo De Paul, alla sua probabilissima ultima in Friuli. Parte appena fuori dalla propria area e raggiunge, in progressione, quella avversaria, dove salta un uomo, ma poi appoggia debolmente tra le braccia di Audero. Un minuto dopo Gabbiadini lascia partire una staffilata che, deviata da Becao, finisce sull’esterno della rete dando l’illusione del gol: è solo corner. Alla mezz’ora si prova ancora un tango argentino: De Paul fa un’altra scorribanda sulla destra e serve il connazionale Pereyra, Bereszysnki si immola in scivolata e sventa il pericolo. A 3′ minuti dal termine, la svolta, assolutamente inattesa, visto che le due squadre badavano prevalentemente a non scoprirsi: Bonifazi tocca di mano in area e causa rigore, il settimo nelle ultime otto gare contro i friulani. Quagliarella dagli 11 metri non perdona e raggiunge quota 12 centri a 38 anni. Nel recupero, Walace dal limite scalda le mani ad Audero, costringendolo alla prima, vera parata del match. Al 93′ ancora Quagliarella avrebbe il colpo del ko, ma Musso lo strega da due passi.

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