Il Gazzettino affronta oggi l’argomento dell’avvicendamento nella porta bianconera. Il cambio Musso-Silvestri ha reso felici tutti. “In estate ci sono state due date che hanno cambiato la storia della sessione di mercato e la fisionomia dell’Udinese: il 2 e il 20 luglio. La prima, a poche ore dall’inizio della finestra di trattative, ha visto l’ufficialità del passaggio di Juan Musso all’Atalanta; la seconda il trasferimento ufficiale (e definitivo) di Marco Silvestri all’Udinese, proprio per raccogliere l’eredità dell’argentino. Diciotto giorni sono passati tra un movimento e l’altro, esattamente come i milioni di differenza che ci sono stati tra le due operazioni. Un intreccio che, numeri alla mano, ha fatto felici tutti quanti.
… Venduto Musso all’Atalanta all’alba della sessione di mercato per 20 milioni di euro, c’è stata la scelta dell’erede tra i pali sempre al primo punto dell’ordine del giorno. Anche qui però l’imperativo era non avere fretta. L’occasione perfetta è arrivata con l’ingaggio di Marco Silvestri dal Verona per una cifra di poco superiore ai 2 milioni di euro. È stato un nome accolto benissimo dalla piazza bianconera, vista la continuità di prestazioni del numero uno. Due mesi dopo, tutti sono molto contenti. A cominciare da Musso, che può misurare il suo talento in Champions. E poi la società bergamasca, che si è aggiudicata uno dei migliori portieri in circolazione, e Gasperini, che ha ottenuto il suo pupillo, voluto fortemente al posto di Gollini. Dall’altra parte c’è un’Udinese che ha rimpinguato le casse e che al contempo sta sfruttando le già eccellenti prestazioni di Silvestri per veleggiare nelle zone alte della classifica”.
