La Gazzetta dello sport presenta il nuovo acquisto dell’Udinese, un altro parametro zero dopo Ebosele: si tratta di Sandi Lovric che nei piani della società dovrebbe diventare un nuovo interno di centrocampo.
La sua storia: “Classe 1998 (proprio ieri ha compiuto 24 anni), nato e cresciuto nell’austriaca Lienz, in Tirolo Orientale, in linea d’aria a una trentina di chilometri dal confine con il Friuli. I suoi genitori sono entrambi croati – il papà di Slavonski Brod (come Mario Mandzukic), la mamma di Modriča, ora Repubblica Serba di Bosnia –. Gioca per la nazionale slovena, scelta – dopo tutta la trafila delle selezioni giovanili austriache – per il legame affettivo suo e della famiglia per la repubblica al confine orientale d’Italia. A Pirano (dove l’italiano è lingua ufficiale assieme allo sloveno), il padre e la madre di Sandi hanno vissuto per diversi anni prima di trasferirsi in Austria. In riva all’Adriatico il giocatore ha ancora casa e ci passa del tempo durante le vacanze estive. Tutte queste commistioni lo rendono un vero e proprio esempio di uomo della Mitteleuropa, tipo di individuo che a Udine è sempre molto apprezzato”.
Il suo ruolo: “Gli almanacchi lo battezzano come un trequartista, ma in nazionale ha dimostrato di essere capace di giocare anche da mezzala o in appoggio alla prima punta. La stessa duttilità l’ha dimostrata al Lugano: è stato centrocampista centrale nel 4-4-2, mezzala nel 3-5-2 e nel 4-3-3. Con la formazione del Canton Ticino ha la responsabilità di calci di punizione e corner. E’ uno precoce. In prima squadra allo Sturm Graz – dov’è cresciuto calcisticamente – ha fatto il debutto a soli 16 anni, 4 mesi e 20 giorni. Si tratta del più giovane esordiente nella storia del club stiriano. A lanciarlo è stato Darko Milanič, allenatore originario di Isola d’Istria, ora alla guida dei ciprioti del Pafos. L’assist sembra essere la sua abilità favorita, ma se la cava anche con gli inserimenti in profondità. Non sempre, ma gli capita pure di fare gol. E’ stato l’autore, in amichevole lo scorso luglio, della prima rete subita dall’Inter di Simone Inzaghi. Il centro più importante però è stato quello del 24 marzo dell’anno scorso in nazionale, nelle qualificazioni per i Mondiali, alla Croazia. Di fronte c’era il suo idolo Luka Modric. A Udine dovrà inserirsi nel 3-5-2. Si candida per la posizione di interno destro o sinistro. In caso di emergenza ha il passo giusto per dare una mano alla prima punta”.
