Ieri la Uefa ha detto la sua, sostanzialmente lasciando ai vari campionati lo spazio temporale per riuscire ad arrivare al termine. In Italia, secondo la Gazzetta dello sport, è impossibile pensare di ripartire ad aprile: “Per la Lega di A anticipare i tempi, cioè partire ad aprile, è un’opzione da escludere, alla luce della situazione sanitaria attuale del paese. Che ieri ha portato la Federazione Medico-Sportiva Italiana guidata da Maurizio Casasco a pronunciarsi in un comunicato per «raccomandare» fino a venerdì 3 aprile la sospensione degli «allenamenti collettivi» (stessa data è stata condivisa da Lega Pro e Aic per la serie C). Pronunciamento condiviso da Fabio Pigozzi, presidente mondiale della federazione di medicina sportiva.
Quindi, “Le date della possibile ripartenza sono cerchiate a maggio, con tre diverse opzioni: 2 maggio, ipotesi oggi ottimistica, 9 maggio e 16 maggio. La prima permetterebbe di concludere il campionato il 28 giugno; le altre due avrebbero bisogno di sforare a luglio, di una o due settimane. Andrebbe richiesta una proroga per i contratti dei calciatori in scadenza a giugno. La Uefa però tende a scoraggiare questa soluzione perché si scontrerebbe con l’inizio della stagione successiva”.