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Gazzetta dello sport: Scoperte Udinese

Il test contro la Dolomiti Bellunesi è servito a Gotti per provare i nuovi arrivati.
Monica Tosolini

Il test contro la Dolomiti Bellunesi è servito a Gotti per provare i nuovi arrivati. Il mister ha avuto risposte interessanti, secondo la Gazzetta dello sport in particolare da Soppy e Beyo. Scrive oggi la rosea: “A dispetto dell’età – ha solo 19 anni – Brandon Soppy ha dimostrato di essere già un giocatore maturo. Non tanto per le qualità tecniche, che sono comunque di alto livello (preferisce il piede destro, ma se la cava bene anche quando deve impegnare il sinistro), quanto per la personalità e l’atteggiamento. A fianco, come mezzala destra, aveva Lazar Samardzic e i due si comportavano come fossero compagni che ne hanno passate parecchie assieme. Scambi di prima, cenni d’intesa, voglia di mettere in difficoltà gli avversari diretti con palleggio e velocità d’esecuzione. Un’interpretazione moderna dei ruoli, con molta aggressività da parte di entrambi nei confronti dei dirimpettai. Dietro alla mezzala e all’esterno un’altra delle nuove entrate, Nehuen Perez, poco impegnato dagli attaccanti avversari e anche lui propositivo. La squadra ha subito capito che quella parte di campo avrebbe rappresentato il riferimento principale del gioco nel corso della gara. Gerard Deulofeu, che è uno che di qualità se ne intende considerando le sue caratteristiche e i trascorsi in club di prima fascia, ha subito capito che per essere lanciato verso la porta avversaria è dalla parte dei due ragazzi che sarebbe dovuto andare a cercare fortuna. E così è stato, visto che gli è capitata subito un’occasione in cui ha tentato un pallonetto che ha avuto poca efficacia. Il catalano è riuscito a rimediare al 22’, mettendoci in quel caso però molto del suo, iniziando la sequenza delle marcature dopo una bella azione personale. Al 44’, sempre del primo tempo, è arrivato poi il raddoppio di Jajalo.

L’altro elemento molto atteso era Beto, acquistato sul filo di lana alla chiusura del calciomercato. Ha dato il cambio a inizio ripresa a Deulofeu, andando a formare con Stefano Okaka un tandem offensivo anomalo, che difficilmente troverà spazio in campionato. La sensazione è che i due saranno considerati delle alternative. Resta il fatto che al centravanti portoghese non è servito tanto per segnare la prima marcatura con la nuova maglia. Gli sono bastati infatti 10 minuti per raccogliere in mezzo all’area un assist di Jean Victor Makengo e battere comodamente il numero uno avversario per far annotare il 3 a 0. Gol facile? Sì, certo, ma vale la vecchia regola che le reti si contano, non si pesano, e quando uno dimostra di essere in grado di segnare è sempre un bel messaggio. Beto ha dimostrato di esserci già anche dal punto di vista fisico (del resto, nel suo paese, aveva iniziato il campionato), palesando quelle caratteristiche di solidità e capacità di muoversi bene in progressione e in profondità che gli venivano attribuite. C’è stato poi il tempo per uno scivolone della difesa padrona di casa, che ha permesso a Petdji Tsila – al 31’– di togliersi la soddisfazione di superare Marco Silvestri. Alla fine, al 45’, è arrivato il gol anche per Stefano Okaka, che lo ha cercato con una certa ostinazione nel corso di tutta la gara. Il numero 7 sa bene che la concorrenza per un posto davanti, rispetto all’anno scorso, è molto più agguerrita e numerosa e si comporta di conseguenza”.

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