L’amicizia tra Pereyra e De Paul è datata e solida. Ne danno dimostrazione in campo e fuori. E domenica toccherà proprio al Tucu sostituire l’amico squalificato. Scrive la Gazzetta dello sport: “Nelle ultime partite Pereyra si era posizionato secondo un dogma di guidoliniana memoria, alle spalle della punta. Domenica dietro Deulofeu e poi dietro Llorente. A ogni ripartenza il Tucu ne faceva ammonire uno. Ne ha beffati tre di seguito. E l’arte del gol la conosce pure il Tucu che con l’Atalanta, incartata da Luca Gotti, aveva segnato dopo 30 secondi, il suo secondo gol in campionato (il primo col Bologna, quindi il 2021 è cominciato al meglio). Nessun problema, quindi, per Pereyra immaginare di fare il De Paul per una partita”.
Come De Paul, Pereyra è un elemento indispensabile alla squadra, tanto che Gotti, da quando è arrivato, non ha mai rinunciato a lui.
Diciotto presenze con 1551 minuti ne fanno il terzo giocatore di movimento (escludiamo il portiere Musso) più utilizzato da Gotti dopo De Paul e Samir.
Le altre scelte di Gotti in vista del Verona: “In mezzo al campo, con le partenze di Mandragora e Coulibaly e l’infortunio di Jajalo, Gotti non ha molti ricambi, a parte il francese Makengo che, finora, è entrato cinque volte giocando 68 minuti. Per il recupero di Forestieri, più seconda punta che mezzala, bisogna aspettare un mese. L’altra alternativa resta il giovane Martin Palumbo (2002), schierato addirittura da titolare il 30 settembre nella disgraziata partita interna con lo Spezia (0-2) in cui Gotti (che lo stima tanto) non aveva ancora le truppe del Watford e partì con lui, Coulibaly e ter Avest (ora ceduti)”.
